Una francese a Torino. Il tempo, la corte e la tavola della madama Cristina di Christian Frontino

Christine Marie di Francia (o Cristina di Borbone), Prima Madama Reale alla corte dei Savoia nel XVII secolo, donna affascinante e colta, abituata a ricevere ospiti e a dare memorabili feste. Proprio da questa figura unica, che fa parte della storia piemontese e che raccoglie le simpatie dei torinesi, Christian Frontino parte per analizzare la storia del cibo, della tradizione e della tavola in Piemonte. Un viaggio interessante attraverso le radici storiche e culinarie di una terra che ha raccolto le innumerevoli suggestioni dei visitatori che vi sono passati e che ha in sé una storia contadina e montanara allo stesso tempo. Fatevi trasportare nel milleseicento, le danze stanno per iniziare, i vestiti sono splendidi e il banchetto vi attende…

 

Copertina flessibile: 160 pagine
Editore: Yume (12 dicembre 2019)
Collana: Historia
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8854940216
ISBN-13: 978-8854940215

Recensione a cura di Sara Valentino

Christian Fortino, autore di questo saggio dedicato a Cristina di Borbone, dedica il suo la sua prima opera a una figura effettivamente poco nota.

E’ estremamente importante, a mio parere, portare a conoscenza del pubblico di lettori e appassionati di saggi storici, personaggi che sono un po’ stati dimenticati o di cui poco si narra.

Troverete il testo suddiviso in tre parti: una prima parte dedicata alla situazione politica del tempo, una seconda agli anni di reggenza della Madama Reale e una terza alla cultura del cibo, tradizione molto radicata in Piemonte.

Il periodo storico in cui va a incasellarsi la storia di Cristina di Borbone è quello della guerra dei trent’anni. Tra il 1618 (ricordiamo che esplose con un episodio passato alla storia come “defenestrazione di Praga”) e il 1648 un conflitto molto sanguinoso coinvolse da nord a sud tutte le potenze europee, quelle più grandi come Francia e Spagna, ma anche quelle più modeste come il Ducato di Savoia. Durante questo tremendo periodo non solo ci fu un importante calo demografico dovuto alla guerra, ma anche legatosi a una congiuntura di natura economica e al sopraggiungere della peste. I francesi e gli Asburgo avevano a differenza dei Savoia e della Repubblica di Venezia una potenza economica e militare molto più forte.

Una importante figura storica che dobbiamo ricordare per il peso che ebbe nelle manovre politiche del tempo, e poi in quelle anche personali di Madama Reale Cristina, è senza dubbio il carismatico primo ministro Richelieu. Se però si ottenne una relativa tranquillità su fronte bellico, non si può dire lo stesso per le dispute interne insorte in casa Savoia. Nel saggio vengono spiegati approfonditamente tutti passaggi fino al termine della guerra e il ridisegnarsi delle alleanze europee.

Ora ci soffermeremo sul personaggio chiave del testo: Cristina di Borbone, definita appunto Madama Reale in quanto prima che sposa del Duca Amedeo I di Savoia è figlia del  re di Francia Enrico IV e della sua seconda moglie Maria de’ Medici, inoltre era la sorella di Luigi XIII.

“Fu finalmente nel mese di marzo 1620 che la destinazione venne raggiunta dai futuri eredi del Ducato, che entrarono trionfalmente in città attraverso la Porta Nuova..”

Fu trattata come una figlia dal suocero, diverso e più complicato il rapporto con i cognati e cognate. Il marito l’amò profondamente.

Non fu regina, ma mantenne la reggenza dopo la morte del marito. L’anno 1637 fu un anno terribile su più fronti tra cui l’improvvisa e discussa morte del Duca. Iniziò così il periodo di reggenza di Cristina Maria, prima con il figlio maggiore che morì molto presto e poi con il secondo passato alla storia come Carlo Emanuele II. Un periodo di reggenza discusso, senza dubbio, con la sempre minacciosa ingerenza di Richelieu negli affari di Stato sabaudo.

“Con questo matrimonio, si assistette alla ripresa del ricamo delle trame di alleanze che già in passato aveva caratterizzato l’operato di Carlo Emanuele I, con la differenza che questa volta, a orchestrare il tutto, si aveva la figura della Madama Reale che agiva al fine di consolidare la posizione in Europa del Ducato di Milano”

La corte di Savoia con l’avvento di Cristina di Borbone ricevette una ventata di allegria e frivolezza tipiche delle sue origini alla corte di Francia, ricevimenti e balli che avevano però un costo molto alto. A lei si devono diversi lavori di abbellimento nei vari palazzi di proprietà ma il fiore all’occhiello è il Castello del Valentino, tra cui spiccano ambienti magnifici quali la “stanza verde” e la “stanza delle rose”.

Un saggio che piacerà agli amanti di questo periodo storico, un pochino più ostica la prima parte introduttiva per chi come me fatica a destreggiarsi tra le alleanze europee.

E ora vi lascio con l’acquolina in bocca per scoprire la terza parte dedicata alla cucina e alla tradizione culinaria piemontese.

 

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