Mosaico: l’ultimo atto di Marco De Luca

Anno Domini 1607. Venezia non è più la signora del Mediterraneo del secolo precedente, sul magnifico spettacolo della sua gloria sta per calare il sipario. In uno degli inverni più freddi che si ricordi in laguna, un nobiluomo viene trovato morto; sul suo corpo un pugnale turco. L’Inquisitore Nero Fabio Florian viene chiamato a indagare sul primo di una serie di omicidi atti a ribaltare la vera essenza di Venezia. Sullo sfondo di queste morti c’è la volontà veneziana di conservare l’autonomia a dispetto delle pretese ecclesiastiche e l’ombra della riforma protestante che inizia a piegare le menti della nobiltà lagunare. Per far luce sulla vicenda, gli eroi di Mosaico calcheranno di nuovo le scene per l’ultimo, sanguinosissimo atto. A tutti verrà chiesto un sacrificio. Quale sarà il prezzo da pagare per proteggere Venezia dai suoi nemici?

 

Copertina flessibile: 437 pagine
Editore: Independently published (16 ottobre 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 1698130678
ISBN-13: 978-1698130675

Recensione a cura di Sara Valentino

L’ultimo atto, mah chissà .. io credo che l’autore lasci comunque uno spiraglio aperto e onestamente me lo auguro perché ho amato seguire questa saga.

Intanto torniamo a Venezia con Marco De Luca, in questo terzo volume di “Mosaico” e ci immergiamo tra le calli della bella città sull’acqua per vivere una nuova intensa avventura.

Devo dire che mi sono commossa, mi ha spiazzato l’autore con un coup de theatre che vi lascerà senza parole, e personalmente anche un po’ addolorata.

Ritroviamo i nostri amici delle precedenti storie : Cortès, Chiara Fracassa, una bella sorpresa che non svelo, l‘inquisitore Florian, Lipomanno, la Flanders. Chi arriva in fretta da Costantinopoli recando un’antica, quanto improbabile reliquia, chi già si trova a Venezia.

Una compagnia di guitti, metteranno in scena un esilarante, quanto simpatico, spettacolo in maschera che vede un arlecchino spavaldo schermirsi poco dopo. Mi ha molto divertita ed è stato come poter essere partecipe dell’esibizione.

Una Venezia bianca sotto la neve e fredda, un omicidio, un corpo trovato sulla neve soffice, un pugnale e l’inquisitore Florian si troverà chiamato a indagare.

“C’era qualcosa che tramava nell’ombra contro Venezia, ma ogni pista per capire di cosa si trattasse finiva inevitabilmente nel sangue”

Gli omicidi si susseguono, qualcuno si nasconde nell’ombra e sarà pericoloso cercare la verità per salvare Venezia.

No, quello che voglio dire è che non sempre quello che vedete, o quello che credete di vedere, risponde a verità”

I protagonisti li ho trovati ancora più reali in questo “ultimo atto”, forse più umani, sentimentali; mi riferisco soprattutto a Cortès.

Venezia invece non è più la regina del Mediterraneo, colpa del Papa, degli spagnoli, della conquista del nuovo mondo. Gli affari non vanno bene e nubi oscure si addensano all’orizzonte.

“Dall’esperienza si possono evitare errori gravissimi e cpire che chi ci era amico, potrebbe diventar nemico e viceversa”

L’autore è bravissimo nel descrivere romanzando gli usi, costumi e le libertà differenti per una donna a Venezia e a Costantinopoli, sono stata affascinata da diversi episodi e luoghi a me sconosciuti che ho avuto così il piacere di poter approfondire. Una ricostruzione storica fedele, incasellata con le vite dei personaggi di fantasia. Narrazione fluida e molto curata, qualche incertezza che ho riscontrato personalmente nel comprendere alcuni passaggi, ma nulla che possa inficiare il buon esito del romanzo.

“Passarono alcuni minuti, troppi per qualcuno, ma troppo pochi per chi si ama e soffre la lontananza”

La protagonista indiscussa è sempre lei, Venezia, traspare il grande amore dei personaggi per lei, i sacrifci che saranno pronti a fare ne sono la prova, ma questo amore stesso trapela anche per l’autore che la descrive con minuzia, la racconta, ce la fa vivere.

“La nostra vita su questa terra è un continuo piegarsi a compromessi, Sofia”

“Nella vita, mio malgrado, ho imparato che gli uomini hanno bisogno di una storia di cui essere gli eroi”

 

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