Morte di una strega – Mariangela Cerrino – #Reviewparty Leone editore

Adémar de Cly ha trent’anni, è un medico erudito e possiede una dote che lo pone costantemente in pericolo: lui vede oltre. Può sapere quello che non è ancora accaduto e scoprire i segreti di chi gli sta accanto. Di ritorno dall’esilio volontario, dopo aver vendicato la morte della moglie e del figlio, Adémar giunge alla corte del pontefice ed è chiamato a destreggiarsi tra conti in sospeso, complotti e delitti. È proprio in questa occasione che incontra Isaline, una giovane donna rinchiusa nel Castello, che conosce a fondo l’arte della medicina e che è stata accusata di aver ucciso suo padre, ma che si rivela per lui un’ottima aiutante. Nonostante la tregua sembri vicina, l’ombra dell’Inquisizione si posa sul loro amore, e il malvagio domenicano Janus promette al valoroso Adémar che presto giungerà la sua fine.

Copertina flessibile: 353 pagine
Editore: Leone (5 marzo 2020)
Collana: Orme
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8863936080
ISBN-13: 978-8863936087

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Recensione a cura di Sara Valentino

Parigi, anno 1314 il gran maestro Jacques de Molay viene condannato al rogo. Sull’isola della Senna nei pressi di Notre Dame. Prima dell’esecuzione però urla una terribile maledizione o predizione, la morte entro l’anno di Filippo il Bello e papa Clemente V.

Il romanzo storico di Mariangela Cerrino prende avvio proprio da questo momento, in una Parigi affogata di luce livida, con l’aria che odorava di paura e di morte, così l’autrice ci introduce nella storia.

Il protagonista è un medico, Adémar de Cly, il suo ricordo, dell’anno in cui da studente aveva frequentato la Sorbona, corre a quella vecchia venditrice di focacce al farro che gli disse di vedere il suo dono. Dono o maledizione, Adémar vede “oltre”, può vedere il futuro di chi gli sta accanto.

Il suo coetaneo Bertrand, lo accoglie a l’Ile de la Citè, è visibilmente scosso, una convocazione urgente! Il papa è in pericolo, qualcuno lo sta avvelenando, la maledizione del maestro dell’ordine si sta avverando, Ma chi congiura alle sue spalle?

Tre forze potenti sono sul palcoscenico politico del tempo: inquisizione, re, papa. Ci sono accordi presi nell’ombra, l’errore nella condanna dei templari, interessi e debiti hanno legato le mani al pontefice. Blaise il vicario del pontefice erudisce Adèmar su questi sviluppi, gli chiede aiuto per curare Clemente, per scoprire la verità, per far luce.. forse lui con il suo “dono” può vedere. Le ombre alla corte di Clemente stanno muovendo le pedine su una scacchiera invisibile, non mancano omicidi sospetti, chi sta facendo il doppio gioco e perché?

“ma c’era molto più che paura nell’aria e qualunque cosa fosse si stava liberando sollevando una corrente viva di energia. La sentiva scorrere sotto la pelle, come un fuoco che gli saliva alla testa e gli offuscava la vista. Gli sembrò che l’aria stessa si facesse livida, soffocata da quell’oceano di rabbia e rancore. Un’onda che li copriva tutti e che non contemplava la misericordia”

Gli uomini di Chiesa non dovrebbero gioire dei tormenti degli esseri umani, ma così non era. L’ombra nera dell’Inquisizione fa paura e Adèmar scorge Janus, un giovane inquisitore che osserva la scena del rogo, scopre che anche Bertrand ne ha timore. Ma lui non ha paura, ne ha avuta abbastanza non ha potuto salvare i suoi affetti più cari, nonostante il suo vedere “oltre”, ha mantenuto la promessa ma ha perso e visto soffrire il frutto del suo sangue in una scena sconvolgente.

Il Fato mette sul cammino del nostro Adèmare, la giovane e bella Isaline, una guaritrice accusata di stregoneria, perché ogni carestia, ogni terribile momento nella storia aveva bisogno di un capro espiatorio.

“La luce della torcia toccava i capelli della donna, che avevano il colore del rame, e ne era imprigionata, così che la illuminava e le scivolava addosso come un manto. Tutto il resto della cella era nel buio. Ma lei era luce.”

Uniti in una nuova fiamma inestinguibile, uniti contro il dolore, contro chi brama solo il potere, contro chi tradisce perché di pochi potranno fidarsi. E quel bambino davanti al camino, un messaggio nella mente, un messaggio che non comprende “il mare l’ha portata via..”

Molti i temi che vengono trattati in questo romanzo al di là della storia narrata. Il potere della conoscenza, la paura, la follia perché la prima offusca il discernimento e rende folli. Il giudizio divino, il potere a discapito dei sentimenti, ma sempre una luce di speranza e amore.

“il tempo era davvero un tesoro, forse l’unico vero tesoro per gli esseri umani”

 

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