Un tempo fui… Brocardo, Cavaliere dell’Ordine dei Templari di Mario Toini Bossi, ed Kimerik

In nome della difesa della cristianità, il giovane templare Brocardo intraprende un lungo cammino verso la Terra Santa. Come ogni viaggio che si rispetti, il percorso del valoroso soldato si rivelerà un’occasione di crescita interiore, scoperta di sentimenti nuovi, di amori e battaglie, in un intreccio di storia e fantasia.

Copertina flessibile: 250 pagine
Editore: Kimerik (17 luglio 2019)
Collana: Kimera
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8855160680
ISBN-13: 978-8855160681

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Recensione a cura di Alice Ortega

Più si legge, e più si scoprono libri di cui non si sospettava minimamente l’esistenza. Per esempio, in questo romanzo (come definirlo? Romanzo storico, di formazione… storia di una vocazione, forse) l’autore, in visita in Terra Santa, catturato dalle atmosfere e dai luoghi affascinanti, giunto in visita al famoso Monte Carmelo si interroga sulle origini dell’Ordine Carmelitano: inizialmente una semplice comunità di uomini desiderosi di allontanarsi dal rumore del mondo e soprattutto da quello delle Crociate. Appartatosi anche lui dalla confusione della comitiva turistica di cui fa parte, a poco a poco si convince che quei primi eremiti dovessero essere, almeno in parte, giovani ex templari desiderosi di allontanarsi da quella terribile esperienza e di seguire la loro fede in modo più “umano”…
Detto fatto, ecco che incontriamo il protagonista, Brocardo dei Conti della Chiusa di San Michele, in Savoia. La famiglia lo avvia a diventare Cavaliere Templare, ma delle due componenti che inevitabilmente dovevano prendere posto in ogni bravo Cavaliere del Tempio, quella spirituale e quella belligerante, il nostro propende senz’altro per quella spirituale, e comincia ben presto a rendersene conto.
Dopo alcuni anni di tranquilla vita di guarnigione militare presso una fortezza dell’ordine dei Templari, ad Acri, in difesa del Regno di Gerusalemme, un episodio drammatico avviene durante un torneo a cui il giovane Brocardo partecipa come a uno dei doveri sociali di un giovane Cavaliere. Re Folco V conte d’Angiò, sovrano di Gerusalemme, cade rovinosamente da cavallo e Brocardo si trova ad assistere la principessa Joveta, figlia di Folco e di Melisenda, con la quale durante il pranzo e i giorni di festa precedenti il torneo aveva scambiato qualche sguardo innamorato. A causa della disgrazia, disperata alla vista del padre morente la principessa sviene tra le sue braccia e da quel momento esplode tra di loro un amore purissimo, che costituirà per entrambi la svolta verso un futuro dedicato alla vita spirituale.
La strada però per Brocardo è ancora lunga: parteciperà alla Seconda Crociata e dopo lo sconsiderato assedio a Damasco, ancora di più dopo la morte del suo capitano Robert de Craon, il suo travaglio spirituale gli farà prendere la decisione di abbandonare definitivamente l’Ordine dei Templari e di ritirarsi sul Monte Carmelo.
In questo libro c’è di tutto: la Terra Santa, descritta durante il viaggio spirituale di Brocardo; le rinunce a cui porta la vocazione, compreso l’amore terreno che però – se riesce a sublimarsi in amore spirituale – può essere un’esperienza straordinaria per un religioso; l’amicizia virile e l’amore e la stima per l’essere umano al di là della fede e della provenienza etnica, come si dice oggi; la contraddizione che probabilmente ogni templare si portava nel cuore, divisi a metà tra la guerra voluta dall’uomo e la pace voluta da Dio… Ho amato molto la descrizione di come può essersi formata, poco a poco la comunità di eremiti del Monte Carmelo, poi diventata l’ordine Carmelitano. La descrizione dei travagli spirituali di quegli uomini vissuti più di mille anni fa…
Da notare che il linguaggio è molto particolare, sembra quasi uno di quei racconti per bambini delle parabole evangeliche, di quelle che si leggono al catechismo… un po’ troppo ampolloso, per i miei gusti. Certo non mi dispiacerebbe portarmelo dietro durante un viaggio in Terra Santa: sarebbe una guida straordinaria ricca di aneddoti e descrizioni difficili da conoscere altrimenti, se non per bocca di Brocardo, un Cavaliere Templare davvero speciale… fossero stati tutti come lui, forse ora il mondo sarebbe diverso!

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