L’ULTIMA ODISSEA di James Rollins

Recensione di Sara Valentino

Torno dopo alcuni anni a leggere le avventure della Sigma Force, ritrovo vecchi amici che nel corso del tempo hanno costruito le loro vite personali, motivo che mi spinge a ricordare che sarebbe preferibile, ma non vincolante, leggere i libri della serie in ordine.

Rollins non si smentisce in questo suo ultimo libro che ho letteralmente divorato in pochissimi giorni, il suo forte di mescolare in maniera esclusiva e sapiente la Storia, i misteri, la scienza e la fantascienza è anche in questo caso motivo di un prodotto molto buono.

Potrà sembrare in alcuni punti che vi sia qualcosa di forzato nel costrutto della trama ma va ricordato che è il suo stile e a fine lettura le note che spiegano come è stata bilanciata la verità e la finzione sono il legante che indica quanto studio e quanta poca approssimazione l’autore usi nelle sue opere.

I temi anche attuali che vengono affrontati sono quelli della fine dei tempi, i culti apocalittici e le civiltà che sono scomparse e di cui poco si sa sulla effettiva reale possibile esistenze e altrettanto controversa ipotesi di catastrofe che ne ha decretato la fine.

Questa è una Odissea che parte da lontano e ci narra di Omero e di quanto ci possa essere di vero all’origine dei suoi poemi, naturalmente molti storici, primo Strabone, hanno cercato di mappare il fatidico viaggio di Ulisse. Molte ipotesi sono menzionate anche nell’opera di Rollins che le utilizza per creare un romanzo adrenalinico con un finale per me spiazzante.

Anno 1515, Roma. L’artista si chinò sulla testa decapitata. Era inchiodata sul tavolo dello studio, come una macabra decorazione. Un testo segreto e misterioso, un testo arabo “Il libro della conoscenza degli ingegnosi dispositivi meccanici” Leonardo è riuscito a entrare in possesso di questo testo segretamente conservato dal Vaticano nel Sacro Scrigno, la biblioteca provata del papa.

Perchè un canto dell’Odissea è stato inserito in un codice arabo del IX secolo?

Una nave medioevale viene ritrovata tra i ghiacci dell’Antartide, le immagino sono sempre di grande effetto: “All’improvviso, elena si rese conto della traiettoria della barca e del fatto che non c’era un approdo in vista. – Ma …stiamo andando dentro il ghiacciaio?- Mac annuì. – Dritti nel cuore dell’Helheim  …In altre parole, nel regno dei morti-“

I nostri saranno chiamati a un’odissea nel cuore stesso dell’Inferno, creature demoniache, terrificanti li attendono. Ma non solo! Uomini spietati sono sulle loro tracce, pericolosi e armati pronti a tutto per impadronirsi della nave.

Strisciare in una tomba per un’archeologa è la normalità, ma farlo in una di ghiaccio e sentire quest’ultimo in ogni respiro era altra cosa, tenebre e ghiaccio, anfore da non aprire, il contenuto sarebbe fatale..

“E qui siamo ai confini del mondo?” “Così credevano i greci. Qualsiasi luogo al di là dello stretto di Gibilterra era considerato terra di nessuno” “E credevano pure che dall’altra parte si celasse l’entrata del Tanaro”

Ciò che amo profondamente di questi romanzi è la dose di avventura che in tempi duri, come quello che stiamo vivendo, ci permette di evadere e di vivere al limite della realtà. Gli argomenti trattati sono parecchi e mi ha fatto piacere ritrovare una vecchia conoscenza, Ermete Trismegisto e la sua tavola Smeraldina. Nonchè avere tra le mani un antico astrolabio e cercare attraverso di esso le latitudini e longitudini. Tra le vecchie conoscenze includo anche I giganti di Monte Prama di cui abbiamo parlato recentemente in questo articolo: QUI.

“E’ scritto che avrebbero preso vita se la Sardegna fosse stata attaccata; che si sarebbero spogliate della pietra, rivelando armature di bronzo..”

La Chiesa, come hai tempi di Leonardo, non sarà certo esclusa dalle avventure e Castel Gandolfo sarà teatro di accadimenti straordinari. La conoscenza non andrà mai perduta davvero.

“La conoscenza si muoveva, si spostava, cresceva, si evolveva, ma alla fine resisteva. Anche quando erano sepolte e dimenticate, le verità più profonde trovavano sempre il modo per scrollarsi di dosso la polvere del tempo e tornare alla luce.”

 

Trama. Roma, 1515. Curiosando tra i manoscritti conservati negli Archivi Vaticani, Leonardo da Vinci s’imbatte in un meraviglioso codice arabo, un trattato d’ingegneria meccanica risalente al IX secolo. Al suo interno, sono contenute una mappa del Mediterraneo e una traduzione dell’XI canto dell'”Odissea”, in cui si narra la discesa di Ulisse nel Tartaro… Groenlandia, oggi. La missione della squadra di ricerca capitanata dalla dottoressa Elena Cargill è fare luce su una scoperta eccezionale: una nave d’epoca medievale sepolta sotto il ghiaccio. Nella cabina del comandante, Elena scova uno strano manufatto d’oro, di chiara fattura araba, che sembra essere una sorta di mappa meccanica. Ma, prima che lei possa analizzare quel reperto, un commando armato li attacca e uccide i suoi colleghi… Washington, oggi. La Sigma Force è in stato di massima allerta: la figlia del senatore Cargill è scomparsa, ed è compito di Painter Crowe e della sua squadra riportarla a casa sana e salva. Gray Pierce si lancia subito sulle tracce dei rapitori, in un folle inseguimento attraverso il Mediterraneo, e a poco a poco intuisce che quegli uomini stanno ripercorrendo l’antica rotta battuta da Ulisse per raggiungere il Tartaro cantato da Omero, un luogo che scienziati e sovrani hanno cercato invano per secoli, attratti dalla promessa di un potere al di là di ogni immaginazione. Le porte dell’inferno stanno per aprirsi…

  • Peso articolo : 600 g

  • Copertina rigida : 456 pagine

  • ISBN-10 : 8842933341

  • ISBN-13 : 978-8842933342

  • Dimensioni e/o peso : 22.5 x 4.2 x 15.5 cm

  • Editore : Nord (29 ottobre 2020)

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