Socrate express. Quattordici lezioni di saggezza portatile – Eric Weiner

Il treno e la filosofia formano una bella coppia. I treni ci portano dove vogliamo, e lo fanno alla velocità del pensiero. Eppure treni e filosofia hanno un vago sentore di muffa: oggi, potendo scegliere, sono pochi a prendere il treno, e nessun genitore fa studiare filosofia, se può evitarlo; la filosofia, come i viaggi in treno, è qualcosa che la gente faceva prima di conoscere altro. Ma treni e filosofia ci offrono qualcosa di molto prezioso: la possibilità di vedere il mondo da una prospettiva diversa, di scoprire bellezze nascoste, di trovare nuovi modi per stare bene. Eric Weiner combina le sue due grandi passioni, la filosofia e il viaggio, in un giro intorno al mondo che è insieme reale – con fermate ad Atene, Parigi, Francoforte, Delhi, Kyoto, nel Wyoming, a Coney Island, solo per dirne alcune – e intellettuale. Sceglie infatti quattordici filosofi, tutti saggi ma in modi diversi, ma tutti filosofi pratici, interessati non al significato della vita ma a come vivere una vita piena di significato, e da ognuno di loro trae una lezione di vita utile a navigare in questi tempi turbolenti.

  • Editore ‏ : ‎ Bompiani (11 gennaio 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 400 pagine

“Il treno dei pensieri. E’ un’espressione che si dice tanto per dire, un clichè, eppure è efficace. Ogni nostro pensiero è collegato a quello successivo come i vagoni di un treno merci, che nella loro spinta propulsiva dipendono l’uno dall’altro.”

“Anche i sentimenti viaggiano come un treno. I miei periodi di malinconia sembrano arrivare all’improvviso, dal nulla ma quando mi fermo a indagare la loro origine, scopro una causalità nascosta: la tristezza è stata innescata da un pensiero o da un sentimento precedente”

Ho scelto alcuni stralci di questo capitolo “Interrogarsi come Socrate” per porre l’accento su questo libro e farvelo conoscere. Ho riflettuto molto su queste affermazioni e se ci pensiamo è proprio così, un treno di pensieri che però se non facciamo attenzione ci conducono di pensiero in pensiero e se il primo è malsano inevitabilmente lo la sarà il successivo e ovviamente di conseguenza le emozioni. Questo è il mio punto di vista, naturalmente ognuno di noi è diverso e questo libro che racconta in quattordici lezioni la saggezza di altrettanti filosofi ci sprona a pensare e a mettere anche in dubbio.

Curiosa la fine del capitolo e la parte dedicata alle ultime parole pronunciate da Socrate, quelle più verosimili non quelle che per molto tempo gli sono state attribuite. Sta morendo e si preoccupa di un gallo che deve rendere ad Asclepio. Di nuovo si può tornare a pensare a quelle parole, cosa significavano?

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