Le donne di casa Savoia. Storia femminile di una dinastia millenaria di Gian Luca Giani

A volte nell’ombra della storia, altre sulla ribalta del palcoscenico della corte, le donne di casa Savoia sono state spesso criticate, ammirate, invidiate. Le loro passioni erano sulla bocca di tutti, ma queste donne, colte, provenienti spesso da paesi lontani, costrette per ragion di stato a sposare uomini per i quali non provavano simpatia né attrazione, hanno fatto le epoche, precorso i tempi, costruito palazzi e ospedali, insomma… hanno fatto la storia. Gian Luca Giani, in questo saggio, le riporta in vita, raccontando al mondo di oggi chi erano e come vivevano le donne più potenti della società di un tempo.

 

 

Copertina flessibile: 256 pagine
Editore: Yume (19 dicembre 2019)
Collana: Historia
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8854940097
ISBN-13: 978-8854940093

Recensione a cura di Sara Valentino 

La collana “Historia” della casa editrice Yume Book si arricchisce di questo testo dedicato alle donne, alla storia delle donne di Casa Savoia. L’autore, Gian Luca Giani, scrittore torinese, ha al suo attivo numerosi saggi e testi con cui ha vinto premi letterari.

Ringrazio personalmente l’autore per questa scelta letteraria, giacchè per lungo tempo le donne sono state spettatrici silenti sebbene abbiano contribuito anch’esse, né più, né meno degli uomini del loro tempo a fare la Storia. L’albero genealogico di Casa Savoia si compone di oltre quaranta personaggi dai conti della piccola valle alpina delle Maureinne fino al re d’Italia. Di tutti, più o meno, poco o tanto è stato scritto, ma in questo testo di parla delle donne, mogli, figlie, sorelle. Mentre per gli uomini lo spazio storico è limitato al Piemonte, per le donne la questione è naturalmente geograficamente più ampia. Passiamo dall’Alto Medioevo sino all’ultima regina d’Italia. I matrimoni sabaudi, come ovviamente quelli di tutte le altre casate, furono combinati a tavolino, in alcuni rari casi marito e moglie si trovavano ad avere interessi in comune e/o sentimenti ricambiati. Va da sé che comunque si trattava sempre di unioni formali volte a realizzare alleanze politiche, economiche, espansionistiche.

Le donne trattate in questo volume, che è estremamente puntuale e didascalico, e per tale motivo consigliato a chi desidera informazioni precise di ricerca storica, sono moltissime. Ho scelto, in base a chi conoscevo per precedenti letture o per una sorta di simpatia, di parlare solo di alcune in questa sede.

Mi preme raccontare una leggenda che ho potuto conoscere attraverso la lettura del testo. Si tratta di Filippo II, uscito sconfitto nella guerra tra i Savoia e i d’Acaja. Egli fu imprigionato ad Avigliana, le tracce e i resti del cui castello ho avuto il privilegio di poter visitare qualche anno fa. “Una leggenda racconta che fu annegato nel lago, per ordine del conte verde (Amedeo VI). Il suo fantasma, ogni tanto riappare sull’acqua chiedendo vendetta.”

Nell’anno 1350, a proposito del conte verde, Bianca, sua sorella, venne data in sposa a Galeazzo II Visconti. Questo non fu però il primo matrimonio tra Savoia e Visconti, ma quello tra Azzone Visconti e Caterina di Savoia nel 1333. Tornando a Galeazzo e Bianca possiamo dire che lui fu davvero di una crudeltà inaudita. Egli infatti inventò la “quaresima” una pratica sadica concepita allo scopo di alternare tortura e supplizio e prolungare così la condanna. Il loro matrimonio fu quasi contemporaneo a quello tra Bernabò Visconti, non meno crudele, e Regina della Scala. Dall’unione tra bianca e Galeazzo nacque il più rinomato tra i Visconti, Gian Galeazzo, conte di virtù.

Altra figura che mi piace ricordare è Anna di Cipro, detta la spendacciona. Principessa della casa di Lusignano, sposa di Ludovico di Savoia. Anna era figlia di re Giano di Cipro e di Carlotta di Borbone.
Nota per essere una delle più belle dame del suo tempo, ma anche dipinta come donna viziosa e incapace di obbedire. Il matrimonio fu fortemente voluto da Amedeo VIII per il desiderio di possesso dell’isola di Cipro, per questioni strategiche e commerciali. Ludovico si innamorò perdutamente della sua sposa. Sposa che fu accusata dagli storici di aver causato il dissesto finanziario delle casse di Casa Savoia. Ovviamente non si può non menzionare una delle sue spese folli, la sacra Sindone.

Restando sempre a casa di Ludovico e Anna, possiamo analizzare ora il matrimonio tra una delle loro figlie, Bona di Savoia e Galeazzo Maria, siamo nel 1468. Bona fu la quarta e ultima donna di Casa Savoia a divenire signora di Milano. Bona passò l’adolescenza alla corte di Parigi, fu il re di Francia a concludere il matrimonio tra lei e il duca di Milano. Galeazzo Maria, anch’egli come i suoi antenati, era volubile e crudele tanto da avvelenare la madre Bianca Maria Visconti. Bona dette al marito diversi figli ma dovette anche allevare i quattro figli del marito e dell’amante, Lucrezia Landriani. La più celebre tra loro è Caterina Sforza, una delle maggiori protagoniste del Rinascimento italiano.

In ultimo vorrei ricordare Cristina di Francia, Madama reale, della quale ho letto recentissimamente e questo nuovo incontro è una bella coincidenza. Cristina, figlia del re di Francia e di Maria de’Medici nasce a Parigi nel 1606. Il cardinale Maurizio, fece le trattative per casa Savoia e pare proprio che si invaghì in questa occasione della bella Cristina. Voci popolari parlano di alcuni suoi amanti, che incontrava segretamente nel castello del Valentino e che gettava poi in pozzi diretti al fiume. Inoltre si dice che fece costruire un corridoio che dal castello raggiungesse la villa del suo amante Filippo d’Agliè. Alla morte del marito fu nominata reggente, in considerazione della minore età dei figli.

Il viaggio continua sulla scia delle meravigliose storie di queste grandi donne!

 

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