Le sfingi sarde

a cura di Giulia Angioi 
Quando sentiamo la parola “Sfinge” il nostro pensiero va subito all’Egitto, con le sue piramidi e i suoi misteri.

Non tutti sanno che anche l’Italia ha le sue “Sfingi”, figure misteriose ed enigmatiche scavate nelle rocce sarde, modellate dal Maestrale e dalle piogge.

Ad Arzachena, in provincia di Sassari, si erge un monolite alto circa dieci metri, che ricorda per il suo profilo maestoso ed enigmatico la Sfinge egizia. Il viso scolpito nella roccia è così perfetto e ben delineato da sembrare opera dell’uomo.
Secondo una leggenda il viso raffigurato sarebbe quello di “zio Maltinu”, un pastore del posto scomparso e poi trovato senza vita, rannicchiato ai piedi di questa roccia. Si racconta che il monolite custodisca lo spirito di Maltinu che contempla la sua amata montagna.

Un’altra delle Sfingi sarde, che si dice siano quattro, è quella del Monte Lora, a meno di un’ora da Cagliari.
Si tratta di un sito particolarmente suggestivo e ricco di fascino, attorno al quale sono nate diverse leggende.
Si narra che questo monte, che ha il profilo di una donna addormentata e per questo è conosciuto anche con il nome di “Bella dormiente”, sia stato il primo luogo raggiunto da Noè con la sua arca dopo il diluvio universale. A testimonianza di questo, sul punto più alto della “Sfinge” si troverebbe un grande anello d’oro utilizzato per l’ormeggio dell’Arca.
Secondo un’altra leggenda pare che in questo monte si nascondesse una strega malvagia.
Secondo fonti più attendibili era, invece, un luogo mistico, meta di pellegrinaggi religiosi e luogo di ritiro spirituale dei monaci dell’ordine di San Basilio Magno.

Fonti:

– www.greenme.it
– www.castedduonline.it

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