Novecento di Alessandro Baricco

Trama:
Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto, nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel 1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film “La leggenda del pianista sull’oceano”.

Copertina flessibile: 62 pagine

Editore: Feltrinelli; feltrinelli edizione (27 dicembre 2012)

Collana: Universale economica

Lingua: Italiano

ISBN-10: 8807880881

ISBN-13: 978-8807880889

“Andavo di fantasia, e di ricordi, è quello che ti rimane da fare, alle volte per salvarti, non c’è più nient’altro.Un trucco da poveri, ma funziona sempre”
Benvenuti a bordo del Virginian!
La sentite anche voi questa musica celestiale?
È Novecento…
Ho visto al cinema, ormai decenni fa, la trasposizione cinematografica tratta da questo monologo a opera di Baricco. Ricordo che chi era con me in sala, a tratti, ha avuto attacchi di sonnolenza.. non è proprio un film né una storia avvincente.
Giorni fa mi è caduto l’occhio sul libretto di Baricco e così ho pensato di leggere la storia di Novecento.
Un bimbo abbandonato in fasce a bordo di una nave diretta in America, il Virginian simile al Titanic, viene accolto e cresciuto a bordo da un uomo, un buon uomo che gli farà da padre.
Novecento inizia a suonare il pianoforte o forse è il pianoforte stesso a essere lui.. la sua musica è strana diversa e sognante ..
Ma che ne sarà di lui? Del pianista sull’oceano? 
In fondo credo che Baricco, da alcuni anche bistrattato, abbia voluto con questa storia sottolineare una paura insita nell’uomo: il cambiamento.
Quanto è difficile cambiare strada e prendere una decisione? 
Ci sono scelte che ci cambiano la vita, ci sono scelte…
La paura dell’ignoto, il nascondersi sotto la sabbia impediscono la conoscenza, ma è più facile restare in porti sicuri.
Tuttavia chi non rischia di accettare il cambiamento, chi percorre sempre la stessa strada alla fine perde molto e in fondo muore dentro.
Nonostante ciò, la fede nelle proprie convinzioni è ammirevole anche quando porta alla fine… a una fine.
La scrittura e narrazione di Baricco hanno su di me un potere cullante e rilassante come le onde del mare.
Sara Valentino
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