Maledizione Notre-Dame – Barbara Frale – Book Tour – Estratto

Un ringhio alle sue spalle gli gelò il sangue. Si voltò: dal fitto del bosco era apparso un lupo feroce, che lo fissava mostrando minaccioso le zanne.

Il cuore divenne un tamburo impazzito nel petto. La mente gridava “Fuggi!”, ma lo sapeva un errore ferale. Un chiaro invito all’attacco, per la bestia. In un attimo il lupo lo avrebbe atterrato balzandogli addosso alle spalle, e poi stritolandogli tra le fauci la trachea.

“Aiuto!”, gridò più forte ancora.

Qualcosa stavolta accadde.

Vide che il lupo arretrava, abbassava le orecchie in allerta per una presenza misteriosa che frenava la sua rabbia famelica e lo respingeva nella boscaglia.

Si voltò nella direzione che la belva aveva fissato. Tra i rami scheletriti degli alberi s’intravedeva una città immensa, cinta da alte mura di pietra. Mura enormi, invalicabili: i conci erano così grandi da far pensare che i Ciclopi stessi li avessero posti in opera. Una porta altissima, completamente nera, recava incisa un’iscrizione dal senso indecifrabile.

Sono certa che anche voi, come me, dopo questo passaggio che denota una capacità descrittiva tale da tenere l’attenzione del lettore viva, sarete pronti a tuffarvi in una nuova avventura della bravissima e preparatissima storica Barbara Frale.

Conosco l’autrice per altre letture, in modo particolare per i suoi saggi e amo molto il suo stile. Con questo nuovo libro e una leggenda nera come la notte saremo davvero pronti ad attraversare la porta del Diavolo? Notre Dame è ancora una volta protagonista.

Alcune informazioni sulla leggenda:

Nei primi anni del XIV secolo, i canonici commissionarono le serrature e le cerniere a un giovane fabbro di nome Biscornet che accettò ma per rendersi conto che il lavoro era massacrante e le dimensioni delle serrature erano troppo grandi per la sua piccola fucina. A quei tempi Satana era una figura ricorrente nelle conversazioni e nell’immaginario collettivo, e così il giovane fabbro decise di fare appello ai suoi servizi. Si recò così nei bassifondi dell’île Saint Louis alla ricerca del re degli inferi. Con il suo sangue firmò un patto che gli assicurò di riuscire a terminare il lavoro in tempo per l’inaugurazione in cambio della sua anima. Il giorno dell’inaugurazione, le porte non si aprivano. É stato a colpi di esorcismi e acqua santa che finalmente si riuscì a entrare nella Cattedrale, poco tempo dopo Biscornet morì. Si dice che sulla sua tomba, al cimitero degli innocenti – dove oggi si trovano les Halles, il suo fantasma apparisse cantando strane e oscure invocazioni sataniche. Oggi soltanto la porta laterale di sinistra che affaccia sulla piazza conserva le serrature originali. Fonte Vivi Parigi

Vi auguriamo buona lettura e vi aspettiamo tra qualche giorno sul blog con la nostra recensione.