Il lupo e l’equilibrista di Max Solinas

Il sole inonda di luce il crinale della montagna esaltando la sua muta bellezza. Vette per molti inaccessibili, ma non per Chris, che è cresciuto scalando quelle pareti rocciose di cui conosce ogni angolo, ogni singola increspatura. Per lui la montagna è sinonimo di un equilibrio che nasce dall’accordo perfetto tra sé stesso e ciò che lo circonda. Un equilibrio che, da tempo, sente di aver perduto. Da quando sono venuti meno i suoi punti di riferimento e ha accettato un lavoro che lo costringe a tradire la sua vera natura. Eppure, qualcosa sta per cambiare. Perché Francesca, sua compagna da sempre, ha in serbo una sorpresa per lui: un lupo grigio che ha conosciuto la meschinità dell’uomo e deve ritrovare una dimensione di vita più autentica, proprio come Chris. Non appena incrocia lo sguardo del re dei boschi, nel recinto dietro casa, Chris si perde negli occhi color ambra dell’animale e si rende conto che Francesca ha ragione: forse, accomunati dallo stesso destino ancor prima di conoscersi, lui e il lupo potrebbero aiutarsi a vicenda e diventare uno la salvezza dell’altro. Così, un passo dopo l’altro, Chris insegna al lupo a fidarsi di nuovo della mano che gli offre il cibo e gli accarezza, non senza timore, il dorso peloso. A sua volta, il lupo, con movenze precise che derivano dalla legge del branco, guida il suo nuovo compagno alla riscoperta del mondo naturale, dei profumi, dei suoni e dei colori che cambiano al mutare delle stagioni. Ma c’è ancora una cosa che Chris e il lupo devono fare insieme: un viaggio lungo il sentiero che porta alla montagna. Solo salendo lassù, dove tutte le sensazioni si amplificano nel silenzio, potranno finalmente toccare il cielo da esperti equilibristi.

Link d’acquisto: QUI 

Copertina rigida: 176 pagine
Editore: Garzanti (11 aprile 2019)
Collana: Narratori moderni
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8811673305
ISBN-13: 978-8811673309

 a cura di Sara Valentino

Questa è una storia che potrebbe essere quella di tutti noi. A volte bisognerebbe semplicemente ringraziare i fatti, seppur spiacevoli, che ci inducono a voltare.

“In un giorno come gli altri, il destino decise che era arrivato il momento di voltare pagina e scrivere qualcosa di nuovo”

Un uomo, Chris, il suo lavoro che lo uccide, gli toglie linfa vitale e il suo sentirsi escluso dal mondo, il non riuscire ad entrare in rapporti con il prossimo.

Un lupo, strappato al suo branco a poche settimane di vita, che è stato vittima della cattiveria degli uomini, ha paura, ha perso la fiducia per il tradimento dell’uomo, così freddo e distaccato. Ha un unico modo per ribellarsi… rinunciare alla vita.

Il fato vuole che questo lupo venga affidato alle cure di Francesca, la fidanzata di Chris, perché lei riesca, come fa con gli altri animali, a rieducarlo a ridargli la voglia di stare con gli uomini, la fiducia nel genere umano.

L’incontro tra Chris e il lupo, quello che diventerà “Lupo”, nome con cui verrà chiamato, sarà molto importante per entrambi perché insieme faranno un percorso di crescita per ritrovare l’equilibrio perduto. Una storia di una straordinaria amicizia, laddove per diventare da due a uno hanno creato una simbiosi incredibile. Chris si è fatto un po’ lupo per capirsi, questo è il grande segreto dell’amicizia: l’empatia.

Simbologicamente, ma non solo, questa storia, ambientata tra le montagne, vuole essere un viaggio iniziatico verso la cima, che non è solo la cima della montagna, ma di noi stessi.

Io amo in maniera particolare i lupi, sono fieri, sono schivi ma hanno un grande cuore per loro i piccoli, le femmine e i malati. Sa stare solo, ma ama molto appartenere a un gruppo, il branco, di cui rispetta la gerarchia. E’ un animale forte, coraggioso e intelligente.

La lettura di questo romanzo, che poi in base alle note dell’autore potrebbe essere parzialmente autobiografico, mi ha lasciato alcuni importanti insegnamenti.

“Il mondo degli uomini avrebbe bisogno di catene montuose ancor più grandi del Karakarumi. Terre in salita e discesa, rocce verticali da ammirare e vette da sognare senza la necessità di raggiungerle. Desiderare a volte è molto più bello che avere” 

In una natura selvaggia, immersi nel verde proviamo anche noi a salire a ritrovare l’equilibrio perduto dopo le tante delusioni. Chris durante le ore in cui si dedica alla scultura fa un paragone molto potente, per dare forma alle cose bisogna togliere il necessario, ma con saggezza giacchè una volta tolto non tornerà più quella originaria la forma del legno.

“La scultura e gli alberi mi hanno insegnato che per vedere devo chiudere gli occhi”

In realtà lo dice anche Antoine de Saint-Exupéry ne ” Il piccolo principe”: l’essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che con il cuore. Purtroppo però la nostra non è una società così propensa a questo, tutti troppo presi nel nostro correre dietro alle false chimere. Fateci caso, stando immersi nella natura a contatto con gli animali, ci si sente in pace con il mondo e in perfetto equilibrio.

“spesso non siamo né passeggeri né tantomeno traghettatori, siamo soltanto barche”

 

Please follow and like us:
error0
fb-share-icon20
Tweet 20
fb-share-icon20

2 Risposte a “Il lupo e l’equilibrista di Max Solinas”

  1. Molto interessante, una storia che può insegnare molte cose, sopratutto sul rapporto che abbiamo con la natura in generale e con noi stessi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.