Il mistero della statuetta di giada di Susanne Goga

Trama. In una Berlino piena di contrasti, un mistero appassionante vi condurrà tra i segreti più torbidi nascosti dietro la facciata scintillante dell’alta società.
Berlino, 1922. Mentre l’inflazione corre e la Germania è politicamente distrutta, il commissario Leo Wechsler, rimasto vedovo dopo che l’influenza spagnola ha portato via la sua giovane moglie, è costretto a dividersi tra l’impegno investigativo e le esigenze dei due figli piccoli, Marie e Georg. Un compito per niente semplice, perché se per ogni delitto c’è un’unica soluzione, per i bambini sembrano esserci mille risposte diverse da dare… Come se non bastasse, si ritrova alle prese con un singolare omicidio che sta destando grande scalpore in città. Il celebre guaritore Gabriel Sartorius, che vanta fra i suoi clienti attori del cinema, noti uomini d’affari e signore dell’alta società, è stato ucciso nel suo lussuoso appartamento: colpito alla testa con una statuetta di giada che ritrae il Buddha. Non si trovano né impronte né testimoni. Ma ben presto emerge qualche macchia sulla veste candida del guaritore. Wechsler scopre che tra le sue cure miracolose, oltre all’impiego delle gemme e dell’ipnosi, rientrava anche un rimedio tutt’altro che spirituale: la cocaina, una droga sempre più popolare negli ultimi tempi. Giorni dopo, in uno dei quartieri più malfamati della città, viene ritrovata uccisa una prostituta, strangolata con un foulard. Due casi apparentemente lontanissimi, ma con il suo infallibile fiuto, Leo intuisce da pochi dettagli che fra le due morti esiste un collegamento. Le indagini lo portano in sontuose ville, miseri cortili, zone a luci rosse, dove sembra aggirarsi un assassino dagli eleganti guanti di pelle, che ha intenzione di colpire ancora…

Recensione a cura di Isabella Novelli

Berlino 1922- In una città piena di contrasti e problematiche già in odore di anti – semitismo, Gabriel Sartorius un famoso guaritore, viene ucciso con una statuetta di giada.

Leo Wechsler, commissario di polizia, vedovo con due bambini che vive insieme alla sorella Ilse, viene incaricato di condurre le indagini sull’omicidio. 

Ben presto Leo scopre che Sartorius oltre che ad essere un guaritore, era stato “arrestato durante una retata dove la polizia aveva sequestrato grossi quantitativi di cocaina” e che era solito prescriverla come cura anche ai pazienti facoltosi che frequentavano il suo studio.

Poco tempo dopo, sempre a Berlino, ma in un quartiere  molto più povero, viene strangolata una prostituta, Erna Klante. Leo viene contattato per investigare anche su questa morte e scopre ben presto che i due omicidi su cui sta indagando sono in qualche modo collegati.

“La puttana e il guaritore, suona come il titolo di un romanzo da quattro soldi. In entrambi i casi l’arma del delitto era già in casa, l’assassino è entrato in compagnia della vittima o è stato fatto accedere senza problemi, perché non ci sono segni di effrazione e non c’è praticamente nessuna traccia”.

Durante le indagini saranno molte le scoperte ed i colpi di scena  a cui si assisterà in questo avvincente romanzo giallo, in cui  difficile sarà incastrare il colpevole e nel quale Leo metterà a repentaglio  addirittura la propria vita per giungere alla soluzione del caso.

Una bellissima ambientazione storica, in una città impoverita e piena di contraddizioni, in una vicenda che ha molti risvolti torbidi  che attraversa tutti i ceti sociali  in cui sembra non salvarsi nessuno  ed in cui  il degrado e la mancanza di ogni tipo di principio, sembrano farla da padrone.

Una storia avvincente che tiene il lettore con il fiato sospeso attraverso una serie di intrighi e di vicende che si intersecano una con l’altra sino alla fine.

Un romanzo che ci restituisce una Berlino poco conosciuta, all’interno dei suoi quartieri più malfamati e più disagiati, dove a stento si riesce a sopravvivere. Un bel libro con una storia appassionante questo di Susanne Goga, di cui si consiglia la lettura.