Ramondo lo scudiero di Antonio Chirico

Trama. Siamo nel Regno di Napoli, a cavallo tra il 1300 e il 1400. Ramondello è il figlio cadetto del conte Orsini. Suo padre gli ha programmato una carriera ecclesiastica, ma lui è innamorato perso di una fanciulla destinata a diventare contessa e non si arrende a un destino che non vuole. Trova una sponda amica in Ramondo del Balzo, fratello di sua nonna. Il pro-zio, che non ha avuto figli, gli risolve tutti i problemi designandolo suo successore. Unica condizione per ereditare le sue fortune è che Ramondello aggiunga al proprio cognome anche quello del suo benefattore. Ma le cose non vanno secondo i piani e il ragazzo si trova costretto a partire come scudiero per le crociate del Nord, senza nemmeno un ultimo saluto alla sua amata. Liberamente ispirata alla vita di Raimondello Orsini del Balzo, è una storia di amori, amicizie, tradimenti, conflitti familiari e battaglie avventurose. C’è spazio anche per delle incursioni nel mondo della cavalleria teutonica e nei misteri del Santo Graal. Il tutto, sullo sfondo storico della disputa tra due re pretendenti al trono di Napoli e dello scisma d’Occidente, con una Chiesa cattolica retta contemporaneamente da due papi in conflitto tra loro. Una storia antica ma con molte curiose analogie con la contemporaneità.

Recensione a cura di Alice Ortega

“Ramondo lo scudiero” è un vivace romanzo storico che ci racconta un periodo davvero affascinante della storia d’Italia, a cavallo tra il XIV e il XV secolo: da una parte la lotta tra i due rami degli Angiò pretendenti al trono di Napoli, e dall’altra lo scisma d’Occidente, con una Chiesa cattolica retta contemporaneamente da due papi in conflitto tra loro, uno a Roma e l’altro ad Avignone.

In questa sarabanda di sovrani più o meno legittimi e di papi che appoggiano ora l’uno ora l’altro, la figura di un condottiero come Raimondo o Ramondo Orsini del Balzo si fa strada grazie a doti non comuni di coraggio e di integrità, fino a diventare più potente e più ricco del re di Napoli.

Il personaggio storico ebbe sicuramente un ruolo di primo piano nelle vicende a cui si trovò ad essere protagonista: ebbe una vita avventurosa e fuori dagli schemi, se è vero che la nonna vendette tutti i gioielli in modo che lui, figlio cadetto della sua casata, potesse finanziarsi e andare a “farsi le ossa” combattendo nelle cosiddette “crociate” del nord Europa. Un periodo in Prussia, a combattere contro i pagani, faceva parte a pieno titolo del cursus honorum di un cavaliere, a quell’epoca. Per non dire della reliquia che si procurò, a quanto pare, in modo quantomeno poco ortodosso… Ma non voglio dire di più, perchè l’autore si ispira al Ramondo storico ma ci propone un Raimondello ancora più peculiare: un grande amico che sa circondarsi di valorosi che lo seguiranno in ogni avventura; amante appassionato e sensibile anche se sfortunato; sodale di re e papi, anche se non seppe sempre fare le scelte giuste, a cui però mai si può rimproverare disonestà o incoerenza. Insomma, il personaggio letterario non si discosta poi tanto da quello che realmente dovette essere il suo «alter ego» reale, e per il lettore è una bella sensazione.

Ciò detto, l’autore ci fa conoscere un personaggio che ci sta subito simpatico, a cui ci affezioniamo e che ci ripaga con le sue imprese mirabolanti, la sua capacità di superare ogni difficoltà e la decisione con cui affronta le disavventure che la sorte gli riserva: in definitiva lo avvicina al lettore, facendolo quasi sembrare uno di famiglia. 

E così “Ramondo lo scudiero” è un romanzo ben curato a partire dalla copertina e che in effetti si legge volentieri, malgrado qualche alto e basso narrazione: perchè se si può fargli un appunto, è proprio una certa discontinuità. A volte prende il sopravvento la componente storica, a volte quella leggera in cui il protagonista, ci fa intravedere qualche pagina che fa pensare a quei “tre moschettieri” che gli appassionati di romanzi storici conoscono bene; evocando sentimenti come il cameratismo, la solidarietà tra vecchi compagni d’arme, l’amicizia virile, il sacrificio per il proprio Paese, anche se in questo contesto storico i contorni di questo Paese non sono nemmeno ben definiti… Insomma, sono convinta che se l’autore saprà amalgamare meglio in futuro questi elementi, e affinerà un po’ la sua penna, ci sorprenderà di nuevo con romanzi ancora più avvincenti e piacevoli da leggere.

In conclusione, un’opera prima davvero promettente.

  • Editore ‏ : ‎ Youcanprint (22 giugno 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 484 pagine
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