Ross Poldark. La saga di Poldark di Winston Graham 

Cornovaglia, 1783. Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l’esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l’avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l’Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell’apertura di una nuova miniera. Viene aiutato dalla cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche della gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell’uomo che le ha cambiato la vita.

  • Editore ‏ : ‎ Sonzogno (5 maggio 2016)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 431 pagine

Isabella Novelli

Questo libro mi è piaciuto abbastanza anche se non mi ha entusiasmato.

La storia è carina e il protagonista si fa amare sin da subito ma l’ho trovata molto simile a tanti classici del genere.Inoltre è sempre molto accomodante in tutto,tutto scorre quasi sempre senza nessun intoppo,risultando tutto troppo zuccheroso ed edulcorato.Nonostante tutto la prosa è scorrevole e si legge velocemente ma non tanto da spingermi ad affrontare l’intera saga decisamente troppo lunga.Tuttavia sono contenta di averla letta perché non la conoscevo e mi aveva molto incuriosita.

I personaggi sono tutti tratteggiati molto bene e Demelza ha avuto da subito la mia simpatia.Una bella storia romantica che si legge con piacere.

Cassandra Lloyd

Io avevo sempre rinviato la lettura di questo libro poi due mie care amiche me ne hanno parlato benissimo e spinta dalla curiosità l’ho letto anche io. Ebbene da allora seguo con grandissimo entusiasmo questa saga e quando ho saputo che era in programma anche qui su Septem Literary non ho potuto non partecipare perché adoro scoprire le impressioni altrui. Personalmente penso che sia una narrazione molto scorrevole e un capitolo tira l’altro.

Scarlett Douglas Scott

Comclusa la lettura al vol.1. Sono della generazione che ha potuto vedere la prima versione sceneggiata in tv, di cui ho un caro ricordo. Uno dei pochi che mi era permesso vedere perché non conteneva scene violente o erotiche. Naturalmente, ho visto anche l’ultima versione con Aidan Turner del 2015, rimaneggiata. Entrambe molto intense e appassionanti. Ho letto il romanzo solamente ora, e devo dire che da editor avrei tagliato un bel po’ di paragrafi dispersivi. Lo stile è adeguato al periodo della sua pubblicazione, ma di qualità sensibilmente inferiore alle opere della Austen e delle Brönte. Il punto di vista corale non aiuta la lettura, soprattutto perché a volte non ha stacchi da un pov all’altro e ci si perde, non si capisce bene quale personaggio stia parlando. A parte i difetti stilistici, rispecchia i canoni strutturali del romanzo realistico, con le storie di povertà e miseria, non solo fisica ma anche morale, dell’epoca che precede la reggenza. Uno spaccato di vita rurale molto di nicchia, che si può trovare solo in determinate regioni del Regno Unito, dove è il territorio a dettare le regole delle stagioni della vita. Bellissima la pesca al chiaro di luna, la scena del naufragio (ripresa anche nel film), e il processo in tribunale. L’autore è stato generoso di dettagli storici e della vita quotidiana che sono un piccolo tesoro di informazioni per gli scrittori. Nel complesso l’ho apprezzato per l’ironia, la semplicita del contesto e la mancanza di tutti quei fronzoli sentimentali che si trovano spesso nei romanzi femminili. Qualche sprazzo di vena filosofica, adeguata ai tempi, ma senza invadere il ritmo della storia. Una trama semplice e allo stesso tempo complessa nel suo intrecciare le vite dei personaggi. Manca un vero antagonista (nel serial diventerà Warleggan), e manca un climax che tenga sospeso il lettore. Credo che sia stato fatto apposta per incentivare la lettura dei volumi successivi. Appena mi sarà possibile continuerò la lettura

Cinzia Cogni

Ross Poldark è il primo volume di una lunga saga diventata famosa anche grazie alla sua riproduzione cinematografica e nonostante la recente serie tv non mi avesse entusiasmato, speravo di trovare nel romanzo i motivi di tale successo.

Ambientato in Cornovaglia sul finire del XVIII sec. la storia inizia con il ritorno a casa di Ross Poldark che dopo aver combattuto per l’esercito inglese nella rivoluzione americana, giunge in tempo per dare l’ultimo saluto al padre morente.

A parte le difficoltà di ritrovarsi erede di una tenuta completamente abbandonata a sé stessa, ciò che lo ferisce maggiormente è che la sua fidanzata , dando credito alle voci di paese che lo dichiaravano morto in guerra, abbia deciso di sposare un altro uomo.

Poco tempo dopo entrerà nella sua vita Demelzia, ma ci vorrà del tempo perché Ross dichiari i suoi sentimenti a lei e soprattutto a se stesso.

Sullo sfondo la dura vita degli abitanti della Cornovaglia, minatori, contadini e pescatori, in contrasto con quella dei nobili e dei signori che vivono nello sfarzo.

Nonostante la parte storica sia ben descritta,

personalmente l’ho trovata piatta e mi aspettavo qualche scena di battaglia o qualche avventura in più.

L’autore però ha preferito concentrare l’attenzione sulla storia d’amore tra i protagonisti, ma senza creare nessuna suspence né colpi di scena e questo l’ho trovata una grossa mancanza.

Purtroppo non è il mio genere e il motivo per cui piaccia così tanto alla maggior parte dei lettori, per me rimane un mistero.

Eliana Corrado

Avevo questo libro da un po’, acquistato dopo essere rimasta molto colpita dalla serie tv di cui ho visto solo la prima stagione che poi e tutta tratta da questo libro, primo volume di una serie lunghissima e che, personalmente, non vedo l’ora di proseguire.

Il libro mi è piaciuto molto (al netto di pochi passaggi che, sinceramente ho trovato un po’ inutili): la storia si svolge in Cornovaglia nel 700 e vede il ritorno in patria di un soldato inglese. La tenuta di sua proprietà è messa molto male, in abbandono dopo la dipartita del padre, così come la miniera di famiglia che sembra essersi esaurita. Ross Poldark potrebbe lasciare tutto così, ma decide di rimettere in piedi la casa e di tentare a riavviare l’estrazione. Forse anche per impegnarsi in qualcosa che non lo faccia pensare alla delusiine più grande che lo ha accolto al suo ritorno: la donna amata si è sposata con suo cugino.

Ma deve fare i conti con la restante parte della sua famiglia, con le convenzioni sociali cui lui non ha intenzione di piegarsi; con i problemi economici, con la famiglia. Ma questa è solo la superficie della storia, di fondo c’è molto di più: c’è il contesto storico e sociale dell’epoca, la situazione dei minatori, la patria potestà esercitata su una ragazzina trattata come merce da vendere, la famiglia come protezione ma anche limite per le donne.

Quello che mi è piaciuto di più è stata la caratterizzazione dei personaggi, tutti, soprattutto linguisticamente; la tridimensionalità di tutti, petsonaggi e storia.

Una gran bella lettura con degli ottimi compagni di viaggio 

Giorgia Anella

Sono anni che rimando la lettura di questa quadrilogia, perché avendo visto prima la serie tv, credevo di non riuscire più a gustarmi la trama…e invece mi sbagliavo di grosso! Mi ha totalmente coinvolto, sebbene ricordassi i risvolti più importanti, perché questo scrittore è veramente molto bravo. Apprezzo sopratutto i particolari storici come la descrizione di luoghi, avvenimenti, usi e costumi. La cosa dove invece fatico è il fatto che le due antagoniste femminili Elisabeth e Demelza nell’originale hanno caratteristiche fisiche totalmente ribaltate rispetto alla serie tv, quindi per me Demelza è chiara ed Elisabeth scura (intendo occhi e capelli), mentre Ross è identico all’attore (e per fortuna ).

Io sono una di quelle che appena finito il primo volume, ha subito iniziato il secondo: ciò può solo significare quanto mi stia piacendo!

Sara Valentino

Ho aspettato decisamente troppo a iniziare questa straordinaria saga storica. Naturalmente per gli amanti della tv ho letto che è suggerita la serie ma io preferisco leggermi prima i romanzi. Ross colpisce sin dalle prime battute, tornato dal fronte si ritrova ad affrontare l’agognato ritorno a casa come un pugno nello stomaco. Tutti credevano fosse caduto in guerra, la sua fidanzata promessa già a un altro uomo, la tenuta in un totale declino nonchè abbandono. Il suo arrivo, dunque, del tutto inaspettato, pare la folata di vento portata da chi torna dall’oltre, la visita di uno spettro. La sua tenacia è invidiabile come anche il suo buon cuore nel difendere Demelza, una ragazzina povera, dal padre padrone e dalle sue botte. Una storia che saprà tingersi anche con i colori del cuore. L’ambientazione della Cornovaglia è paradisiaca, davvero sublimi le descrizioni. Molto interessante per me anche la parte storica, con particolare attenzione alle miniere e alla situazione economica e lavorativa del tempo, pare di sentire i rintocchi della campana che segnava il cambio turno, di vedere le lanterne accese, il rumore dell’acqua gorgogliante e il verso di un gufo nella notte. “Gli sembrava che tutta la vita lo avesse condotto a quel preciso punto nel tempo che riuniva i fili disordinati degli ultimi vent’anni” . Questo primo volume, denso di avvenimenti che ci ricordano come la vita sia fatta da alti e bassi che vengono diretti da maestro destino, copre gli anni dal 1783 fino al 1787, ho già preso il libro successivo “Demelza”. Di Ross un gentiluomo d’altri tempi è difficile non innamorarsi perdutamente.

Fabiana Farina

Pensare che ho acquistato questo libro qualche anno fa, così senza nessun interesse nel leggerlo solo perché mi mancava un libro da aggiungere alla promozione in atto e di tutti quelli sposti era l’unico che aveva un che di potenziale.

Fin da subito mi ha accattivato tant’è che la sua lettura è stata fulminea.

Ross è tutto da scoprire, ragazzo taciturno, ferito non solo nel fisico come conseguenza della guerra ma soprattutto nello spirito, di sentimenti e ideali profondi si batte per migliorare la vita dei lavoratori nelle miniere, lavoratori che tutto sommato sono alle sue dipendenze a prescindere della crisi che sta subendo la estrazione dei minerali. Al ritorno dell’America ritrova la sua amata Elizabeth in procinto da sposarsi con suo cugino Francis, ragazzo senza spina dorsale, viziato e totalmente dipendente dalle ricchezze di suo genitore e con la responsabilità di ridare smalto al ramo cadetto della casata dopo la morte di suo padre.

Durante una fiera in un paese vicino salva una ragazzina, Demelza e le offre un lavoro come sguattera. Ross dovrà affrontare le chiacchiere della gente e soprattutto affronterà il padre di Demelza che la rivuole indietro.

Demelza non è una ragazza semplice da trattare, piuttosto rozza, senza un benché minimo di educazione ma con una grandissima voglia di imparare.

Passato qualche anno di duro lavoro nella tenuta e di insegnamenti a Demelza, Ross scoprirà di essersene innamorato e sposerà Demelza.

Che aggiungere di più?… un libro, una scoperta, mi ha preso talmente tanto da aver acquistato il secondo volume e continuare con la saga.

Anna Geron

Il libro mi ha catturato fino alla fine ma non mi ha entusiasmato! Avevo grandi aspettative avendo visto entrambi gli sceneggiati televisivi, quello del 1975 … e quello del 2015..che stanno ancora trasmettendo su Sky (almeno fino a 10 giorni fa) Preferisco il primo! Del libro non mi sono piaciute le descrizioni delle persone che mai ne mettevano in luce aspetti fisici gradevoli, a parte Elisabeth, di cui non ho amato il modo di comportarsi. Ammetto che sono descrizioni realistiche ma avrei preferito meno squallore. Mi ha deluso anche l’affrettata conclusione delle situazioni problematiche ad es matrimonio con Demelza. Non so se continuerò a leggere gli altri volumi.

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