Trimalcione e il mistero di Plinio di Armando Carravetta

Recensione di Sara Valentino

Trimalcione, che dà il titolo a questo romanzo, è un personaggio del famoso Satyricon di Petronio. L’episodio della cena è giunto fino a noi integro, a differenza della maggior parte dello scritto.

Trimalcione è un liberto arricchitosi con i commerci che si dà delle arie e ama circondarsi di parassiti ignoranti e di intellettuali spiantati.

Questo libro l’ho adocchiato da subito per l’ambientazione che è tra le mie predilette, siamo prossimi e concomitanti alla terribile eruzione del 79 d.C. con cui il Vesuvio cancellò intere città.

In maniera particolare amo molto Pompei, l’ho visitata più volte e sempre con un occhio a quel gigante mentre con l’occhio interiore andavo al tempo in cui gli abitanti della città sono stati sommersi e travolti dall’immane tragedia.

Questo libro è un romanzo storico, molto curato nei dettagli, ma anche un thriller perchè negli stessi attimi in cui terremoto ed eruzioni stanno modificando per sempre il destino di persone e di un territorio un uomo viene assassinato.

Siamo nel I° secolo d.C. e Roma sta vivendo uno dei suoi migliori periodi di espansione economica e militare. Roma capitale del lusso e del vizio e Petronio nel suo Satyricon descrive appunto questa decadenza. Uno degli episodi più conosciuti è la cena memorabile del ricco commerciante Trimalcione, protagonista di questo libro.

“Il dio sole correva sull’alto orizzonte in una tersa giornata di ottobre e gettava tutto intorno i suoi strali di fuoco, riflessi dalle onde del mare in una miriade di accecanti scintille”

Ecco in una villa tra Baiae e Puteoli sdraiati sui triclini gli ospiti, li possiamo vedere mentre si godono il tepore del sole ignari di ciò che il destino gli riserverà a breve.. L’immagine è splendida, del resto la costa del golfo di Napoli stagliata sul mare deve essere sempre stata uno spettacolo paradisiaco.

“Di certo quei divini servitori non potevano immaginare che dalla profondità degli inferi il dio Vulcano stesse già armeggiando per fermare la corsa dell’aurea quadriga e per far sprofondare la terra nella sua notte più buia”

Nonostante i sacrifici offerti agli dei i presagi non si sono acquietati, molti hanno lasciato le case, almeno chi ha potuto.

Mentre possiamo sorvolare come ospiti silenziosi l’acropoli di Cumae, la grotta della Sibilla, il porto di Misenum e il lago Avernus che Virgilio riteneva fosse la porta degli inferi, le prime misure contenitive vengono attuate: sorvegliare i granai pubblici, razionare l’acqua.

Accade però che viene ritrovato il cadavere di un uomo, parrebbe un omicidio ritenuto all’ordine del giorno se non che sul corpo della vittima viene rinvenuto un anello dalla fattura particolare. Un complotto? La concomitanza con l’arrivo di un dispaccio imperiale non lascia dubbi.. Gario Pompeo Marcione, il nostro Trimalcione sarà impegnato a dissipare le nebbie su questo intricato giallo mentre il tempo stringe e i lapilli non lasciano troppo tempo.

“Purtroppo, di queste città non c’è più traccia. Sembra siano state sepolte dalla cenere. E’ come se fossero scomparse alla vista.”

Mi piace sempre cercare un messaggio celato tra le pagine, un messaggio che l’autore ha voluto confezionare per i suoi lettori e ho scelto di lasciare un’ultima citazione da monito, un consiglio per affrontare i momenti più cupi della vita. Una raccomandazione come una piccola fiaccola per non smarrirci.

“La vita è una guerra in cui prospera solo colui che impara a reagire con imperturbabile dignità all’irreparabilità del dolore proprio e alla sofferenza altrui, senza però smarrire la pietà per quei tormenti che possono essere leniti”

Trama. Gaio Pompeo Marcione è un affermato liberto, che potrebbe tranquillamente godersi le enormi ricchezze accumulate grazie alla sua abilità negli affari e alla sua accortezza negli intrighi di palazzo. L’unico suo cruccio è quello d’esser stato sbeffeggiato da Petronio, che nel suo “Satyricon” gli ha affibbiato il soprannome di Trimalcione. A sconvolgerne l’esistenza, siamo nel 79 d. C., arrivano però, quasi in contemporanea, l’eruzione del Vesuvio e un misterioso omicidio, del quale il viceprefetto della flotta di Miseno, braccio destro del celebre Plinio, gli chiede di occuparsi. Gaio è così costretto a indagare nell’oscurità che scaturisce dalle ceneri del vulcano e in quella ancor più fitta creata da un gruppo di congiurati, il cui obiettivo è, per quei tempi, il più elevato che si possa immaginare: l’imperatore Tito Flavio Vespasiano Augusto.

  • Copertina flessibile : 206 pagine
  • ISBN-10 : 8832144646
  • ISBN-13 : 978-8832144642
  • Editore : Aporema Edizioni (21 luglio 2020)
  • Lingua: : Italiano
  • Link d’acquisto

 

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