Intervista al collettivo Valery Esperian

Cari amici lettori, oggi abbiamo con noi un collettivo: Valery Esperian!!!

 

Il collettivo Valery Esperian è una fucina di idee, una sorta di laboratorio professionale di scrittura, in cui la somma delle sinergie assicura la massima qualità dei progetti realizzati. Il collettivo è composto da un gruppo di scrittori di considerevole esperienza, autori dei cinque volumi che compongono Il romanzo dei Faraoni, serie ideata e curata da Franco Forte: Cheope. L’immortale, Akhenaton. L’eretico, Tutankhamon. Il fanciullo, Ramses. Il Figlio del Sole, Cleopatra. La divina.

Grazie per il tempo che ci dedicherete rispondendo alle nostre domande nel salottino di Septem Literary


Quando e come è nata l’idea di creare un collettivo? Se potete raccontarcelo, quanti siete?

L’idea di formare un collettivo è nata circa un paio di anni fa a opera di alcuni autori che, oltre ad avere al loro attivo svariate pubblicazioni, avevano già collaborato. L’idea era quella di formare un gruppo di lavoro in grado di produrre opere di qualità, obiettivo per noi imprescindibile, in tempi rapidi, venendo così incontro alle esigenze di un mercato editoriale come quello di oggi. Allo stato attuale il collettivo è composto da diversi autori, ben oltre ai dieci che formano il gruppo di Valery Esperian che ha realizzato il “Romanzo dei Faraoni”.

Scrivere un romanzo a più mani, senza che il lettore se ne renda conto, nel senso ovviamente buono della condizione, è assolutamente una carta a Vostro favore. Come si riesce a farlo? Avrete una sintonia ottimale, vi dividete i compiti?
In sostanza, come funziona un collettivo?

Ogni volume è stato realizzato da una coppia di autori differente, ognuna con le proprie caratteristiche e il proprio approccio metodologico, compresa la divisione dei passaggi narrativi da realizzare. Tuttavia alla base del progetto vi è anche una regia comune, che permette di coordinare la narrazione dei singoli libri attraverso un fil rouge che accompagna l’intera opera del Romanzo dei Faraoni.

Nel momento in cui avete creato il collettivo, avevate già in mente il progetto “Il romanzo dei faraoni”? Come è nata l’idea?

L’idea è nata, insieme ad altre, poco dopo la costituzione del collettivo. Ogni progetto che viene ideato viene passato al vaglio di un “comitato editoriale”, composto da tutti i membri del collettivo, simile a quelli in uso comune alle grandi case editrici, che si propone di valutare a fondo ogni aspetto del progetto ma soprattutto ha lo scopo di “demolire” l’idea, evidenziandone le debolezze. Se la proposta sopravvive a questo vero e proprio fuoco di fila, allora viene considerata valida e passa allo stadio successivo, ovvero la realizzazione.

Lo studio della civiltà egiziana è abbastanza difficoltoso e complesso dal momento che sono passati circa quattromila anni dai fatti. I ritrovamenti sono alcuni ancora in fase di studio, per altri le teorie e ipotesi sono molteplici. Quanto tempo avete studiato per la produzione di ciascun romanzo?

L’approccio non è stato sempre uguale, infatti non per tutti i faraoni esistono fonti storiche accurate e numerose: per esempio sulla vita di Cheope ci sono pochissime informazioni e siamo stati obbligati a lavorare molto di immaginazione. Detto ciò, documenti da consultare sono senz’altro abbondanti e coprono aspetti non solo biografici, ma relativi a usi e costumi dell’epoca, eventi, credenze religiose, evidenze archeologiche e così via. Pertanto la fase di studio che precede la realizzazione dei libri è lunga e impegnativa, il che implica molti mesi di lavoro.

Parlando di dei egizi, posso chiedervi i vostri preferiti?

Tutte le figure del vasto e variegato culto egizio sono ricche di fascino. Certamente quelle che hanno segnato la vita dei “nostri” faraoni sono tra le più affascinanti.
Iniziando da Cheope, non vi è ombra di dubbio che Thoth, lo scriba degli dei, sia la divinità che ha guidato e ispirato il grande faraone, spingendolo persino nei sogni a ricercare il suo santuario perduto, nella speranza di scoprirvi il segreto dell’immortalità
Per quanto riguarda Akhenaton, invece, è senz’altro il dio Aton, il sole, per il quale il faraone ha cambiato il proprio nome, ha capitanato una rivoluzione religiosa, imponendolo come unica divinità, ed erigendo in suo nome addirittura un’intera città, Akhetaton.
Riguardo a Tutankhamon, ci imbattiamo nel dio Amon, con il quale il faraone fanciullo ha avuto un rapporto di odio e amore, poiché riteneva la divinità colpevole di averlo maledetto e di accanirsi contro di lui, salvo poi giungere a regalargli le pietre degli dei.
Arriviamo poi a Ramses II, e al dio che probabilmente più di tutti lo rappresenta: Seth, il dio del caos e della tempesta, venerato nel Delta orientale, terra di origine del faraone. Da notare, tra l’altro, che Ramses era fulvo, caratteristica insolita tra gli egizi, guarda caso il colore abitualmente associato a Seth.
Infine, eccoci alla splendida Cleopatra, la cui divinità di riferimento è senza ombra di dubbio Iside, dea madre di tutti gli uomini, e di cui l’ultima regina d’Egitto era ritenuta la diretta incarnazione.

Nella stesura delle singole opere come vi organizzate, ognuno di voi o in coppie, si dedica a un faraone oppure il team lavora al completo per ogni singolo libro?

Come già detto, per il “Romanzo dei Faraoni” abbiamo preferito che ogni libro fosse realizzato da due scrittori differenti, questo per ragioni sia autoriali che editoriali. Ciò però non significa che tutte le opere che produrrà il collettivo vedranno lo stesso schema, dipenderà dal tipo di progetti che verranno.

Avete sicuramente consultato documenti, papiri… Siete stati anche in Egitto prima di dedicarvi a questa bellissima opera.

La documentazione oggetto di approfondimento è estremamente eterogenea, anche se la saggistica riferita ai grandi egittologi la fa sicuramente da padrona. Per quanto riguarda l’Egitto, alcuni di noi hanno avuto la fortuna di recarvisi, ma non è un requisito fondamentale per scrivere: l’immaginazione, supportata da una minuziosa documentazione storica, può sopperire alla reale conoscenza dei luoghi di cui si narra. Emilio Salgari ha scritto numerosi romanzi di avventura, descrivendo alla perfezione terre e personaggi esotici senza avere viaggiato.

Ognuno di voi avrà un faraone prediletto immagino, o forse no. Sapete dirci per ognuno dei faraoni che avete riportato a noi lettori, la caratteristica che più vi ha avvinto durante la stesura?

Cheope: la sua determinazione così forte da spingerlo persino a sfidare l’autorità di suo padre e da divenire, infine, una vera ossessione.

Akhenaton: la sua diversità, sia per l’aspetto che per le idee, tanto da riuscire nell’impresa di introdurre uno dei primi culti monoteisti della storia cambiando, affiancato da Nefertiti, “la donna più bella dell’antichità”, il volto dell’Egitto e della storia.

Tutankhamon: l’ingenuità di un bambino, improvvisamente sul trono di uno degli Imperi più importanti dell’antichità, vittima di quella che credeva fosse un’ostile maledizione lanciata dagli dèi, per scontare le colpe del padre.

Ramses: il carisma che lo caratterizza da sempre essendo, come vuole la tradizione, il faraone dell’esodo, cosa che lo rende una figura unica, particolarmente affascinante, tanto da poter affrontare il racconto biblico dal punto di vista degli egiziani.

Cleopatra: la capacità di imporsi in un mondo dominato dagli uomini. Una vera e propria femminista ante litteram, il primo esempio di donna forte in grado di combattere le avversità.

Ho visto che è in prossima uscita un nuovo libro sul Re Scorpione. A quando l’uscita?

La data prevista è il 24 aprile.

In futuro avete pensato, visto il vostro potenziale, di dedicarvi ad altri generi o periodi storici?

Assolutamente sì, ma per il momento è tutto avvolto nel più assoluto riserbo.

Grazie è stato un viaggio favoloso, grazie per averci fatto conoscere un po’ meglio questo vostro mondo e del magico mondo del misterioso Antico Egitto!!!

A presto dunque…

Vi lascio i link dove potete trovare i romanzi già pubblicati:

Akhenaton. L’eretico

Ramses.Il figlio del sole

Tutankhamon

Cheope.L’immortale

Cleopatra. La divina

Il re scorpione. Il fondatore dell’Egitto

(disponibile dal 24 aprile 2019)

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