Storia e pratica delle arti magiche di Daniele Palmieri

Trama. Un mondo invisibile si nasconde dietro il velo della materia; una realtà intangibile eppure concreta quanto gli oggetti che ci circondano, nella quale si celano forze ed entità occulte, che hanno sempre accompagnato l’uomo. “Magia” è il termine con cui si è definita la conoscenza di questo reame nascosto. Ma la magia non è una sapienza puramente teorica. La magia è un’arte: una conoscenza operativa volta a comprendere il mondo invisibile per ottenere effetti sul mondo visibile (e viceversa). In questa forma di sapere, non è possibile separare conoscenza, esperienza e pratica. Storia e pratica delle arti magiche è una storia della magia che cerca di fondere questi tre aspetti della scienza occulta, narrando l’evoluzione delle arti magiche e la descrizione delle molteplici pratiche che, fin dal passato più remoto, hanno permesso all’uomo di entrare in contatto con il lato nascosto delle cose e comprenderne le leggi. Un viaggio che parte dalle radici sciamaniche e dai riti misterici, passando per la Teurgia greca, la stregoneria e la Goezia medievale, la magia salomonica giudaica, l’alta magia cerimoniale rinascimentale, fino ad arrivare alla magia iniziatica moderna.

Recensione a cura di Sara Valentino

Ho conosciuto Daniele Palmieri grazie al suo libro “Il Gatto, il Mago e l’Inquisitore di Daniele Palmieri | Septem Literary“, ho poi avuto modo di ascoltare una sua presentazione online al nuovo lavoro “Storia e pratica delle arti magiche”. Ne è emerso un uomo appassionato circa l’argomento, quella passione che buca lo schermo e le pagine, ora oserei dire. Ma non è solo la passione ad avermi convinta, è stato anche il suo grande sapere. il bagaglio culturale che è emerso da quella diretta e allo stesso tempo il grado di umiltà con cui Palmieri parla ai lettori, a chi vuole conoscere il mondo e la Storia della Magia.

In copertina una Circe offre la tazza a Ulisse, così l’autore, in un libro che ha un’edizione pregevole, foto in bianco e nero, stampe serigrafiche a dividere i capitoli con temi che senza dubbio ci trasportano altrove, ci offre una tazza di sapere. Se avete questa sete, il libro fa per voi.

Pensavo inizialmente che fosse un libro prolisso, da leggere con calma e parsimonia, centellinare pagine, digerire concetti, lo è per certi versi, ma mi sono trovata a vivere un sogno, a vorticare in un mondo dove sto benissimo.

L’ho letto in poco tempo, l’ho bevuto e quasi come la rinomata “fata verde” ha avuto l’effetto desiderato, l’ho recitato ad alta voce, come mi piace fare per i libri che voglio sentire nel mio profondo essere.

Daniele Palmieri è laureato in Scienze Filosofiche, studia da tempo i legami tra esoterismo, folklore e storia del pensiero. Quale miglior libro per inaugurare la nuovissima sezione esoterica di Septem?

Ma di cosa ci parla esattamente? Eh… il viaggio è lungo e interessante, sappiate che è un libro da tenere a portata di mano, rileggere, consultare. Cos’è la Magia? Da dove viene? Le sue origini antropologiche? Chi è il mago?

Un nuovo “Il mattino dei maghi”, ci mostra l’essenza della scienza magica e lo fa con alcune citazioni spiegate ma di grande effetto:

“La magia è una scienza di cui non si può abusare senza perderla e senza perdere anche se stessi”

“Il mago sia dunque impassibile, sobrio e casto, disinteressato, impenetrabile e inaccessibile a tutte le specie di pregiudizi e terrori. Egli deve essere senza difetti fisici e provato a tutte le contrarietà ed a tutte le soffereze” Eliphas Levi

Come vengono citati alcuni (tantissimi) saggi che l’autore ha letto, così si parla della Storia del mondo della magia, un’opera storica perchè ripercorre epoche, la storia di antiche civiltà, la letteratura che ha celato nel cuore grande sapere.

Palmieri ci invita a mollare un po’ gli ormeggi del nostro mondo moderno, così veloce e superficiale, così lontano da ciò che è oltre il velo. Un po’ come l’isola di Avalon che si allontana sempre più perchè pochi sono ancora disposti a perdersi ma allo stesso tempo a studiare per conoscere.

Se si vuole tornare a vedere le altre dimensioni, che non si sono nascoste, non hanno smesso di esistere, bisogna un po’ lasciare il mondo materiale.

C’è un capitolo davvero molto bello e dedicato al tempo, il tempo sacro, a noi uomini moderni il tempo sembra non bastare mai. Il tempo sacro e i luoghi sacri, ricordate gli antichi boschi sacri? Oggi è possibile ancora in montagna, in luoghi impervi e isolati ritrovare quella antica sacralità tanto cara ai nostri avi. Naturalmente in questa sezione si parla anche delle stagioni, del loro flusso, dei solstizi e degli equinozi.

E’ tutto concatenato, lo è sempre, il mago non può non conoscere lo zodiaco, i pianeti, le energie planetarie che influiscono sulla nostra vita umana dalla notte dei tempi.

Un allievo di Agrippa scrisse di demoni, una lunga lista. Le entità del mondo invisibile sono molteplici, Angeli, Demoni, anime, spiriti della natura, ondine, gnomi e nel libro sene parla approfonditamente anche ripercorrendo gli scritti antichi giunti fino a noi.

“Fine della sapienza è il raggiungimento del dominio e del controllo degli elementi, siano essi materiali o spirituali, attraverso la loro conoscenza”

Ciò che poi risulterà decisivo, di grande importanza, riportato nella seconda parte dedicata alla pratica, è comprendere la reale importanza della dottrina. Senza la consapevolezza dei fondamenti storici, culturali, è impossibile proseguire il cammino verso, e su, questo sentiero.

“Dottrina e pratica devono proseguire sullo stesso sentiero. Così come abbiamo smesso di incontrare Fate, Fantasmi, Angeli e Demoni perchè abbiamo smesso di conoscerli, separandoci dal loro substrato simbolico”

C’è quindi un tempo e un mondo oltre l’uomo, indipendentemente dall’uomo… e non possiamo che pensare a Casanova, Saint-Germain, Cagliostro, i RosaCroce, la Massoneria depositari più moderni dell’antico sapere.

Un libro che invita a perdersi e a ritrovarsi, non facile da raccontare, ma non voleva essere il mio intento. Ho fatto un viaggio, l’ho vissuto e spero di essere riuscita a farvi assaporare un po’ del nettare di questa coppa.