LA BIBLIOTECA SEGRETA DI EINSTEIN DI Fabio DELIZZOS

Autunno 1921. Il celebre fisico Albert Einstein arriva in Italia per tenere una serie di conferenze, ma il suo soggiorno non comincia sotto i migliori auspici: alcuni dei suoi appunti, che aveva lasciato nella casa della sorella a Fiesole, vengono rubati, mentre nel Paese si sta diffondendo un forte antisemitismo, alimentato dalla pubblicazione dei controversi Protocolli dei Savi Anziani di Sion. Nello stesso periodo, una serie di strani omicidi sconvolge Bologna. Ciò che lascia perplesso l’investigatore capo Angelo Pardo, chiamato a indagare, sono alcuni dettagli inspiegabili: un giornale datato 1931 nella tasca della prima vittima, la formula E=mc2 scritta sul corpo della seconda, una banconota apparentemente del 1937 recapitata a un giudice… Cosa significa tutto ciò? È possibile che i crimini siano in qualche modo legati a Einstein? Lo scienziato e l’investigatore uniranno così le forze per risolvere questo sanguinoso enigma. Un rompicapo che sembra sfidare le leggi del tempo e della fisica, e che pare affondare le radici in un segreto sepolto nel passato di Einstein…

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori (25 ottobre 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 352 pagine

recensione di Claudia Renzi

Quando nell’autunno del 1921 sul selciato di piazza del Nettuno a Bologna, vicino al corpo esanime di un uomo, è rinvenuta una scritta in gesso recante l’equazione E = mc2, si pensa dapprima a un malore e alla successiva macabra bravata di qualche studente nottambulo e sfaccendato che ha avuto il fegato di sbeffeggiare in modo incomprensibile il defunto; ma appena la medesima formula è trovata tracciata – stavolta col rossetto – sulla fronte del povero Elia Luzzatto, studente ebreo lavorante in un magazzino di orologi, è chiaro che la faccenda è ben più seria di una goliardata. 

Che la formula sia del celebre Albert Einstein pochi lo ignorano, ma perché un misterioso assassino ha voluto coinvolgere il grande scienziato, facendo riferimento alla teoria della relatività? Si tratta forse di un astuto depistaggio, ma a quale scopo?

Che Einstein sia effettivamente coinvolto, tuttavia, lo fa supporre un telegramma che lo stesso riceve dalla sorella che vive in quel di Fiesole:

Mio caro Albert, purtroppo devo darti 2 brutte notizie stop a Bologna uomo morto in piazza del Nettuno con accanto E=mc2 scritta col gessetto stop sono entrati ladri a casa nostra ma hanno rubato soltanto il contenuto del tuo baule stop denunciato alla polizia stop noi stiamo bene. Maja

nonché le dichiarazioni della madre del giovane Luzzatto: 

Eva Luzzatto annuì soffiandosi il naso. «Einstein era il suo idolo. Elia non

era credente, non gli importava nulla della religione, ma un dio lo aveva e si

chiamava Albert Einstein».

«Elia si è laureato a Bologna?»

«Sì, col massimo dei voti. Soprattutto, eccelleva in matematica.»

Cosa sta mai succedendo nella tranquilla Bologna? Elia era un avido lettore e il suo ultimo acquisto era stato Un’esplorazione nel futuro (La macchina del tempo) di H. G. Wells, che tuttavia pare non avesse fatto in tempo a leggere. A indagare, il giovane investigatore capo Leonida Pardo, fidanzato con la frizzante aspirante attrice Gemma.

Nella Libreria Prometeo del signor Umberto, frequentata dalla vittima, Pardo viene a sapere che un misterioso individuo ha comprato un altrettanto misterioso volume dal titolo L’Internazionale Ebraica. Protocolli dei Savi Anziani di Sion del fantomatico Nilus. Lo stesso libro che un’amica del giovane Elia aveva precedentemente adocchiato: 

«È pura mondezza antisemita, signor Pardo», disse il libraio. «Lasci perdere

e non se ne abbia a male. Ora capisce perché non lo espongo in vetrina, anche se

è una novità che va a ruba? E capisce come mai la giovane donna che era

insieme a Luzzatto mi è parsa strana? Era con un distinto dottore ebreo, 

perdio! Eppure sghignazzava accarezzando la copertina di quel libro, senza farsi vedere

da lui».

La successiva apparizione di un calendario, di un quotidiano e di una banconota datati 1945 getta ancor più confusione sulla faccenda; il pacco nel quale sono arrivati è accompagnato da una lettera che descrive cosa accadrà nel ventennio successivo: incredibile verità, suggestione o colossale bufala?

«Torniamo all’equazione E=mc2 […] In che modo quell’equazione 

descrive lo spazio e il tempo?»

«Temo di non saperle spiegare in che modo quell’equazione

descrive il tempo. So solo che secondo Einstein il tempo rallenta 

con la velocità e con la gravità». 

«Rallenta?»

«Sì, insomma… se quest’automobile potesse correre fino ad avvicinarsi 

alla velocità della luce, il tempo rallenterebbe così tanto che, quando ci 

fermeremmo, gli altri sarebbero invecchiati e noi no».

Pardo fischiò. «Caspita!».

«Eh, già».

«Tutto questo è contenuto in quell’equazione?»

«Sì, e anche molto di più.»

Una scia di delitti prende a insanguinare Bologna e, data l’appartenenza religiosa delle vittime, sembra essere frutto di un antisemitismo dilagante, ma la fisica e l’argomento spazio-tempo paiono essere il nocciolo della trama intessuta sapientemente da Delizzos: Mileva, prima moglie e assistente di Einstein, è forse coinvolta con il furto dei preziosi e personalissimi appunti dello scienziato, ma quale pericoloso enigma si cela in essi? 

«Tutti i bombardamenti fin dall’invenzione delle armi da fuoco messi

insieme sarebbero un innocuo gioco da ragazzi, se paragonati 

agli effetti distruttivi di un ordigno quantistico.»

L’arrivo di Einstein nella città per una conferenza sarà l’occasione che porterà alla scoperta di un inconfessabile segreto del passato del grande fisico, in un susseguirsi di colpi di scena sapientemente disseminati da Delizzos in questo romanzo la cui cura storica è minuziosa e curatissima. 

«Ah, Leo, noi vediamo un universo meravigliosamente organizzato, che

ubbidisce a certe leggi, ma queste leggi le comprendiamo appena. Le nostre

menti limitate non riescono ad afferrare la forza misteriosa che muove

le costellazioni. Siamo nella posizione di un bambino piccolo che entri in

un’immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa

che qualcuno deve aver scritto quei libri. Non sa come. Non capisce la lingua in

cui sono scritti. Il bambino sospetta appena che ci sia un ordine misterioso nella

sistemazione dei libri nella biblioteca, ma non sa quale sia». 

La risoluzione del mistero si cela nella Biblioteca segreta di Einstein!

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