Mistero siciliano: Per la tomba di Archimede si può uccidere – di Annalisa Stancanelli

Recensione a cura di Sara Valentino

“Stavo penetrando in un luogo dove da secoli, forse millenni, non vi era presenza umana. Avanzando metro dopo metro lo stretto passaggio risucchiava la luce e l’aria obbligandolo a galleggiare in un limbo indefinibile di paure e ansie. Proseguendo in quella galleria oscura avvertiva una sorta di premonizione”

Il mio desiderio, il mio sogno proibito: fare l’archeologa! Certo un sogno da bambina che non ho purtroppo realizzato, ma anche una passione che nel tempo non è mai venuta meno, anzi se possibile si è sempre più intensificata. 

Immaginate dunque la mia sorpresa quando l’autrice, Annalisa Stancanelli, mi ha permesso di visitare, scavare passo passo in una sepoltura misteriosa, inquietante e millenaria! E’ stato un viaggio che mi ha appassionata moltissimo, complici gli innumerevoli dettagli nel farmi perlustrare gli anfratti più nascosti, i cimeli più misteriosi e incredibili che da soli permettono un viaggio eccezionale nel tempo. 

“Mistero siciliano: per la tomba di Archimede si può uccidere“, non è solo una scoperta archeologica potenzialmente esplosiva, è tutto ciò che attorno a questa si scatena, è una finestra sulla realtà siracusana e naturalmente un grande omaggio a Siracusa e ad Archimede.

Il romanzo che ho avuto tra le mani, per pochissimo tempo ammetto perchè si polverizza in pochissimi giorni, è anche un thriller ad altissima tensione. Una scia di morti, uno sciabordio di scene raccapriccianti, di paura, di agonia, di eccitazione anche, adrenalina pura. 

Mentre con serenità vi state godendo una sera quieta e assolata, la visita di una civetta, con il suo ancestrale essere inquietante, annuncia sventure e messaggi funesti. E’ solo l’inizio…

L’alba in riva al mare intanto reca un messaggio, un messaggio di morte… 

“Sembrava un relitto spuntato dal mare, una massa aggrovigliata di spugne e capelli lunghissimi intrisi di detriti. Era raggomitolata come un bambino, rannicchiato per la paura: le folte chiome scure si mescolavano alle alghe taglierine incollate sulla pelle. Non aveva indumenti nella parte superiore del corpo, dall’addome in giù era ricoperta da una strana donna argentea aderente, che le copriva le gambe avvolgendola come fosse il bozzolo di una farfalla. Sembrava una sirena…”

Lo sfondo è la meravigliosa isola di Ortigia a Siracusa, uno scenario paradisiaco che nasconde però un mare sommerso, nero come la pece, dove tutto è possibile, dove incontrare Morfeo significherà davvero dormire in eterno.

“Una luna crescente occupava il palcoscenico di una notte di velluto, infranta da sporadiche stelle”

Un parallelo in equilibrio perfetto tra indagini senza respiro, persino contro l’ombra di un fantasma tornato dalla tomba. Di chi è la tomba scoperta recentemente? Perchè tanti, troppi, stanno cercando di allungare le ali nere per prenderne possesso? Cosa contiene davvero? E soprattutto chi è la misteriosa e meravigliosa donna trovata cadavere? 

Luoghi leggendari vengono narrati, con un salto nel passato ci ritroviamo nel 214 a.C. e l’autrice che padroneggia perfettamente questa parte storica sa bilanciare finzione e storia calamitando l’attenzione del lettore con il suo stile narrativo ammaliante, impeccabile e brioso. La trama è un mosaico perfetto che all’ultima pagina potrete vedere nella sua interezza. 

Da rilevare la parte dedicata all’Egitto, alla simbologia della loro visione di Oltretomba, molto apprezzata da parte mia. 

“Il vero piacere va goduto insieme all’attesa, all’aspettativa che lo amplifica” 

 

Trama. In una Siracusa bellissima e oscura, preda di una banda criminale che domina il traffico di donne e di reperti archeologici, si apre una voragine in un cantiere a svelare l’ingresso di una sepoltura millenaria. La possibilità che si tratti della tomba mai rinvenuta di Archimede innesca una scia di sangue. Al vicequestore Gabriele Regazzoni, impegnato a fare luce su una serie di omicidi di escort giovani e bellissime, viene dato anche l’incarico di investigare sul caso di un poliziotto aggredito da un fantasma all’ingresso della presunta tomba di Archimede. Con l’amico di una vita, l’archeologo Marco Graziano, Regazzoni condurrà un’indagine parallela non sapendo di avere lo stesso pericoloso nemico. Sullo sfondo dell’inchiesta criminale si staglia potente l’immagine di Siracusa, una città bellissima e dalla storia antica e affascinante, ricca di leggende e misteri da risolvere.

  • Editore : Ugo Mursia Editore (18 dicembre 2020)
  • Copertina flessibile : 310 pagine
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