La visita – Franco Cadenasso

L’incontro tra il pittore Silvestro Lega e la donna dallo scialle rosso raffigurata nel quadro La visita è l’occasione per ricostruire le vicende risorgimentali attraverso quelle di un personaggio che, se pur di invenzione, ne è stato protagonista. Guglielmo, animato da ardente spirito patriottico, nella primavera del 1848 parte con i volontari universitari toscani e, dieci anni più tardi, è volontario tra i Cacciatori di Garibaldi. Ma intanto dentro di lui si è fatto strada il doloroso dubbio che la purezza degli ideali risorgimentali sia stata tradita dagli interessi del potere che di quegli ideali si serve. Ne avrà conferma durante l’impresa dei Mille e poi a unificazione avvenuta, quando capirà che la liberazione del meridione d’Italia è stata in realtà la colonizzazione di quelle terre da parte del Regno Sabaudo. Tornato nel Sud per cercare la donna che ama, assiste alle violenze subite dalla popolazione sottomessa e sarà accusato di connivenza con i Briganti.

Copertina flessibile: 172 pagine
Editore: WLM (22 marzo 2019)
Collana: Italicae historiae
Lingua: Italiano

Recensione a cura di Alberto Bonechi

Franco Cadenasso. Nato a Genova nel 1951, ha insegnato materie tecnico-scientifiche in una scuola media superiore e attualmente si occupa di ricerche scientifiche e storiche. Ha pubblicato racconti, alcuni dei quali vincitori di concorsi letterari (Premio Energheia 2006 con “Terzo Binario”), finalista a “Il giovane Holden” 2008 con il romanzo “Relais story”, finalista a diversi concorsi per sceneggiature cinematografiche, tra cui il “Premio Solinas”, il “Rendez-vous” Sceneggiatura di Focal-Televisione Svizzera Italiana e il “Premio Corto” in Bra. La sceneggiatura per lungometraggio “L’amico di Praga” ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dello Spettacolo. Ha collaborato per alcuni anni come autore di narrativa con la Casa Editrice Mondadori e con l’Editrice Quadratum

Mi è piaciuto molto l’incipit del romanzo, in cui Silvestro lega, intento a dipingere, tre donne che stanno salutandosi, scorge in lontananza una signora coperta da uno scialle rosso che si sta avvicinando, senza scomporsi, prende il pennello ed inizia a tratteggiare la fisionomia della donna, che rimarrà immortalata, nel suo dipinto la visita.

La donna si presenta, per poi dirgli che porta notizie del suo amico Guglielmo.
Tra i due inizia un dialogo, dove tra ricordi dell’uno e della altro si svolgerà la trama del romanzo.
Il periodo in cui si svolge la storia, va dal 1848, a dopo l’unità d’Italia dove si conclude con la lotta al brigantaggio. I due si conoscono, facendo parte entrambi dei volontari universitari toscani, protagonisti della guerra intrapresa da Carlo Alberto di Savoia contro l’Austria.

Poi con il passare il tempo Silvestro abbandona la lotta armata dedicandosi alla pittura, mentre Guglielmo si dedica più agli ideali unitari risorgimentali.
Poi dopo lo sbarco dei mille a Marsala, mentre si lotta paese per paese, si accorge che dietro tutto questo patriottismo, ci sono interessi politici e economici e si allontanerà da quello che aveva sempre creduto.

Ottimo romanzo storico, forse più vicino alla realtà di come potrebbero essere andate le cose, ma si sa, la storia la fanno i vincitori.

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