Simone è una giovane medium molto dotata, ma anche logorata dalle esperienze vissute durante le sue sedute spiritiche. Soprattutto quelle con Madame Exe, che cerca un contatto con la figlioletta morta. Simone, che sta per sposarsi con Raoul Daubreuil, ha ormai deciso: guiderà un’ultima seduta per Madame Exe, come d’accordo, e dopo il matrimonio smetterà l’attività. Raoul acconsente, ignaro della tragedia che si sta preparando… Per gli amanti del racconto gotico e del terrore, una serie di storie di mistero e soprannaturale, tra visioni psichiche, antiche sepolture e messaggi dall’aldilà che vedono impegnati anche Miss Marple e Poirot.
- Editore : Mondadori (22 ottobre 2019)
- Lingua : Italiano
- Copertina rigida : 336 pagine
Recensione a cura di Lia Angy fiore
Agatha Cristie è la regina indiscussa del Giallo, ma questa donna determinata e poliedrica ha scritto anche altro, oltre ai classici gialli.
“L’ultima seduta spiritica” ci mostra una Christie insolita, dalle tinte più nere che gialle…
Si tratta di una raccolta di ventuno racconti dalle atmosfere gotiche, accomunati (quasi tutti) dal tema del paranormale in tutte le sue sfumature. Un tema familiare per la scrittrice, considerato che sua madre era un’appassionata di esoterismo e pare che avesse delle doti medianiche. Alcuni hanno per protagonisti Poirot e Miss Marple, ma devo dire che non sono tra i più riusciti.
Ci sono dei racconti decisamente migliori in questa raccolta, delle vere e proprie perle.
Mi soffermo su alcuni di essi.
Il primo racconto del quale vi parlo è quello che dà il titolo alla raccolta. La protagonista è Simone, una giovane medium, sempre più stanca e provata dalle sue sedute. Ha promesso al suo promesso sposo che quella con Madame Exe, che cerca un contatto con la figlia morta, sarà la sua ultima seduta spiritica. Simone sembra percepire qualcosa di minaccioso e di inquietante in quella donna accecata dal dolore per la perdita della sua bambina…
“Esistono delle forze elementari, Raoul, e primitive. La moderna civiltà ne ha distrutte molte, ma la maternità occupa lo stesso posto che aveva all’inizio dei tempi [···]. L’amore di una madre per la sua creatura è forte come nient’altro al mondo. Non ubbidisce alla legge, sorvola sulla pietà, infrange tutti gli ostacoli, se è il caso. Schiaccia senza rimorso tutto ciò che si frappone al suo cammino.”
Nel racconto “Il villino degli usignoli”, i protagonisti sono due sposi, che si sono appena trasferiti in un’antica villetta, in un luogo solitario, lontano dal centro abitato. L’abitazione ha un fascino sinistro e pare sia abitata da misteriose presenze, ma non è certo da esse che arriva il pericolo… La protagonista sarà coinvolta, e noi con lei, in una vicenda che sembra scritta dalla penna di Perrault… Ma non intendo svelarvi altro.
Il terzo racconto sul quale voglio soffermarmi è “La moglie del Kenita”. Si tratta di un racconto inedito, che mi ha particolarmente colpita, e che si differenzia dagli altri perché in esso non è presente l’elemento del soprannaturale.
Il protagonista è un soldato tedesco che viene accolto in una fattoria da una donna inquietante. Il racconto attinge dalla Bibbia, nello specifico dal Quarto libro dei Giudici. È una storia molto cupa e, a mio parere, la più inquietante tra quelle presenti nel volume.
” Hai detto che il caso ti ha portato qui… ma io lo sapevo che era Dio…
Il petto era gonfio, gli occhi illuminati da una luce fanatica. Il suo Dio era il Dio di Schaefer… un Dio di vendetta. Era fomentata dalla frenesia severa e bizzarra di una sacerdotessa.”
Con la sua inconfondibile scrittura fluida, elegante e coinvolgente, la Christie ci ricorda che è dei vivi che dobbiamo avere paura…
Consiglio questo libro agli amanti del mistero e delle atmosfere gotiche, e anche a chi vuole farsi sorprendere da una Agatha Christie diversa dal solito e un po’ dark.
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