Il segreto dell’alchimista di Mariangela Cerrino

E’ il mese di giugno dell’anno Mille, a Auxerre, nel ducato di Borgogna, ma il celebre alchimista Valentin non trae conforto dall’estate: dal Natale precedente, infatti, gli è stato inspiegabilmente proibito di far visita alla sua unica nipote, Agnès, una fanciulla muta dalla nascita, novizia nel monastero di Sainte-Madeleine di Vézelay. Inoltre strane voci circondano il monastero: si sussurra addirittura che l’affascinante badessa, Maude de Ballay, sia dedita a pratiche magiche… Valentin, disperato, chiede aiuto a un suo vecchio amico, il saggio e potente Amboise, e questi decide d’inviare al monastero la giovane Artemisia, che potrà indagare “dall’interno” sulla sorte di Agnès.

Copertina flessibile: 280 pagine
Editore: Longanesi (1 luglio 2000)
Collana: La Gaja scienza
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8830416061
ISBN-13: 978-8830416062

Recensione a cura di Alberto Bonechi

Eccoci alla recensione del secondo romanzo del ciclo dell’ anno mille, Il segreto dell’alchimista.
Amboise de Montesalvy, che sta andando a farsi processare a Cluny, per essere intervenuto a salvare Illait dal rogo, si ferma ad Auxerre a trovare Valentin l’alchimista, un suo vecchio e caro amico, che gli aveva chiesto di fare tappa a casa sua, avendo bisogno di vederlo.
Insieme ad Amboise ci sono oltre che ai tre soldati di scorta, Illait e Artemisia.
Valentin, chiede aiuto per Agnes, sua nipote è chiusa nel monastero di Sainte-Madeleine, non può più andare a trovarla e non ne ha più notizie da tempo.
Amboise trova uno stratagemma per entrare nel monastero, sarà Artemisia, nella parte di una promessa sposa a farlo, anche se Valentin conoscendo la badessa, donna non molto raccomandabile, non vorrebbe, ma si piega alla volontà dell’ amico.

“Lo so: nessun padrone al tuo pensiero e nessuna imposizione a trattenerti. Questo è molto pericoloso, amico mio, perché tu non riconosci altra autorità se non quella della tua ragione. Pecchi di superbia e, un giorno o l’altro, la testa che non pieghi te la taglieranno.
— Forse — ammise l’altro. — Ma fino a quel giorno cercherò di farne buon uso.”

Mentre discutevano sul da farsi, scoppia un incendio nella locanda più in vista di Auxerre, Amboise si accorge così di essere seguito perché nelle rovine della stessa, vede aggirarsi Odo, il suo nemico che per qualche oscuro motivo lo sta seguendo.
Dopo vari avvenimenti, tra cui la terribile scoperta nel monastero, e strani fenomeni naturali, con un pretesto, aiutato dal vescovo di Auxerre, Odo fa arrestare Amboise, per impedirgli di raggiungere Cluny per il processo in cui potrebbe rivelare un segreto importante.

“Infatti, a un semplice cenno di Hugo, la corda si tese immediatamente e molto più a lungo della prima volta. Le mani di Amboise si artigliarono sui braccioli; il grigio davanti agli occhi si fece nero, e poi si accese di mille punti luminosi. Quando i soldati rilasciarono la corda, il suo respiro era diventato un rantolo.”

Nel frattempo, Artemisia nel convento fa conoscenza con la strana badessa e, aiutata da una suora messa a suo servizio, verrà conoscenza di un terribile segreto…..
Non mi dilungo su altri particolari per non togliere il piacere della lettura del romanzo.
Degno seguito del primo, ma più dinamico, il libro scorre bene, si è sempre in attesa dell’evento successivo, c’è anche un pizzico di giallo e di magia, che lo fa assomigliare a un fantasy.
Preferisco personalmente uno romanzo storico più puro, ma qui la magia fa parte di un mondo atavico da dove provengono alcuni personaggi.

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