Pet Sematary – Stephen King

Trama

“La morte è un mistero e la sepoltura è un segreto”. Il dottor Louis Creed ha appena accettato l’incarico di direttore sanitario dell’Università del Maine, e con un certo entusiasmo: posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano. Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione. Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili che coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano sulla superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente sorprendenti e, soprattutto, sogni. Sogni oscuri e terribilmente realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet Sematary, il cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da sempre i loro animali domestici. Ufficialmente. Perché oltre quella radura, nascosto tra gli alberi, c’è un altro terreno di sepoltura, ben più terrificante. Un luogo carico di presagi e di richiami, spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte è meglio essere morti… Pet Sematary, è un vero e proprio classico della letteratura horror, ispirato, parola di King, da un leggendario racconto popolare: “La zampa di scimmia”.

Link d’acquisto: Pet Sematary

Copertina rigida: 425 pagine
Editore: Sperling & Kupfer (16 aprile 2019)
Collana: Pandora
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8820067749
ISBN-13: 978-8820067748

a cura di Sara Valentino 

Pet Sematary è l’unico libro di King, il re dell’horror, che io abbia letto. L’ho letto due volte, la prima poco dopo la sua uscita in Italia in una edizione del 1985. Allora ero proprio ragazzina e lo ricordavo nettamente, tanta è stata la paura che mi ha lasciato.

Ho pensato dunque di rileggerlo a distanza di più di vent’anni con un bagaglio psicologico ed emotivo certamente diverso. Non sono una vera e propria amante di questo genere letterario, ma durante l’anno sicuramente almeno un paio di romanzi horror vengono a far parte delle mie letture.

Una classica cittadina del Maine, un dottore e la sua famiglia che si trasferiscono, la paura della novità, la voglia di ricominciare una nuova vita, nuovi amici, nuove abitudini, una strada… troppo vicina.

Jud, il vicino al di là della strada, tra una chiacchiera e una birra, una Chesterfield fumata sulla veranda, racconta a Louis del cimitero degli animali. Purtroppo la strada molto trafficata miete molte vittime tra gli animali di compagnia dei bimbi della cittadina, appare quindi assai naturale, seppur inquietante, immaginare quei piccoli andare nel bosco, seguendo il sentiero, per curare le tombe dei loro piccoli amici.

Da quel momento per Louis inizierà un periodo di presenze inquietanti apparse all’improvviso nella sua stanza mentre il resto della famiglia dorme, sogni così vivi da sembrare reali… o forse lo sono sul serio.

Questo libro non è solo un horror, sarebbe assai riduttivo secondo il mio modesto parere. E’ anche un’analisi della paura della morte, cosa accade dopo? Dove andiamo? Perché si muore? La piccola Eileen, figlia di Rachel e Louis, se lo domanda spesso.

Veniamo quindi scaraventati anche noi nel nero pozzo dell’insicurezza, condotti per mano dinanzi alla paura di perdere i nostri cari, di vederli soffrire e desiderare infine che il nero manto della morte li sollevi dallo strazio.

Una storia legata ad antiche leggende, un terreno sconsacrato, presenze oscure e malvagie.

Non posso negare di aver visto il ghigno malvagio sul volto angelico, aver sentito l’odore di morte e putrefazione e sentito Church, il gatto dei Creed, strusciarsi sulle gambe. Come ho quasi sentito dei passi trascinarsi nel buio stanchi ma inesorabili.

E’ inquietante … turba le notti, ma per gli amanti del genere è imperdibile.

Per quanto riguarda la trasposizione cinematografica, l’ho vista molti anni addietro e la ricordo vagamente. So, per aver letto delle recensioni, che non è stato rispettato esattamente il romanzo. Naturalmente non è questa la sede per parlarne perché sarebbe uno spoiler per chi ancora si deve avvicinare a questa storia.

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