La bestia a due schiene – Giada Trebeschi

Nero. Il colore della fuliggine londinese, del mistero, del retroscena di quello che è la grande, imponente e maestosa facciata vittoriana.
In questa oscurità continua, in questa Londra di fine ottocento in cui Jack lo squartatore può agire indisturbato, si muovono personaggi che si mostrano solo nel momento in cui un accidentale fascio di luce li rivela per poi tornare, come a teatro, a nascondersi di nuovo nel buio più profondo.
Nel tentativo di far diradare le tenebre, Scotland Yard chiede in segreto allo scozzese Duncan Primerose d’infiltrarsi nella compagnia che sta mettendo in scena l’Othello poiché si sospetta che l’attore principale, Jack Hutchinson, la stella che tutti adorano, sia proprio il feroce assassino che uccide le prostitute a Whitechapel.
Duncan accetta l’incarico e, vestendo i panni di uno dei dieci membri della compagnia, si rende presto conto che ognuno di loro, oltre a odiare profondamente Hutchinson nasconde segreti inconfessabili. Che Hutchinson sia davvero un mostro? O che siano le voci messe in giro su di lui a farlo credere tale?
In una discesa agli inferi ancora più nera di quella de Il vampiro di Venezia Giada Trebeschi conduce il lettore in un viaggio claustrofobico che si muove lungo i cunicoli più nascosti e impervi dell’animo umano creando un giallo della camera chiusa il cui fine ultimo non è solo la risoluzione del caso.

Formato: Formato Kindle
Dimensioni file: 4391 KB
Lunghezza stampa: 269
Numeri di pagina fonte ISBN: 3962072144
Editore: Oakmond Publishing (12 aprile 2020)

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” Sulle assi del palcoscenico andava in scena la vita con la sua bellezza e le sue miserie, si rappresentava il sentire umano in tutte le sue sfaccettature e lo scopo dell’arte drammatica, adesso gli era finalmente chiaro, non era altro che quello di reggere lo specchio della natura.”

È la prima volta che leggo un romanzo di questa scrittrice, Giada Trebeschi, e ne sono rimasta davvero entusiasta : ho amato subito, fin dalle prime pagine il suo stile, mi ha ricordato la Londra vittoriana, quell’atmosfera cupa e nebbiosa che descriveva anche Conan Doyle nei suoi gialli, che ora fa da sfondo ad un thriller il cui protagonista è il serial killer più famoso e misterioso del mondo: Jack lo squartatore!

” Non si trattava di combattenti, di guerra, di battaglie all’ultimo sangue, no, qui venivano irragionevolmente ammazzate donne che avevano la sola colpa di battere le strade di Londra nel tentativo di sopravvivere.
Uccise a sangue freddo, squartate e i loro corpi lasciati in pasto ai vermi e ai curiosi proprio sul selciato di quelle stesse strade.”

Ho divorato questo racconto in pochi giorni, di pregi infatti, ne ha tanti: una lettura scorrevole, un ritmo incalzante e adrenalico, una trama ben congeniata e non scontata, e soprattutto la capacità di farti entrare con cuore e mente dentro la storia.
Il merito di questa autrice è l’aver inserito nel romanzo numerosi protagonisti e aver dato ad ognuno, caratteristiche ben precise sia fisiche che psicologiche, tanto che si arriva a provare empatia verso di loro, indistintamente se siano realmente esistiti o no. È giusto sottolineare infatti, che alcuni personaggi hanno fatto parte veramente della storia di Jack lo squartatore, i nomi dei poliziotti sono proprio quelli che si occuparono all’epoca,di questo caso.

“Avrebbe dovuto controllarsi.
Il controllo era la chiave di tutto.
Il controllo e l’osservazione maniacale dei dettagli…”

In apparenza la trama è semplice:Lord Duncan Primrose, investigatore,
si infiltra come attore con lo pseudonimo di Black Scott, in una compagnia teatrale che a breve debutterà a Londra interpretando l’Otello, la famosissima tragedia di W. Shakespeare.
Duncan avrà modo così, di tenere sotto controllo Jacob Jack Hutchinson, l’ attore principale e il sospettato numero uno per gli omicidi avvenuti a Whitechapel.
Difficile definire la personalità di Hutchinson, per il pubblico che lo segue è un grande attore, bello e carismatico, ma in privato è dispotico, arrogante, con manie di superiorità e grandezza, frequentatore assiduo dei migliori bordelli della città.
Ma bastano questi indizi per far di lui l’assassino spietato di cui parlano tutti?

” Duncan si ricredeva, rivalutava le possibilità e ricominciava a sospettare di Hutchinson che si dimostrava lucido e folle, e arrogante a tal punto da scrivere lettere a chi avrebbe dovuto arrestarlo”.

Duncan se lo chiede continuamente, e’ assalito dai dubbi e per questo è importante continuare ad indagare non solo sul sospettato, ma anche sul resto della compagnia, di cui fanno parte 3 donne, accomunate da un passato tragico e poco trasparente: l’avvenente Christine, la riservata Angie e la sensibile Jenny.

” Tutte e tre avevano un passato oscuro e delle cicatrici profonde che cercavano di nascondere o dimenticare. Jenny ebbe la netta impressione che, in quell’istante, i loro dolori potessero sfiorarsi. E comprendersi.”

Proseguendo nella lettura però, ci si rende conto che la figura di Jack lo squartatore non è il fulcro della storia e che la rappresentazione dell’Otello non è casuale; ad ogni attore è stata assegnata una parte ben precisa e forse non è un caso che Hutchinson sia il Moro di Venezia… e le varie storie di ogni protagonista, pian pianino si incastrano, fino a dar vita a un grande disegno finale.

“Quella compagnia era la rappresentazione perfetta di un’umanità miserabile e vinta, sopraffatta da passioni che non riusciva a controllare…”

“La bestia a due schiene” (un titolo il cui significato ci riporta, non a caso, all’Otello di Shakespeare), è un thriller storico e psicologico che non si limita a raccontare i fatti, ma evidenzia un periodo in cui non c’era tutela ne giustizia, ne umanità, per quelle fasce deboli che non avevano la possibilità di ribellarsi: dalle donne ai bambini, dai malati agli omosessuali.
Tematiche non certo banali che inevitabilmente portano a diverse riflessioni, fino a fare confronti fra l’oggi e il passato, fino a chiedersi con amarezza: “ma è veramente cambiata questa società? Siamo sicuri che non esistono più queste realtà?”
Se amate i thriller mozzafiato, le letture semplici ma con uno stile ricercato, quelle storie dal gusto classico ma con un tocco originale, che danno emozioni e fanno pensare…beh, allora questo romanzo è giusto per voi.

 

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