Sulle Orme di Martin – Nella Vulcano

Trama

Estate 2010, Lorenzo, giovane magistrato siciliano, è vittima di un’intimidazione a bordo della sua barca sul litorale romano: due uomini su un motoscafo rischiano di far cadere il magistrato in mare; uno di loro ha dei lunghi baffi, un altro un evidente orecchino a forma di stella. È un avvertimento mafioso per le numerose indagini che Lorenzo sta conducendo a Roma? Forse, ma qualcosa non torna. A dissipare ogni dubbio è Isabel, affascinante ragazza dall’accento spagnolo. Porta con sé un misterioso ciondolo, e un vecchio diario, anzi, un quaderno di appunti. Sono interviste e documenti scottanti raccolti da Martin, vecchio amico d’infanzia di Lorenzo, giornalista italo-cileno morto in circostanze sospette negli ultimi anni della dittatura di Pinochet. Collegata a Martin è anche la scomparsa prematura di sua sorella, Ambra. Lorenzo decide allora di partire per il Cile alla ricerca della verità, sulle orme delle parole di Martin. Nella Vulcano, in un viaggio tra paesaggi dalle straordinarie e variegate bellezze in cui il passato si intreccia al presente, ci racconta una storia d’amore (fraterno, amicale, passionale) all’interno di una Storia più ampia: la tragedia cilena dal golpe di Pinochet del 1973 e la sue dimissioni da Presidente nel 1990.

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Copertina flessibile: 282 pagine
Editore: L’Erudita (19 settembre 2018)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8867701479
ISBN-13: 978-8867701476

a cura di Sara Valentino

Ci sono storie che vogliono essere raccontate. Perché questa? Perché è giusto rammentare e non dimenticare fatti di cronaca dei quali, come esseri umani, non possiamo né dobbiamo andare fieri.

Sono anni che appartengono al nostro passato recente, io non ero che bambina e ho quindi un ricordo sicuramente vago di quegli accadimenti.

I ricordi, a cui i protagonisti di questo romanzo faranno riferimento, risalgono agli anni ’70 e a ciò che accadde in Cile e in Argentina. Parliamo dei Desaparecidos, scomparsi, durante la dittatura militare.

“solo molti anni dopo sarebbero stati resi noti, e a collegarne una presunta responsabilità a quello che era stato l’atroce lager la Colonia Dignidad, campo di detenzione, testimone di torture, di pedofilia, di plagi della persona, di sevizie di esperimenti sui bambini, di atrocità e crudeltà umana”

Cosa pensate provereste se un vostro familiare, caro, amico fosse fatto sparire, cancellando la sua esistenza come se non fosse mai esistito?

Pensiamo a numeri esorbitanti di persone fatte sparire e parliamo di più di seimila esseri umani. Non fosse sufficiente questo per condannare un potere, che ha fatto suo il voler sopprimere e perpetrare le peggiori ingiustizie, bisogna dire che in Cile si è voluto mettere un velo e condannare con l’oblio.

In questo romanzo l’autrice ripercorre fatti accaduti realmente, torture subite, figli strappati alle madri e madri ai figli in nome di cosa? L’uomo ha sempre perso dinanzi a queste vessazioni nei confronti dei più deboli.

La storia di Lorenzo e Isabel è ambientata nel 2010, ma si snoda sulla base di un diario e di documenti importanti riguardanti fatti scabrosi che lo scomparso amico giornalista, Martin, ha raccolto.

“Lorenzo rabbrividiva al pensiero di famosi velieri, la cui anima era stata contaminata dalla perfidia del cuore umano”

La trama è avvincente e intrigante, non è solo una storia di spionaggio, ma anche di amore e di amicizia. I nostri amici, con l’aiuto di fidati compagni dovranno tenere occhi e orecchie aperte perché qualcuno sta tessendo una tela degna del ragno violino per incastrarli.

Una nota importante, che vorrei sottolineare, è sicuramente dedicata ai nostri sensi che vengono in questo romanzo risvegliati dalle minuziose descrizioni dell’autrice.

“Troppo spesso aveva avuto modo di constatare la patina di indifferenza che lascia il cuore umano impassibile nei confronti di atti di violenza, di prevaricazioni e di iniquità di ogni genere. Preferiva il vento delle passioni che porta a non assistere passivamente alla mansueta bonaccia che ristagna nei cuori umani rendendoli apatici di fronte alle ingiustizie”

Un messaggio che dovremmo ricordare sempre e conservare un po’ di “Lorenzo” dentro di noi, mantenere fede sempre ai nostri ideali e alla nostra integrità, ma soprattutto un briciolo di empatia verso i nostri simili.

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