inizia così:
“Dire che i libri della Biblioteca delle Signorine rappresentano una narrativa rosa, monotematica e di basso profilo, è come dichiarare che L’inferno di cristallo parli solo di pompieri.
Purtroppo, trattandosi di una narrativa scritta per la maggior parte da donne e per le donne, per molto tempo è stata affiancata nella mentalità comune a un genere di second’ordine, destinato tutt’al più a intrattenere e a divertire. In una parola, insomma, un genere d’evasione e neanche troppo intelligente. La letteratura dedicata alle ragazze, che in Italia sarà rappresentata, per la maggior parte, appunto dalla “Biblioteca delle Signorine” edita dalla Salani, rappresenta invece un importante esperimento letterario nella storia della letteratura europea, prima di tutto per la vitalità e la longevità che dimostra nell’arco di quasi un secolo… ”
L’autrice
Miranda Miranda è nata a Napoli, dove vive e lavora come docente di letteratura e storia negli istituti superiori. Scrittrice e giornalista, ha pubblicato una raccolta di racconti Le Malecorde (2000) e i romanzi Bellissima regina (2002), Per diverse acque (Avagliano, 2007) – finalista al “Premio Rea” 2008 -, Il Mare sospeso (2011) e Il Portogallo è un’isola (Con-fine, 2011).
Copertina flessibile: 414 pagine
Editore: Scrittura & Scritture (5 aprile 2018)
Collana: Voci
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8885746004
ISBN-13: 978-8885746008
Link d’acquisto: QUI
a cura di Mariagrazia Dicarlo
Prima di iniziare “Una vita da signorina” non avevo mai letto un saggio, non saprei se perché non mi attirava o perché avevo dei pregiudizi sui saggi, pensavo fossero troppo difficili da comprendere e pesanti, ma poi mi sono imbattuta in questa copertina, che, insieme al titolo, mi ha subito attirata.
Si, ero attirata, ma ero ancora titubante, ma poi quello che mi ha convinta è il nome della casa editrice. Scrittura&Scritture, seppur piccola, è una casa editrice conosciuta perché professionale e seria, ma anche una garanzia dell’ottima qualità dei libri che produce.
Ma veniamo al libro, “Una vita da signorina” è un’attenta analisi della letteratura che ha accompagnato tutte le donne, soprattutto le signorine (ragazze in età da marito o appena sposate) dal 1800 fin quasi ai giorni nostri, attraverso la collana ‘la biblioteca delle signorine’ edita dalla Salani.
I libri di questa collana trattano vari argomenti e fornivano una serie di insegnamenti.
“Per prima cosa, essi hanno rappresentato per le donne di ogni età, soprattutto per le giovani, un modo per confrontare, confermare, accrescere le proprie consapevolezze sentimentali, […]; in secondo luogo, essi hanno diffuso tutto una serie di insegnamenti che, pur riguardando in primo luogo il matrimonio, […] informazioni culturali, suggestioni ideologiche e consigli su svariati temi che andavano a riempire ataviche lacune di conoscenza.
[…] Questi romanzi, insomma, danno una mano alle ragazze a riconoscersi e a proiettarsi nel futuro, insegnando, nell’esame approfondito di caratteri, comportamenti e situazioni, a confrontarsi con stesse e, nello stesso tempo, con il modo maschile, aiutandole a penetrare nella sua mentalità, a comprenderla, a tollerarla, ad entrarci in sintonia, senza derogare alla propria dignità.”
Ma erano anche tra le poche letture permesse alle ragazze, in quanto “un’attenta censura si esercita sulle loro letture: Gabriele D’Annunzio, per esempio, contemporaneo alla pubblicazione dei romanzi Salani fino agli anni ’30, era vietatissimo alle ragazze….”.
Da apprezzare anche alcuni stralci di una vita da signorina di nome Miranda, inseriti tra i capitoli.
Contrariamente a quanto pensavo sui saggi, questa lettura è stata scorrevole e mai pesante e anche molto istruttiva, sicuramente da consigliare a chi ama il genere, ma anche a chi si vuole approcciare ai saggi.
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