L’ombra di Iside di Marco Buticchi

Recensione di Sara Valentino

Marco Buticchi non si smentisce, si conferma e riconferma un grande narratore di romanzi d’avventura. Qualche anno fa ho letto il suo “Il faraone nero”, da amante di Antico Egitto non avrei potuto lasciarmi sfuggire la sua ultima fatica “L’ombra di Iside”.

Il format è il medesimo di sempre, un’alternanza tra diverse epoche storiche delle quali una è ai giorni nostri, marzo 2021. Ritroviamo Sara Terracini archeologa esperta e moglie del grande, piccolo uomo, con mille risorse più una, Oswald Breil.

Siamo nella città di Berenice, in Egitto e Sara Terracini si trova coinvolta in un ritrovamento eccezionale, pannelli da codificare, scritti nella lingua dei Tolomei, pare manchi la parte finale di questo che sembra a tutti gli effetti un diario. Pare si tratti proprio del diario della guardia del corpo di una regina leggendaria: Cleopatra!

A prima vista si potrebbe pensare che il soldato sia un uomo ma dopo attenta analisi e traduzione si scopre che si tratta di una donna, guerriera delle Cinnane.

“Questo è il racconto della vita di Cleopatra, fatto da una voce mai udita prima: una testimone molto intima”

Ritrovare la tomba della grande Regina sarebbe un piatto davvero forte e squisito, soprattutto in una situazione particolare come quella che si sta vivendo tra pandemia e attentati.

Sarà fondamentale ripercorrere le tappe che portarono un gigante italiano sulle tracce degli antichi faraoni e soprattutto il probabile custode dell’ultimo tassello per trovare il luogo dove riposa Cleopatra.

Il romanzo prende avvio e il lettore viene catapultato, con la potenza narrativa dell’autore, indietro nel tempo. In parallelo la vita di Belzoni: il gigante chiamato Sansone Patagonico per via della sua attività nei teatri, sbalzato dal destino verso il mondo, alla sua scoperta, spinto da curiosità e spirito d’avventura con la moglie, Sara, che al suo cospetto pareva una bambina, decide di voltare pagina.

“Quanta fretta, moglie mia! Lascia che invece sia il destino a correre”

Mentre in Egitto, nel primo secolo a.C., nasceva colei che sarebbe rimasta nei nostri cuori per sempre. Cleopatra, affidata dal padre alle cure di Teie, guerriera Cinnane, cresce nella bellezza e negli agi, colta e intrigante, astuta e orgogliosa. Gli intrighi sono all’ordine del giorno, sette integraliste che si nascondono nell’ombra, i sotterranei della Biblioteca di Alessandria sono muti testimoni di riunioni segrete in cui i partecipanti incappucciati portavano le maschere delle divinità, ma occhi vedono…

UNSPECIFIED – CIRCA 2003: Cleopatra on the Terraces of Philae, 1896 by Frederick Arthur Bridgman (1847-1928), oil on canvas, 75×117 cm. 19th century. New York, Dahesh Museum Of Art (Photo by DeAgostini/Getty Images)

Teie, una vita dedicata alla sua Regina, è un personaggio straordinario, l’ho amata dall’inizio alla fine, una fedeltà che trascende l’obbligo e l’incombenza, è fede, devozione, è amicizia e protezione amorevole. Ci sono emozioni che ho vissuto leggendo, molto forti e profonde, dolori estremi che scarnificano la mente.

“Entrambi avrebbero voluto non finisse mai. E invece arrivò la fine a portare la mente lontana dalla ragione” 

La storia di Cleopatra, del suo regno, dei suoi amori, è messa in scena in tutto il suo splendore, senza trascurare descrizioni meticolose che non solo riportano in vita personaggi del passato e epoche lontanissime ma coinvolge il lettore portandolo in quel momento storico, scattato come una sorta di istantanea.

La storia di Belzoni non è meno affascinante, la storia di un uomo che ha vissuto avventure inimmaginabili, quasi che poco ci possa essere da inventare per romanzare, la sua vita è stata essa stessa un romanzo di avventura. La sua impresa colossale è giunta fino a noi, il suo essere un sognatore ci sia di insegnamento.

“L’ombra di Iside” è un’escalation di adrenalina e lo è in tutti e tre i periodi storici che vengono raccontati, ritmo sempre sostenuto che coinvolge per le malvagità, le oscure presenze, i colpi di scena, la perfidia, cupidigia e l’egoismo che tanto ben conosciamo anche noi. Alcuni ne periranno ovviamente, altri no purtroppo.

“L’ombra di Iside” è anche buoni sentimenti, coraggio, audacia, e l’orgoglio quello benevolo, l’ambizione e pure l’amore, il fine ultimo che travolge e stravolge e che neppure la morte può cancellare.

Non vorrei aggiungere molto altro… è un romanzo che non delude, da assaporare pagina dopo pagina, calamita blu in giornate buie. Come sempre con i libri ambientati nell’Antico Egitto faccio fatica a prendere congedo da loro, lascio la sabbia del tempo e coprire le pieghe della Storia.

“Il mio onore non si è sottomesso, si è solo lasciato conquistare” – Cleopatra VII, regina d’Egitto

“L’ULTIMO GRANDE ENIGMA DELL’ANTICO EGITTO: IL MISTERO DELLA REGINA CLEOPATRA NEL GRANDE RITORNO DI UN AUTORE DA UN MILIONE E MEZZO DI COPIE Oggi. Ci sono enigmi che una sola persona al mondo può sciogliere: Sara Terracini, esperta archeologa e moglie dell’inafferrabile Oswald Breil. Proprio lei, infatti, riceve l’incarico di tradurre le decine di tavolette d’argilla affiorate dalle sabbie d’Egitto, rivelatrici di una storia rimasta fino a ora piena di enigmi. Ma i due coniugi ben sanno che dietro ogni enigma si nasconde una minaccia, stavolta più subdola e infernale di quanto fosse immaginabile… Primo secolo avanti Cristo. Teie è la guardia del corpo assegnata a Cleopatra. La sua ombra, anzi. È la donna responsabile dell’incolumità della regina sin dalla sua nascita. Teie osserverà la sovrana d’Egitto crescere, sfidare gli intrighi di corte, conquistare il trono, innamorarsi pericolosamente di un condottiero romano, recarsi nell’insidiosa capitale dell’Impero più potente del mondo. E la vedrà morire, diventando la sola testimone e custode dell’ultimo segreto di Cleopatra.
9 giugno 1815. Un uomo dalle fattezze di un gigante arriva ad Alessandria d’Egitto, ma non sa ancora che quella terra e i suoi misteri gli entreranno nel cuore e nell’anima, come un dolce veleno. Giovanni Battista Belzoni, di origini italiane ma con cittadinanza inglese, è a caccia di tesori, di testimonianze del passato, di scoperte. Il suo ingegno lo porta a compiere imprese incredibili che gli procurano ricchezze e riconoscimenti, ma anche crescenti rivalità, antipatie e numerosi nemici, pronti a tutto pur di appropriarsi del più prezioso dei tesori rinvenuti da Belzoni: una tavoletta d’argilla che probabilmente indica il luogo di sepoltura della leggendaria regina d’Egitto, Cleopatra, e del suo grande amore, il condottiero romano Antonio.”

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2 Risposte a “L’ombra di Iside di Marco Buticchi”

  1. Dalla recensione che ne hai fatto (bellissima ed entusuasta) sembra che il libro valga la spesa dell’acquisto. Ci farò su molti bei pensierini.

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