L’anello di ferro di Ornella Albanese

Italia, 1135. Giselda attende il suo promesso, il valoroso Manlius. Da diversi anni la guerra lo tiene lontano dal feudo di Tarsia, dove potrebbe non far più ritorno. Giselda è giovane, impavida, intraprendente, e quando durante un torneo cavalleresco riceve un invito dal figlio del barone di Rosetum, antico avversario della sua famiglia, accetta senza esitare. L’appuntamento è nel bosco vicino, al tramonto. Purtroppo, però, il suo nome diverrà un’eco spenta, perché di lei non si troverà più traccia. Proprio adesso che Manlius è tornato… Risorge così l’ombra di intrighi e misfatti arginati per lungo tempo. Le due famiglie metteranno in campo tutte le loro armi per ridisegnare i confini di un odio che non dà tregua. Ma forse solo il sorriso di una donna e la magia tutta femminile riposta in un anello di ferro riusciranno a riportare la pace laddove dimoravano rabbia e morte.

  • Editore ‏ : ‎ Leggereditore (30 giugno 2011)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 285 pagine

Recensione a cura di Mariagrazia Di Carlo

“L’anello di ferro” di Ornella Albanese mi è stato consigliato da un’amica, sapendo che passo le mie vacanze estive a Roseto Capo Spulico, località balneare calabrese, in cui è ambientata parte della storia, raccontata in questo libro.

Roseto Capo Spulico, che, all’epoca in cui è ambientata la storia, XII secolo, si chiamava Rosetum, è teatro, insieme a Tarsia, delle dispute tra il conte di Tarsia e il barone di Rosetum. Dispute che si trascinano per anni, nonostante un’apparente tregua, che si interrompe quando Manlius, figlio maggiore del conte Timoteo di Tarsia, dopo tre anni di guerra, decide di tornare a casa per sposare la sua promessa sposa, Griselda, e dare eredi alla sua famiglia.

“La guerra cambia le persone, le trasforma in sconosciuti senza memoria, a volte aveva temuto di non riuscire a rammentare i posti che amava.”

Ma quando Manlius arriva a Tarsia, non trova ciò che si aspettava.

Griselda, la sua promessa sposa, una ragazza giovane, impavida e intraprendere, cresciuta all’interno del feudo di Tarsia, è vittima di un orribile delitto, che, secondo una testimone, è avvenuto per mano di Aureliano, figlio di Alberico barone di Rosetum.

“Lei era giovane, bella e ardente, come poteva rassegnarsi ad aspettare un uomo che amava combattere molto più di quanto non amasse lei?”

“L’anello di ferro” non è una semplice storia d’amore ambientata in un contesto storico, ma è inserito in una storia densa di tanti componenti, quali lealtà, rivalità, amore, intrighi, amicizia e vendetta, che ne rendono la trama avvincente.

“In quella strana serata tutti osservavano tutti e nessuno si rendeva conto di essere osservato a sua volta.”

Ogni personaggio ha un ruolo ben preciso ed è ben delineato da una scrittura scorrevole e lineare, che tiene incollato il lettore, dalla prima all’ultima pagina, sorprendendolo con dei colpi di scena.

“La verità non si nasconde, ma solo chi ha occhi attenti riesce a vederla.”

Devo ringraziare chi mi ha consigliato la lettura di questo libro, perché sono riuscita a immergermi completamente nella lettura, complice il fatto che al momento della lettura ero proprio a “Rosetum”.

Sono contenta di condividere questo consiglio di lettura, facendo i miei complimenti a Ornella Albanese.

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