Awen. Il confine di Monica Zunica

Trama. Diana, all’età di sette anni, svanisce nel nulla insieme alla madre in un bosco del Molise. La madre non verrà ritrovata, mentre Diana ricomparirà una settimana dopo ben vestita e pettinata, come se nulla fosse accaduto. Della settimana trascorsa Diana non avrà ricordi e, per i dieci anni successivi, non sarà più capace di parlare. La vita della ragazza cambia dal giorno del suo diciassettesimo compleanno, quando strani sogni le restituiscono la voce e la spingono a fuggire di casa per raggiungere il bosco di Monte di Mezzo in cui dieci anni prima era scomparsa la madre. Durante il viaggio Diana non si rende conto di aver oltrepassato un confine che divide il mondo da lei conosciuto dalle Terre dell’Awen. Inizia per lei un percorso difficile che le stravolgerà la vita: conoscerà la forza di un grande amore, affronterà enormi pericoli e si farà portatrice di un pesante fardello. Scoprirà, infatti, di essere la depositaria di un antico sapere, quello delle Custodi, una stirpe di donne destinate a proteggere, a costo della propria vita, il potere dell’Awen. Tra coloro che ostacoleranno il suo cammino vi sarà Morfran, un despota già conosciuto anche come Afgaddu nell’antica leggenda gallese di Taliesin. Diana potrà contrastare il suo potere solo garantendosi l’alleanza di quattro Guardiani leggendari: creature che in realtà hanno preso vita dalle pagine di Tacito, Matilde Serao, Anna Maria Ortese, Dino Buzzati. Dal Galles del V secolo ai nostri giorni, Diana lotterà senza sosta per far riemergere l’Awen, il potere che domina il Destino del mondo e che l’aiuterà a proteggere ciò che ama e finalmente scoprire la verità sulla scomparsa della madre. “Il confine” segna l’inizio della trilogia “Awen”. Introduzione di Maurizio de Giovanni.

Recensione a cura di Cinzia Cogni

Immaginate di voler scrivere un romanzo fantasy prendendo spunto da una leggenda gallese che racconta la storia di Taliesin (534/599 c.a),  capo bardo di Britannia e il più antico poeta gallese di cui si conoscono le opere.
Immaginate che per creare questa storia prendete spunto da alcuni romanzi di autori famosi, come Anna Maria Ortese, Dino Buzzati o Matilde Serao.
Immaginate che i miti celtici si fondono con la cultura italiana; ed infine,immaginate, che alcuni dei protagonisti siano figure storiche realmente esistite, che rivivono in questo contesto di pura fantasia, ma assolutamente credibile, grazie  all’attenzione ai dettagli legati al periodo storico da cui prende spunto…. riuscite davvero ad immaginare una storia così?
Se la risposta è no, ebbene, lo ammetto, pure io all’inizio ero molto scettica  dopo aver letto la trama di “Awen – il confine”, il primo volume di questa trilogia, scritto dall’autrice Monica Zunica e che ho avuto il piacere di leggere in anteprima.

“Si dice che nessuno sappia esattamente il motivo per cui è nato fino a quando non teme che la propria vita possa spegnersi. Eppure,  sebbene la mia sia stata in bilico,  ancora adesso non so esattamente chi sono. So quello che amo, so per cosa sono disposta a morire, ma non so per cosa sono disposta a vivere…forse tutto dipende dal fatto che le cose più importanti della mia vita sono successe senza che io potessi sceglierle. “

Come dicevo, ho iniziato questo libro con scetticismo, senza  sapere che tipo di storia fosse, e sinceramente i primi capitoli ho fatto un po’ fatica a calarmi nel contesto, in questa parte contemporaneo, dove la protagonista è
Diana, una ragazza di 17 anni, che vive in Italia con la madrina, mentre il padre si trova  all’estero per lavoro e la madre è scomparsa sul Monte di Mezzo, quando Diana era molto piccola. Che la ragazza sia speciale, si capisce da suoi sogni, descrivono una realtà inesistente, surreale, eppure sono la chiave per comprendere gli eventi successivi.
Mi sono resa conto che non era il solito romanzo fantasy,  quando la protagonista si ritrova in un altro mondo abitato da personaggi insoliti e descritti in modo eccellente sia a livello fisico che psicologico, in apparenza slegati fra loro, ma ognuno con i suoi problemi e i suoi segreti.
Pian pianino l’autrice ci trasporta in questa storia complicata, che pare una matassa ingarbugliata,  dove ogni personaggio è un filo legato a un altro, e solo pochi di loro conoscono la verità: cioè, chi è Diana e  come abbia fatto ad entrare nella Terra dell’Awen.

“Morfran è il signore del Daierfran, la terra più a nord delle Terre dell’Awen, il luogo in cui adesso ti trovi…
…lui non ci ha mai attaccato direttamente,  si è limitato a fare dei prigionieri…non ha mai mosso un attacco mirato alla nostra terra perché sta aspettando il momento giusto…il tuo arrivo. “

È un universo parallelo, abitato da vari popoli con usi  e costumi differenti, che devono la loro esistenza a l’ AWEN, antica parola che significa “soffio”, rappresentato da un albero e che dev’essere protetto da Morfran, il Signore delle Terre del nord e la personificazione del male,  che vuole impossessarsene, spinto da una sete inesauribile di vendetta e di potere.
Dei e uomini che combattono insieme, una ragazza predestinata a riportare l’equilibrio in quella terra fantastica, eroi d’altri tempi che si risvegliano in questo mondo e l’eterna lotta tra il bene e il male… in parte è questo il senso della storia, ma l’originalità che sta alla base del romanzo, è che i protagonisti non hanno un ruolo definito, c’è in ognuno di loro un lato buono e uno cattivo, difficile per Diana fidarsi e comprendere fino alla fine chi mente e chi è sincero. Perfino dentro di lei c’è una parte sconosciuta, tendente al male, che deve imparare a gestire;  e ciò sottolinea quanto sia labile il carattere di ogni personaggio , difficile da incasellare, un vero enigma anche per il lettore, che senza accorgersene, si ritrova invischiato in questa storia, che incuriosice e stupisce fino alla fine.

“Lo sapete, vero, che Morfran riesce a manipolare anche i pensieri degli empatici  che sono al di là del confine?
…Lui ci rende schiavi perché entra nella nostra mente. I prigionieri non gli bastano mai…”

Le antiche tradizioni celtiche rivivono in questo romanzo e tra i numerosi  colpi di scena, i combattimenti e  le sofferenze, i sogni e le visioni, e l’amore che si manifesta in ogni sua forma: passionale, caritatevole, generoso, possessivo, accecante…ci si accorge che in realtà, tutto gira intorno a madre natura: l’importanza delle erbe, delle piante, i loro svariati significati e l’amore per gli animali, sono determinanti per questa storia, e proseguendo  questo “viaggio” emerge un messaggio ed una morale fondamentale per comprendere appieno il romanzo.

“I sogni sono una roccaforte, il luogo in cui ci si rifugia quando la vita diventa difficile,  ma allo stesso tempo la speranza per chi, stanco della tranquillità,  desidera il tumulto dell’imprevisto. “

Non svelo troppo della trama perché è davvero impossibile riassumere ciò che accade in questo mondo fantastico senza fare spoiler, sono tante le storie che gravitano intorno a Diana e agli altri personaggi, e si percepisce ( ma è ancora tutto da scoprire), che sono legate fra loro.
L’autrice porta il lettore all’apice della curiosità proprio nel finale di questa prima parte, lasciando in sospeso le numerose domande che sorgono durante la lettura; per tanto siete avvisati: se iniziate a leggere questo romanzo, resterete prigionieri nella Terra dell’Awen, in attesa che Monica Zunica liberi i suoi lettori con l’uscita dei prossimi volumi.

Niente e nessuno è fatto di sola luce o di sola ombra, di solo bene o di solo male. Le due facce della stessa moneta albergano nell’anima di tutti noi. Tutto ciò a cui potete ambire è l’equilibrio.  C’è chi lo trova, chi lo ignora, chi sprofonda nella follia e chi, come me, sceglie di spezzarlo.”

  • Editore ‏ : ‎ Marlin (Cava de’ Tirreni) (30 settembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 432 pagine
  • ISBN-10 ‏ : ‎ 8860431670
  • ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8860431677
  • Link d’acquisto
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