Versailles – Il mistero della loggia Margherita Cavalieri

Recensione di Fabiana Farina

Thomas, figlio cadetto della casata dei Joinville, servo fedelissimo di sua maestà Luigi XVI, dopo una lontananza forzata di quasi 10 anni viene nuovamente chiamato a prestare servizio a Versailles. Il suo compito non è dei più facili, deve ricostruire “gli occhi”, cioè la rete di spie della quale un tempo lui era il generale. Ma le cose a corte sono cambiate. Non solo perché dovrà trovare affiliati di estrema fiducia ma anche perché si ritroverà in un mondo che non gli appartiene più, cioè un  mondo decadente e degradato sia strutturalmente che di usi e costumi, dove il re è un figuro debole senza potere e dove la regina è la protagonista indiscussa dell’odio popolare, non la Versailles che lui in questi anni ha mitizzato. Di bastoni tra le ruote Thomas ne troverà tantissimi durante il suo incarico ma allo stesso tempo troverà un alleato preziosissimo. 

Insieme a lui, dal versante austrico, arriva  la principessa Costanza d’Asburgo Lorena, cugina di Maria Antonietta. Lo scopo di Costanza è ben preciso, sollevare il morale alla regina che dopo lo scandalo della collana si è ritirata a vita praticamente privata visto che la sua immagine pubblica ne è uscita a pezzi, farla ritornare a fare vita di corte e convincerla a fare da tramite tra l’impero Asburgico e Luigi XVI per far consegnare la Turchia a sua altezza imperiale Giuseppe. Solo che la principessa troverà innumerevoli ostacoli sul suo percorso di cui Thomas sarà quello più pericoloso da affrontare. 

Tra spie e spiati, traditori e traditi, vizi e libertinaggio alla luce del sole, logge, società e associazioni più o meno segrete che incitano al libero pensiero e che pullulano con il beneplacito del re, scoperte scientifiche e filosofiche, nuovi ideali in un mondo in continuo cambiamento e motti rivoluzionari, Thomas e Costanza dovranno districare i fili, scoprire chi vuole la fine della dinastia dei Borboni e con essa la fine della monarchia francese stessa e di riscattarsi al proprio io. 

“Versailles aveva una caratteristica curiosa: si estendeva su una vasta altura, eppure sembrava giacere al centro di una conca. Ciò che aveva al suo interno, i rivoli di macchinazioni che incarnano in mille bocche l’idea stessa della falsità, si rifletteva nelle apparenze: il basso nell’alto, un’enorme illusione ottica. 

Era un paludato formicaio, quello, un cantiere continuo, che non restava mai uguale. Bisognava conoscerlo e averlo anche un po’ amato, per non farsi confondere dalla sua immagine suntuosa e sibillina. “

“Il re di Francia e di Navarra non ci ha difeso contro gli Orléans… e ora chiede di essere servito? Ancora? Come può essere rispettato dai suoi signori se non li difende quando deve? Come pensa di governare, lasciando chi ha servito i Borbone alla mercé dei prepotenti? 

“Fratello, sapete bene che governare non è semplice.” 

“Non bastavano i contrasti tra parti sociali e la presenza di nemici: a complicare gli orizzonti c’era la questione della corte. Tutti odiavano ciò che Versailles rappresentava…” 

Buon Dio, disse Thomas a sé stesso. Nobili fuggiti via, canaglia in ogni dove, pazzi alle porte, scandali da tagliagole, soldati allo sbaraglio e ora amazzoni austriache.” 

“Era sorprendente la quantità di persone che si poteva intravedere in giro. Versailles era una reggia aperta: poteva entrare chiunque, purché vestito decentemente, e ci poteva imbattere in nobili di sangue puro e antico, ma anche in affaristi a caccia, in popolani che volevano vedere il re, in turisti provinciali e stranieri.”

Questo non è un libro di facile lettura, è un libro corposo di quasi 500 pagine. Non scorre veloce, non si legge in un battibaleno anzi, è un libro che pretende il suo tempo e che se per sbaglio si perde il filo del discorso ci fa tornare indietro perché uno si trova a non capire niente.  È sovraccarico di particolari e di descrizioni ambientali che ci fanno capire l’atmosfera che si respirava all’epoca. 

L’autrice, con la sua scrittura maestrale ci mostra le due facce della stessa medaglia, da una parte il degrado con i suoi  odori e la puzza che aleggiava nelle stanze e nei corridoi a Versailles che ci si attaccano  addosso, i vizi di nobilotti e borghesi che ci fanno storcere il naso, il freddo che pativa la corte per la mancanza di fondi per il riscaldamento e che ci penetra nelle ossa.

Da un’altra la decadenza, con lo sfarzo nel vestiario e nel protocollo di corte, nell’abbondanza esagerata a tavola e alle feste, nel elargire titoli e vitalizi a chiunque solo perché un tal di tale ha chiesto questo favore. 

E oltre a questo un sottomondo di arrivisti e complottisti che tramano la fine del re. 

La sua trama varia tra la storia vera e la storia presunta, naviga dallo scandalo della collana che ha come protagonista Maria Antonietta e il suo processo pubblico e sommario fino alla maschera di ferro, da Mesmer e il suo magnetismo animale fino Kant, Voltaire, Cagliostro e il principe di Saint Germain. 

“… nel l’eterno presente di questo paese, il passato è poco meno di un sogno, una chimera, un pettegolezzo come un altro.” 

“Ma insomma, qualunque cosa facesse, Maria Antonietta riusciva a ottenere un solo e unico risultato: nuovo odio. 

Perché qualunque cosa facesse, la faceva male.” 

Nell’intricato microcosmo di palazzo, le liti e i tafferugli erano all’ordine del giorno. Disparità e differenze di rango accendevano le braci del malanimo, braci rinfocolate dalle differenze di trattamento da parte dei reali, sempre più assurde e imperscrutabili: fin qui nulla di nuovo. C’era poi il solito esercito di ladri, borsaioli, truffatori e imbroglioni che sottraevano beni ai cortigiani e al palazzo stesso. C’erano le risse tra i servi, gli imbrogli, i contrabbandieri più vari. C’erano gli stupri: quelli consumati negli angoli oscuri dei giardini, e quelli a opera del libertinaggio più spregiudicato, che non erano facili da qualificare, men che meno da punire…”

È talmente intricato che non permette al lettore di alimentare sospetti su chi sia il colpevole o cosa si stia tramando. Vi ritroverete a rimbalzare come una pallina a destra e manca nella trama perché con abilità l’autrice chiude tutte le porte fino alla fine. Nemmeno le caratteristiche dei personaggi  sono di facile lettura, anche qui tutto viene centellinato e ogni particolare è davvero un colpo di scena.

Non manca di scene romantiche e spinte. Anche esse danno il loro giusto contributo alla narrazione senza essere pesanti o fastidiose mantenendo in equilibrio l’intero racconto. 

È un libro che all’inizio ho trovato un po’ ostico tant’è che ho dovuto iniziarlo 3 volte ma che con il passare delle pagine mi ha sorpreso e catturato fino alla fine. 

Qualcuno soffia sul fuoco…da Parigi arriva un vento molto brutto.

La collana, mormorò Thomas. 

Quello, certo, è stato un bel carburante. Ma la fame è tanta, troppa, sempre di più. 

Affogherà, Versailles, sotto ondate di libelli, prebende, scandali e odio. I borghesi guardano all’America, alla rivoluzione democratica, alle filosofie nuove. Gli ufficiali hanno fatto la guerra proprio con i rivoluzionari, e si sono corrotti. I giornalisti e i letterari irridono il potere divino, i fisici vogliono dissezionarlo. L’assolutismo è poco più di un principio, ormai. “

” Ciance edificate sul nulla: poteva essere una descrizione di Versailles stessa? “

… si parlava del futuro della Francia, tutti contro tutti, uniti solo nel dar contro al re e strapparsi l’un l’altro gli ultimi bocconi

L’unico neo che posso sottolineare è il non sapere l’identità di D’Eon per il resto non ho nient’altro da dire che non sia leggetelo, è straordinario! 

“Tutto è insieme ciò che è, ciò che era e ciò che sarà” Èmile du Chatelet.

Versailles, 1786. Thomas di Joinville torna alla reggia dopo una lunga assenza causata dall’inimicizia della regina. Ora Luigi XVI lo richiama in servizio: Thomas dovrà riportare in vita gli occhi del re, il servizio segreto che già comandava, per proteggere la famiglia reale colpita dallo scandalo della collana e odiata come mai prima. Nel frattempo, un’altra spia si muove intorno alla corona: Costanza di Lorena, principessa tormentata e spregiudicata, è costretta da Giuseppe II d’Austria a sorvegliare l’amata cugina Maria Antonietta, per curare gli interessi austriaci. Ma un complotto più grande e oscuro getta la sua ombra sulla corte di Francia: un disegno eversivo, che cela la mano della massoneria e i controversi metodi del mesmerismo. Per riportare la luce a Versailles e sconfiggere il misterioso maestro della loggia del Buon Consiglio, Thomas di Joinville dovrà muoversi in un mondo lacerato dai conflitti, e affrontare i fantasmi del proprio passato. Costanza di Lorena sarà per lui un’alleata inaspettata, e un’avversaria capace di annientarlo.

  • Editore : Leggereditore (18 febbraio 2021)
  • Lingua : Italiano
  • Copertina flessibile : 516 pagine
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