Tryte di Luca Giribone

Rovereto, anno 2020. Andrea Mainelli, scrittore romano di successo, creatore di una saga poliziesca ambientata negli anni Quaranta a New York, viene torturato e orrendamente trucidato da una squadra di sicari inviata dal Sindaco della Capitale, Spirati, personaggio potente e profondamente corrotto. La scomparsa dell’autore non ferma però la macchina che egli stesso ha messo in moto. La sua editor e segretamente amante Elena Regis, ha celato a tutti, casa editrice e marito compresi, i documenti che inchioderebbero Spirati e tutta la sua organizzazione, ponendo fine a un’epoca contrassegnata da agghiaccianti delitti. Lentamente, un vaso di Pandora dalla violenza impensabile si scoperchia; perduti gli affetti fondamentali e perseguitata da minacciose presenze, Elena troverà chiarimento e conforto nell’incontro con il Programmatore, uomo dal passato turbolento e oscuro, l’unico, forse, in grado di dare risposta alle tante, inquietanti domande rimaste aperte.

Copertina flessibile: 284 pagine
Editore: Europa Edizioni (7 novembre 2018)
Collana: Edificare universi
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8893847698
ISBN-13: 978-8893847698

Recensione a cura di Cinzia Cogni
Se avete voglia di leggere un thriller originale, che vi spiazzi dall’inizio alla fine, allora Tryte di Luca Giribone è il libro che fa per voi.
In un ipotetico futuro, non lontano dai giorni nostri (si svolge a Rovereto nel 2020) si sviluppa la trama di questo romanzo, sequel di “New York 1941. Forse” primo romanzo dell’autore, che ha riscosso notevole successo come novità letteraria. Non facile quindi, per Giribone, ricreare la stessa magia e proporre altre novità, eppure non solo ci riesce, supera le aspettative.
Attraverso una scrittura chiara e lineare, usando un linguaggio contemporaneo e ricercato, ad un ritmo sempre incalzante e adrenalinico che tiene il lettore continuamente “sul filo del rasoio”, si evolve il romanzo dove realtà e fantascienza si fondono, dove non c’è nulla di scontato e ad ogni capitolo c’è un colpo di scena inaspettato.

“Ed ecco la magia. Quando l’illusione ottica prende vita, ogni volta che si fissa troppo a lungo una porzione di spazio, mescola e unifica le forme, le confonde rendendole luminose, quasi scintillanti, e alla fine la fantasia afferra le redini delineando un quadro coerente.
L’ispirazione.
La storia.
Fu allora che compresi di voler diventare uno scrittore…per la coscienza del fatto che esistevano storie.
E andavano raccontate. “

Le caratteristiche per definirlo un vero noir ci sono tutte: uccisioni, sparatorie, i segreti della malavita, sparizioni, tradimenti e l’uso della tecnologia moderna che ha un ruolo chiave e che permettera’ alla storia di trasformarsi e sfociare in fantascienza.
Due mondi paralleli, in apparenza slegati fra loro, che si sfiorano ma non si incontrano (o forse si?), che tengono sempre alta l’attenzione del lettore, il quale una volta calato nella storia, sarà spronato a ragionare, a cercare risposte, a porsi domande, a risolvere i rompicapi…
All’autore va anche il merito di descrivere i protagonisti di Tryte in modo realistico e di mostrarci i punti di forza e le debolezze che li caratterizzano; la loro psicologia e’ complessa ma indispensabile per comprendere il romanzo: c’è Andrea Mainelli, lo scrittore assassinato per aver scritto nei suoi libri particolari sul mondo malavitoso, seppur celati in una saga poliziesca degli anni’40 a New York; c’è Elena Regis, sua editor e amante , che dopo la morte di Andrea si ritroverà completamente sola e dovrà decidere se rischiare a sua volta la vita pur di fare emergere la verità; e c’è il “Programmatore”, figura enigmatica, che l’autore ci permette di conoscere a piccole dosi, fino a farci entrare nella sua mente per comprendere chi è veramente.
Infine ci sono una serie di personaggi, che possono sembrare marginali, ma in realtà indispensabili per completare la storia.

” Se il confine fra la follia e il genio è davvero così sottile, allora il Programmatore intende correre il rischio, e portare avanti il progetto più folle che la sua mente geniale abbia mai osato concepire…il progetto Tryte sta proseguendo indisturbato il suo cammino.”

Non posso raccontare altro, il bello di questa lettura è proprio il mistero e la suspence di cui è intrisa, quindi se volete intraprendere questo viaggio, lasciatevi andare e preparatevi a salire sulle montagne russe, scoprirete un modo nuovo di scrivere, unico, geniale e una volta scesi potreste avere voglia di fare un altro giro…

“Siamo soltanto ombre che interpretano il ruolo di una commedia, lunga una sola notte, per poi morire felici all’alba.”

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