L’ultimo mistero di Lisa. “Il grande maestro” – Mariagrazia Pecci

E se tutti i fatti che devono ancora accadere fossero già stati previsti e trascritti su dei misteriosi manoscritti quattro secoli prima da un massone con la conoscenza dei poteri della pietra filosofale?
E se questi manoscritti cadessero nelle mani di uomini assetati di potere?
Pietro Mascagni sarà coinvolto in una serie di strani eventi dopo aver accidentalmente visto i manoscritti. Realtà o sogno come sostengono i suoi stessi amici, Puccini per primo?
E non solo. Quei manoscritti con il sigillo del loro creatore continueranno ad attraversare il tempo fino a giungere ai giorni d’oggi dove si intrecceranno con la vita di Lisa, giornalista romana trasferita in Toscana. Un legame che risale alla sua nascita quando sua madre, Irene, poliziotta a Roma, sparisce subito dopo averla messa al mondo lasciando solo una lettera al suo amante e padre della bambina.
Sarà proprio lui a chiedere a Lisa di aiutarlo nella ricerca di Irene le cui tracce si perdono a Terrazza Mascagni. Ben presto si scopre che questi fatti sono legati tra loro da una mail dove appare la Terrazza di Livorno e nomi di eccellenza uccisi durante gli anni di piombo con lo stesso metodo: quattro colpi di pistola. E l’ombra di Licio Gelli incombe in tutto ciò. L’ultimo mistero di Lisa è il romanzo che chiude la trilogia iniziata con i romanzi Sulle tracce di Matilde e La flagellazione di Piero.

Copertina flessibile: 400 pagine
Editore: Arpeggio Libero (15 novembre 2018)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8833520137
ISBN-13: 978-8833520131

Recensione a cura di Sara Valentino

Siamo giunti con questo romanzo alla conclusione della trilogia che vede protagonista la giornalista Lisa Giovinelli. Anche in questa sua ultima avventura si vedrà alle prese con un mistero che viene dal passato, un mistero che le è molto più vicino di quanto possa immaginare. Dovrà sondare il suo passato, mettere in discussione i suoi affetti, trovare un equilibrio nuovo che le permetta di mettere i tasselli della sua storia in fila. Lisa però non sa che si troverà nuovamente invischiata in affari molto pericolosi.

Il romanzo di Mariagrazia Pecci è un thriller storico e ha tutti gli elementi che ne contraddistinguono il genere. Si svolge su diversi piani temporali e per far luce sugli strani invii di mail che recano un messaggio di morte bisogna tornare indietro nel tempo e per farlo dobbiamo trovare un manoscritto, antico manoscritto che ha da sempre portato notizie funeste. Come si può sapere cosa accadrà in futuro?

Grazie a questo romanzo ho avuto la possibilità di approfondire alcuni personaggi e aspetti del passato.

Pietro Mascagni, che resterà anch’esso vittima di questo manoscritto, visse tra l’Ottocento e il Novecento, fu un grande compositore e maestro d’orchestra occupando ai suoi tempi un posto di rilievo nel panorama musicale italiano. L’opera più conosciuta tra le sue, menzionata anche all’interno del romanzo è la “Cavalleria Rusticana”, opera andata in scena la prima volta a Roma il 17/05/1890 al Teatro Costanzi. Fu la sua prima opera e vide la luce grazie a un concorso di un editore milanese, Edoardo Sonzogno, indetto nel 1888.

Terrazza Mascagni, che viene menzionata da Mariagrazia Pecci proprio perché le cartoline e le mail, foriere delle funeste notizie hanno proprio questa immagine, viene intitolata a Mascagni nel dopoguerra.

Il conte di Cagliostro, mia vecchia conoscenza, alias Giuseppe Balsamo un mago, massone, alchimista che girò le più rinomate corti d’Europa finì condannato per eresia e recluso a San Leo dove alla sua morte si dice che il cadavere non fu ritrovato. E voi direte: “Che c’entra?” Vi suggerisco di leggere il libro perché anche Cagliostro, noto alchimista.. (lo ribadisco) potrebbe avere un ruolo fondamentale per scoprire l’arcano mistero.

“Se lui avesse ragionato da Giuseppe Balsamo senza ombra di dubbio, ma non il Conte Cagliostro dove la sua visione era di poter vedere un mondo perfetto in cui tutte le religioni sarebbero state tollerate, gli uomini si sarebbero amati l’un l’altro e sarebbe stato possibile realizzare proprio la comunione con la divina essenza”

Chi è il burattinaio che muove i fili e decide le sorti e manovra nascosto nell’ombra?

Provate davvero a immaginare un manoscritto magico e potente in grado di sapere cosa accadrà nel futuro, quanti vorrebbero metterci le mani e che cosa sarebbe nelle mani delle persone sbagliate?

Alla fine tutti i nodi vengono al pettine, come è giusto che sia e Mariagrazia ricompone perfettamente il puzzle.

Mi preme ricordare che la nostra Lisa segue un blog dove posta antiche leggende ed è stato davvero molto interessante leggerle all’interno del testo. Naturalmente grazie all’autrice per aver inserito quella vincitrice di un concorso indetto negli anni scorsi.

 

 

 

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