L’isola di Maria Maddalena di Luis Contenebra

Recensione a cura di Lia Angy Fiore

Siamo nel pittoresco borgo di Marta, sul Lago di Bolsena. È in questo luogo incantevole e suggestivo che vive Rolfo, insieme alla sua famiglia e ai suoi amati cani, Luna e Nerone. Rolfo è un giovane pescatore che ha sempre amato profondamente il suo lavoro, sin da ragazzino, quando preferiva passare il tempo con i vecchi pescatori per carpire tutti i segreti di quel duro mestiere. Ha un’altra grande passione oltre alla pesca: la ricerca di monete antiche con la tecnica del metal detector. 

Apprendiamo tutti i segreti e le tecniche di questo suo secondo hobby e lavoro.

Attraverso una narrazione in terza persona, seguiamo poi il protagonista in un suo viaggio, con la famiglia, nel sud della Francia.

 È qui che la figura di Maria Maddalena irrompe nella sua vita, portando grandi cambiamenti. 

Rolfo, e con lui anche il lettore, visita Saintes-Marie-de-la-Mer, dove, secondo una leggenda, Maria Maddalena approdò insieme ad altri discepoli e seguaci di Cristo, dopo essere stati costretti a lasciare la Palestina a bordo di una vecchia imbarcazione, senza remi e senza vela. Qui condusse una vita interamente dedicata alla preghiera e alla conversione, fondò una piccola comunità religiosa e fece costruire una chiesa che colpisce per la sua semplicità e la totale assenza di elementi decorativi, forse a ricordarci – come ci suggerisce la voce narrante – che “la semplicità e l’umiltà sono parole chiave nella ricerca della verità”. 

L’esistenza di questo giovane pescatore si intreccia ancora di più a quella della Maddalena quando accetta l’uncarico di guardiano dell’Isola di Martana. L’isola è un piccolo fazzoletto di terra circondato dalle acque del lago di Bolsena, ed è uno scrigno di storia, di misteri e di leggende intrise di misticismo. Prima dell’alto Medioevo, era conosciuta come Isola di Maria Maddalena, e la Maddalena si trova raffigurata anche nel sigillo.

 Che cosa lega questa figura controversa, vittima di pregiudizi e di calunnie, alla più piccola delle due isole del lago di Bolsena?

E qual è il filo che sembra unire Maria Maddalena e l’isola ad altre due donne vissute in tempi remoti? Le altre due donne delle quali si parla sono Santa Cristina da Bolsena e Amalasunta, la regina dei Goti. 

Il mistero si infittisce quando Rolfo, grazie alle sue ricerche con il metal detector, fa dei ritrovamenti davvero interessanti: una particolare medaglietta votiva, numerose monete raffiguranti una misteriosa figura dai capelli sciolti, e una cassa contenente una strana coppa e delle pergamene scritte con dei caratteri a lui sconosciuti… La sua si rivela una scoperta incredibile e di enorme portata, sia per l’interesse storico che per il contenuto religioso, ma avere tra le mani qualcosa di così importante, può essere molto pericoloso.

 A volte, riponiamo la nostra fiducia nelle persone sbagliate, illudendoci di poterci fidare perché le conosciamo da una vita, e anche il nostro protagonista commette questo errore, mettendo così in serio pericolo se stesso e la sua famiglia. Pagherà cara, purtroppo, questa sua ingenuità…

“L’isola di Maria Maddalena” non è riconducibile ad un unico genere letterario; è un intreccio di storia, mistero, avventura e giallo. 

Ho iniziato a leggerlo con grande curiosità, desiderosa di scoprire storia e leggende dell’isola di Martana e di sapere che cosa legasse questo luogo così suggestivo a Maria Maddalena (un personaggio che mi affascina da sempre), a Santa Cristina da Bolsena e alla regina Amalasunta.

 Il tipo di narrazione, purtroppo, non mi ha convinta… Penso che non abbia valorizzato a pieno il contenuto. Amo i romanzi ricchi di elementi descrittivi, ma l’autore, in questo caso, si è dilungato davvero troppo, anche su dettagli non sempre rilevanti, e confesso che ciò ha messo a dura prova la mia pazienza e ha spento un po’ il mio entusiasmo.

In compenso, ho trovato bellissime e suggestive le descrizioni dei luoghi, e interessanti le informazioni tecniche sulla ricerca con il metal detector e sui reperti antichi.

Ho dovuto attendere tanto, forse troppo, per trovare ciò che mi aspettavo da questa lettura. L’attesa è stata in parte ripagata dalle curiosità interessanti riportate dall’autore. Sono arrivata all’ultima pagina con un grande desiderio di visitare i luoghi in cui il romanzo è ambientato, così misteriosi e ricchi di fascino.  

  • Editore ‏ : ‎ Casa Editrice Serena (1 maggio 2019)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 184 pagine
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