Il messaggero oscuro – Alex Beer

Vienna, 1920: un’inaspettata ondata di gelo ha distrutto i raccolti, un uomo su tre è senza lavoro e la criminalità organizzata vive un vero e proprio boom. Nel bel mezzo della più difficile situazione economica che la città abbia mai sperimentato, un omicidio incredibilmente feroce desta scalpore. L’assassino ha tagliato la lingua alla vittima, un giovane uomo, e poi allestito la scena del delitto in modo davvero macabro. Ma non finisce qui: poco alla volta vengono ritrovati altri cadaveri, tutti inseriti in contesti altrettanto artefatti e sconcertanti. I biglietti di rivendicazione che vengono recapitati a ogni ritrovamento non contengono nessun elemento utile a identificare l’assassino. August Emmerich, l’ispettore della polizia criminale incaricato delle indagini, è però alle prese anche con un problema di ben altra natura: ogni minuto libero dalle indagini è dedicato alla febbrile ricerca di Xaver Koch, l’uomo che ha rapito la sua compagna e che è diventato un pezzo grosso della mala viennese. Le indagini portano Emmerich nelle più buie viuzze e nei più inaspettati abissi della capitale austriaca, tuttavia il suo avversario sembra essere sempre un passo avanti…

  • Editore ‏ : ‎ E/O (27 settembre 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 384 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Siamo a Vienna negli anni ’20, è un giorno come oggi, 31 ottobre, è Domenica.

“Il Tristo Mietitore continuava ad aggirarsi per il mondo. Esseri umani, tradizioni, sistemi politici… niente e nessuno veniva risparmiato dalla falce, che contava tra le sue vittime persino Vienna, l’antica residenza imperiale”

Una città morente apre le danze in questa storia, una città nel buio, la maggior parte dei lampioni nel sesto distretto era spenta, austerità e vandalismo la facevano da padrone.

Un uomo, le mani sprofondate nelle tasche del cappotto, nella nebbia di quel giorno pietoso, cammina verso casa. Ad aspettarlo non c’è solo il buio, c’è qualcuno in casa, una inquietante presenza venuta a prendersi la sua anima.

Un romanzo che è un giallo storico ma non lasciate ingannarvi, non ha nulla di paranormale.

All’indomani della Grande Guerra, la miseria non era finita, tutt’altro…Difficile l’approvvigionamento dei viveri, in aggiunta bisognava riparare ciò che era rimasto dopo la guerra e i prezzi erano alle stelle. La città era stata investita altresì da una potentissima ondata di gelo. I raccolti di patate erano distrutti a peggiorare la situazione di penuria già in essere.

Molto vicino a noi, assai contemporaneo per il parallelismo tra ciò che accadde e ciò che accade oggi. Un grigiore era calato sulla popolazione.

Il giorno di Ognissanti mezza Vienna va al cimitero, la Grande Guerra era stata ingorda e tutte le famiglie avevano qualcuno in una tomba. Anche August Emmerich, ispettore distrettuale a capo della sezione omicidi si trova al campo santo. Il suo incedere è quello di un invalido di guerra, da quando una scheggia di granata ha trovato asilo nel suo ginocchio sinistro, i dolori sono continui e il clima non aiuta. Il suo personale obiettivo è dare la caccia a un uomo, tale Xaver Koch, colui che in un giorno infausto si era presentato alla sua porta reclamando la sua ex moglie, attuale compagna di Emmerich. Gli dava la caccia, gliela dava anche quel giorno quando un cadavere reclama la sua presenza.

Tipico: ogni volta che cercava di occuparsi delle sue faccende personali ecco che qualcuno veniva ammazzato”

Il cadavere è un uomo rinvenuto congelato e con la lingua mozzata.

E’ solo il primo di altri omicidi simili, si tratta di un killer seriale che ama la letteratura dal momento che lo schema si rifà ai gironi danteschi. E poi che dire delle lingue confezionate e recapitate al giornale? La giornalista ha forse un legame con l’assassino, è lei stessa il killer?

In parallelo viviamo il terrore della cara Luise in casa con i bambini e il suo aguzzino, Koch.

Mentre la scia di sangue prosegue il suo corso le indagini vanno avanti su più fronti, a volte brancolando nel buio, a volte trovandosi a scavare tra i pregiudizi. Lo squallore viene presto alla luce, di come alcuni uomini siano così mostruosi per il loro piacere, la perversione non ha confini.

Eppure le ricerche personali e lavorative improvvisamente si incroceranno, colpi di scena e commozione sono garantiti ma di più non vi svelo. Ma sicuramente rivedremo Emmerich.

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