Cinisca di Sparta di Alessandra Leonardi #blogtour

Le Olimpiadi antiche erano esclusivamente un discorso per uomini. Le donne, da regolamento, non potevano partecipare ai Giochi e potevano presenziare all’interno dello Stadio soltanto se ancora nubili. Questo in quasi tutta la Grecia ma non a Sparta dove c’era un’eccezione: la corsa dei carri. Questa non è solo la storia delle Olimpiadi, ma la storia di una donna, Cinisca, figlia di Archidamo II, l’austero Re di Sparta, prima donna nella storia che – fra complotti, intrighi, fughe e peripezie di ogni tipo – sentirà il pubblico urlare il suo nome alle Olimpiadi del 396 a. C., e che dopo 2400 anni è ancora un punto di riferimento per tutte le sportive.

  • Editore ‏ : ‎ Montag (29 gennaio 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 374 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Cinisca nasce a Sparta probabilmente intorno al 440 a.C., nobile spartana della famiglia degli Euripontidi, figlia del re Archidamo II, sorella di Agide II e di Agesilao II. La si conosce perchè fu la prima donna della storia a vincere una gara Olimpica.

Questo romanzo è la creatura di Alessandra Leonardi, appassionata di storia antica, che ha voluto ricostruire gli eventi per come possono essere andati, partendo dai punti fermi storici. Ha tessuto una trama fresca, fatta di sapere, di intrighi, di caratteristiche tipiche dell’epoca, in modo da restituirci i giorni di quel lontano 396 a.C. con tutta l’emozione che è possibile immaginare negli occhi di una donna che ha combattuto fortemente per una grande e immensa passione.

Allineata con le mie compagne attendo il segnale di partenza. In fondo c’è un traguardo e devo raggiungerlo per prima”

Inizia così questa avventura, inizia da una giovanissima Cinisca che dopo duri ed estenuanti allenamenti, come per le altre atlete, passati i riti di iniziazione che vengono descritti nei particolari, si trova a gareggiare per vincere. Ma subisce un incidente che glielo impedisce. Possiamo dunque immaginare, il gelo e il dolore nel suo cuore. Le giovani Dionisiadi, pronte a scattare, desiderose di coronare il loro sogno. Nel romanzo sono molto ben descritti gli usi e i costumi, spicca per noi l’usanza che le spartane si allenavano nude.

Ora, non le resta che il destino di ogni giovane donna di Sparta: sposarsi, fare figli da consegnare a Sparta non appena avranno compiuto sei anni. Ma Cinisca non ci sta, si ribella a questa usanza e decide di andare a chiedere un consulto all’oracolo di Delfi per conoscere il suo destino, se potrà nuovamente avere l’occasione di gareggiare. Ma le parole della Pizia non sono così semplici da interpretare…

La parte di romanzo dedicata all’oracolo l’ho apprezzata moltissimo per il fascino che questo luogo da sempre trasuda fino a giungere ai giorni nostri.

“CONOSCI TE STESSO” la scritta sul Tempio di Apollo a Delfi a cui si ispirò poi Socrate per scrivere questi versi: Ti avverto, chiunque tu sia:
Oh tu che desideri sondare gli arcani della Natura,
se non riuscirai a trovare dentro te stesso
ciò che cerchi, non potrai trovarlo nemmeno fuori.
Se ignori le meraviglie della tua casa,
come pretendi di trovare altre meraviglie?
In te si trova occulto il Tesoro degli Dei.
Oh Uomo, conosci te stesso

e conoscerai l’Universo e gli Dei.

Il romanzo si tinge di altre tinte, come il giallo del tradimento, ma anche il rosso dell’amore. E ci troviamo a conoscere tra i tanti personaggi realmente esistiti anche altri d’invenzione per il supporto narrativo. Uno di questi è Androclo che è la guardia personale di Cinisca, la sua guerra personale lo porta lontano per combattere una voce che gli grida e chiede vendetta.

Fughe precipitose e nascondigli segreti sono polvere di eterno che costellano e rendono adrenalinico il romanzo. Le emozioni sono garantite ma anche un grande insegnamento, non abbattersi e non arrendersi agli ostacoli e alle difficoltà e perseguire sempre i propri sogni e desideri.

“Vorrei che il mio nome fosse ricordato in eterno”

A volte magari bisogna solo avere un po’ di pazienza ma la passione come fuoco deve continuare a bruciare per tenere viva l’anima.

Corri per la gioia di correre, vai a cavalcare, continua a fare ciò che ti piace.”

Una delle tante curiosità che mi ha colpito è la questione delle tombe. Ebbene solo gli eroi di guerra e le donne morte di parto possono essere ricordate per la legge di Sparta dell’epoca. Vi potrà sembrare che pur essendo storico non si parla in maniera particolare di Sparta e Atene o delle battaglie, in realtà c’è tutto ma è uno sfondo, i protagonisti sono i sentimenti, l’amicizia, l’amore, la passione, il coraggio e naturalmente: Cinisca!

Un finale davvero emozionante che va a toccare due corde emotive totalmente differenti ma di grande effetto.

“Incomprensibili alla mente umana sono gli intrecci orditi dagli dei, e i fili del Fato si dipanano legandosi l’uno all’altro tessendo e sfacendo e ritessendo…”

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