Mosaico: una storia veneziana – Marco De Luca

Trama

Anno Domini 1583. Venezia è la città dei Dogi, la regina del Mediterraneo, centro nevralgico di tutti i commerci. Il capitano Iñacio Cortés, avventuriero portoghese, intraprendente e senza scrupoli, cercherà di farsi strada dai bassifondi della città di San Marco fino a raggiungere, forse, i vertici della piramide. Attraversando calli e sottoporteghi, districandosi tra intrighi e inganni, il portoghese verrà catapultato in una Spalato leggendaria, dove su suggerimento di un geniale ebreo, si è deciso di fare della città adriatica un fiorente scalo commerciale per favorire l’amicizia tra Venezia e i Turchi. Iñacio cadrà, si rialzerà e imparerà a proprie spese che nella vita ci sono tre tipi di persone: quelli che stanno fermi, quelli che muovono e quelli che sono mossi.
La vera protagonista di Mosaico è però la Serenissima Repubblica, e più ancora gli uomini e le donne che la animano come tessere di un mosaico: uomini di stato, cortigiane deliziose, sicari, avidi mercanti, nobili decaduti, eroi di guerra, corsari rinnegati e cospiratori visionari.

«Venezia è così, fatevelo dire da chi la conosce da sempre. Lo imparerete presto. È come un mosaico dove ogni tessera serve per tenere incollata l’altra. Prese per sé, sono poche le tessere che non siano brutte alla vista, che non sembrino sgradevoli o il cui senso non è chiaro: ma se tutto ricade secondo un disegno, ognuna di loro acquista scopo nel tutto.»

Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 4056 KB
Lunghezza stampa: 272
Venduto da: Amazon Media EU S.à r.l.
Lingua: Italiano
ASIN: B078WV1ZVJ

Venezia XVI secolo, una città che può essere definita un grande “Mosaico”.
Il protagonista potremmo identificarlo con Cortès, un portoghese scaltro e intraprendente, che vedremo avventurarsi tra le calli, i palazzi, i bassifondi di Venezia, una città che è la regina del mediterraneo.
Cercherà di destreggiarsi, tra intrighi, cospirazioni e omicidi. Un gioiello rubato lo porterà sulla strada dello Schiavone, temibile criminale. Nonostante tutto, anche lui, non è che una pedina.

“La nostra vita sulla terra è un continuo piegarsi a compromessi”

Nella scacchiera che l’autore, Marco De Luca, ha sapientemente immaginato, tutti i personaggi sono pedine… un po’ forse lo siamo anche noi ogni giorno, quindi trovo che sia un romanzo estremamente attuale.

“ a garanzia degli accordi fra le due fedi, ma questo voleva dire accettare a tal punto di essere una pedina nelle mani di altri che anche le sorti della sua anima non dipendevano più dalla sua volontà”

Molte volte, come Cortès, come le cortigiane e i potenti dogi invischiati in questa storia, è difficile per noi avere una fede, seguirla e combattere per gli obiettivi.. può voler dire soccombere.

“oro. E’ questo che muove il mondo e che decreta chi vive e chi muore. Si vive per guadagnarlo e si muore prima di aver deciso come spenderlo”

Accecati dal potere, dal lusso e dal desiderio di possedere si perde di vista l’obiettivo e l’obiettività. C’è un passaggio che ho amato più di altri, non posso svelarvelo…Vi assicuro che leggendolo capirete, è una sorta di rivincita. La vita ci dona una seconda possibilità, sta a noi coglierla.

“ricordate, per il futuro: sceglietevi bene gli amici, ma ancor meglio i nemici!”

I diversi personaggi, non sono entrati a far parte di me, non mi ci sono identificata, ma non per una mancanza da parte dell’autore nel dipingerne i tratti, tutt’altro. L’unica ragione è che la protagonista indiscussa di questo romanzo è stata per me: Venezia.
Un elogio a Marco de Luca per le descrizioni minuziose che mi hanno permesso di “viverla” tra le pagine del libro, mi hanno inchiodata tanto da respirarla.
L’autore, adottato anch’egli da Venezia, come Cortès, mescola sapientemente gli ingredienti Storici, perché la sua preparazione è impeccabile e traspare il grande lavoro di ricerca che c’è dietro a questo romanzo, con quelli di fantasia dando vita a una storia che si legge velocemente.
Sì, perché la narrazione è curata, ma allo stesso tempo il ritmo è incalzante sino al finale che…
Ci lascia ben presagire!

a cura di Sara Valentino

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