Il tesoro di Firenze. Il romanzo dei Fanti – Alessio Marzini

Cosa spinge Vanni a recarsi in Francia per aiutare a fuggire il suo concittadino Renato, piantonato in ospedale? Probabilmente la ricerca del diario in cui è raccontata la sua vita, contornata di segreti e misteri. Una gioventù passata a Firenze, il Calcio in Costume, la Légión Étrangere e una scoperta sconcertante all’interno del Corteo Storico. Il sospetto dell’esistenza di un’acqua alchemica, veicolo d’immortalità che rende la storia contenuta in quel diario ancor più incredibile. Già dai giorni dell’assedio del 1530 ad opera di Carlo V, alcuni Fanti al servizio di Michelangelo dovettero confrontarsi con i seguaci di Filiberto di Chalons per salvare il tesoro della città. Da allora, solo un uomo ha custodito il segreto di Firenze e solo grazie a lui sarà ancora possibile difenderla da nemici senza scrupoli.

  • Editore ‏ : ‎ Press & Archeos (2 aprile 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 324 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Un romanzo molto curioso questo di Alessio Marzini. Dalla lettura si evince in maniera dominante il suo immenso amore per la città di Firenze.

Il tesoro di Firenze. Il romanzo dei Fanti è un mix molto ben riuscito di Storia, avventura e invenzione, un cocktail dal sapore gradevole.

L’autore desidera raccontare di un particolare periodo storico che ha visto protagonista Firenze, il 1530 e il suo assedio.

Un personaggio che è rimasto eterno, che rivive ancora oggi attraverso le sue opere, è uno dei protagonisti della vicenda: Michelangelo.

Nella vicenda biografica di Michelangelo è risaputo dell’ambiguo rapporto con i propri committenti, che più volte ha fatto parlare di ingratitudine dell’artista verso i suoi patrocinatori. In particolare con i Medici il suo rapporto fu estremamente ambiguo: nonostante le numerose commissioni e di rilievo l’artista covò sentimenti di odio contro di essi, vedendoli come la principale minaccia contro la libertas fiorentina.

Nel 1527, periodo che ci interessa particolarmente in ragione del romanzo oggetto di questa recensione, arrivò in città la notizia del Sacco di Roma e del durissimo smacco inferto a papa Clemente, la città di Firenze insorse contro il suo delegato, l’odiato Alessandro de’ Medici, cacciandolo e instaurando un nuovo governo repubblicano. Michelangelo aderì al nuovo regime il 10 gennaio 1529 venne nominato membro dei “Nove di milizia”, occupandosi di nuovi piani difensivi, specie per il colle di San Miniato al Monte. Il 6 aprile di quello stesso anno riceve l’incarico di “Governatore generale sopra le fortificazioni”.

Il 21 settembre fuggì a Venezia, in previsione di trasferirsi in Francia alla corte di Francesco I, venne però raggiunto dalla notizia che il governo fiorentino che lo dichiarava ribelle, era il 30 settembre.

Con il ritorno dei Medici in città (12 agosto 1530) Michelangelo, temendo una vendetta, si nasconde per fuggire nuovamente alla volta di Venezia.

Lo scalone nel vestibolo della Biblioteca Medicea Laurenziana

Clemente VII non non già per pietà verso l’uomo ma per servirsi della sua grande arte lo chiama per riprendere i lavori a San Lorenzo dove, oltre alla Sagrestia, si era aggiunto cinque anni prima il progetto di una monumentale libreria.

Michelangelo, disperato, si rifugiò nella stanza segreta contemplata nel progetto della Sagrestia nuova di San Lorenzo; lì ci rimase per tre mesi in attesa che le acque si calmassero e che i Medici dimenticassero il suo tradimento. Aiutato da pochi amici, riuscì a sopravvivere in totale solitudine, leggendo saggi e disegnando le pareti della stanza in mancanza di carta.

Il luogo fu talmente segreto da rimanere tale nei secoli, tanto da essere scoperto casualmente soltanto nel 1975″

La sala di lettura della Biblioteca Medicea Laurenziana

Il racconto di Marzini si avvale dell’ausilio di uomini del nostro tempo, Renato e Vanni. Un manoscritto è la mappa del “tesoro” che utilizzeranno i due, ai quali si aggiungeranno altri amici e avventurieri sulle tracce di un misterioso tesoro. Tesoro che non si esclude possa davvero esistere.

Ma per aggiungere pepe e una dose di fiction alla trama, ecco apparire uomini davvero molto longevi grazie all’ausilio di una particolare acqua. Non vi svelo di più ovviamente.

In una rocambolesca avventura che li porterà a Parigi, Saint Michel e ovviamente a Firenze i nostri dovranno vedersela con una corporazione rediviva e salvare il tesoro di Firenze, oltre che la pelle.

Fonti: Wikipedia

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