La Bestia – Carmen Mola – Lettura condivisa

I nostri commenti alla lettura condivisa sul gruppo Facebook nel mese di Agosto!

Cinzia Cogni

Un thriller cruento, violento, sadico, intriso di orrore, eppure dopo i primi capitoli, la curiosità di scoprire come si evolve la storia diventa sempre più insistente.

L’ambientazione storica, la città di Madrid nell’ottocento durante l’epidemia di colera, è perfetta per creare la paura e la suspence adatte alla storia, che ha come protagoniste due sorelle, due ragazzine sole e povere, costrette a vivere di espedienti.

Nel frattempo vengono ritrovati i corpi smembrati di alcune bambine, nei quartieri più malfamati della città e la sensazione, che diventa sempre più certezza, è che l’assassino non sia un animale, come si è pensato inizialmente, ma una persona.

Ma come può un essere umano arrivare ad uccidere delle bambine con tale violenza? E qual è il senso di questo orrore?

Solo il giornalista Diego Ruiz è disposto ad indagare su questo mistero, visto che nemmeno alla polizia interessa scavare dietro questi omicidi.

Tutti questi elementi creano una storia unica, adrenalinica che riesce a coinvolgere il lettore fino alla fine, con colpi di scena geniali, personaggi criptici ma che sembrano reali, grazie alla capacità dell’autore di far emergere appieno il loro lato psicologico. Un trhiller intricato e non scontato, che nonostante i contenuti forti e talvolta raccapriccianti, riesce a catturare l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina.

Paola Nevola

Un Thriller storico in odore di gotico, ero scettica e invece mi ha preso subito ed è stata una lettura piena di suspence.

Nella Madrid del 1834 infestata dal morbo del colera l’atmosfera è cupa e tetra intrisa di morte, gli animi sono sempre più alterati dalla paura, ad appesantire la situazione è lo scontro tra Carlisti e Isabellini che si insinua tra le piaghe della città.

Ma soprattutto ad ammorbare di sangue gli angoli e la periferia fuori le mure è la scomparsa di bambine povere ritrovate a pezzi, le voci che si rincorrono parlano di un mostro La Bestia.

Lucia e la sorellina Clara sono due bambine poverissime che restano orfane e senza casa, in una città in cui sopravvivere è un colpo di fortuna Lucia cerca di arrangiarsi in ogni modo. La sorellina scompare e Lucia in preda al terrore inizia una ricerca disperata tra le strade di Madrid prima che La Bestia la uccida.

Tra sentimenti di repulsione e raccapriccio per la sorte delle bambine ci si muove tra la povertà assoluta, ricchi palazzi, lazzaretti colmi di moribondi, nei bordelli e le fogne della città, tra ricche signore della nobiltà, personaggi dell’alta borghesia, prostitute e ladruncoli.

Gli unici disposti ad indagare sulla Bestia e ad aiutare Lucia sono Diego, un personaggio generoso leale e sincero, un giornalista a caccia della verità anche quando diventa sconveniente, e il suo amico poliziotto guercio, Danoso, un personaggio che scottato dalla vita vorrebbe comportarsi con cinismo, ma nella lotta con la sua coscienza prevale il suo lato umano.

Nella città si arriva al culmine di un inferno di sangue con un massacro di religiosi quando si fa avanti un monaco guerriero alla ricerca di una setta segreta, un uomo spregiudicato che si pone domande sul suo credo politico e decide di agire secondo i suoi ideali.

I personaggi sono costruiti molto bene, veri, enigmatici ognuno con le sua carica introspettiva e i dialoghi ne rafforzano il carattere e l’identità nello svolgersi degli eventi.

Un thriller molto duro e crudo per quanto riguarda le azioni estremamente efferate nei confronti delle bambine. Storicamente accurato ci porta a conoscere una Madrid autentica, dove la paura o il panico dell’epidemia serpeggia portando la gente a cercare un capro espiatorio: i ragazzini che avvelenano l’acqua, i poveri a cui vengono distrutte le case e vengono costretti fuori le mura e chi incolpa i religiosi di tutte le disgrazie. Infine il Mostro La Bestia a cui si preferisce dare la colpa piuttosto che credere che sia un essere umano per ignoranza o per comoda indifferenza.

Il romanzo è firmato Carmen Mola ma è lo pseudonimo di tre autori uomini e questo mi infastidisce poichè non comprendo il motivo per cui tre uomini debbano firmarsi con un nome femminile, mi suscita un pensiero equivoco. Un finale impressionante che mi ha rammentato qualche scena dei libri di Carlos Ruiz Zafon, uno dei thriller tra i più suggestivi e avvincenti che abbia letto ultimamente.

Claudia Pellegrini

Tra l’ambientazione particolarmente suggestiva di una Madrid flagellata dal colera, la piaga della povertá in netta contrapposizione con l’opulenza delle classi agiate, e la crudezza anatomica con cui vengono descritte le vittime, La Bestia è la lettura perfetta per chi non è troppo schizzinoso in materia di omicidi. Personalmente mi sono goduta ogni pagina, sfogliandole con parsimonia cosí che la storia non finisse troppo presto. E ho anche invidiato un po’ chi è riuscito a rendere in maniera cosí vivida e realistica certe scene del crimine. Ma resta il mistero di come siano riusciti i tre autori a scrivere a 6 mani senza alzarsele contro ogni tre per due! Comunque bravissimi, ho gradito davvero tanto

Patrizia Martellini

Questo romanzo è stato annunciato da una campagna pubblicitaria roboante e da ottime recensioni anche su riviste di settore, specialmente per un romanzo straniero!

Io allora l’ho acquistato subito.

Vi racconto la storia della mia lettura …

Mi sono fermata dopo il primo capitolo, contenente descrizioni da sala autoptica … mai letto una cosa simile, neanche in Magdeburg di Altieri.

Mi faccio coraggio e riprendo, il romanzo diventa un caos di personaggi, ma soprattutto nomi di strade e di piazze di Madrid che non conosco; si tratta di una città dove liquami fognari mefitici colano ovunque, formando ruscelli e torrenti che colano dalle mura. È un libro ambientato nel 1840, non nel Medioevo, che diamine!

Il racconto prosegue con un buon ritmo e con l’introduzione di un personaggio, l’investigatore appunto, molto positivo.

Quando mi ero un po’ abituata nel capitolo 13 viene svelata l’identità della Bestia e cosa fa alle bambine.

Parliamo un po’ di queste bimbe, prossime al menarca … e di cosa viene loro fatto: è intollerabile e ributtante, a mio parere oltre il limite del legale per un libro che non ha censura di età.

La trama risulta veramente difficile da digerire anche per chi, come me, legge molti thriller.

Mi fermo nuovamente e accantono il libro…

Grazie al sostegno delle mie gradevolissime compagne di lettura, lo riprendo e lo finisco … non fosse stata una condivisa lo avrei abbandonato.

Non salvo niente di questo romanzo …

Ho però un messaggio per i 3 Autori, uomini (ovviamente come avrebbe potuto una donna scrivere tali descrizioni disgustose), che si nascondono dietro questo pseudonimo femminile.

Leggete i romanzi storici degli scrittori italiani, che sono bravissimi, non faccio nomi ma chi mi legge li conosce … in modo da imparare come si fa a scrivere di Storia!

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