L’erborista di corte di Lisa Laffi 

Napoli, 1414. Costanza Calenda, figlia di un famoso medico di Salerno, ha sempre sognato di seguire le orme del padre ed esercitare l’arte medica. Tuttavia, sa perfettamente che il suo destino è quello di sposarsi, in un mondo che vuole le donne soltanto mogli e madri. Anche il padre, Salvatore, è di questo avviso, ma quando si reca alla corte di Napoli per curare il re in punto di morte, le consente di assisterlo. Per Costanza è l’occasione per mostrare a lui e alla futura regina, Giovanna II, i rimedi e le cure apprese di nascosto nella bottega di uno speziale. Giovanna ne rimane talmente colpita, che insiste perché la ragazza studi per diventare il suo medico personale. Ma poiché alle donne non è permesso frequentare l’università, Costanza dovrà proseguire gli studi in un convento a Bologna, lontana da casa e soprattutto dal giovane Baldassarre Santomango, l’affascinante nobile salernitano che le ha colpito il cuore… Terminati gli studi, Costanza torna a Napoli per restare accanto alla sovrana; ne diventa l’amica e la confidente, scoprendo che Giovanna è circondata di nemici che tramano contro di lei. Nel frattempo Costanza ritrova Baldassarre e si accorge di amarlo più che mai. Forte del suo sostegno, la giovane fa di tutto per difendere la regina dagli intrighi di corte, e lei in cambio le permette di accedere all’Università di Napoli: potrà discutere la tesi in medicina, e diventare la prima donna laureata al mondo..

  • Editore ‏ : ‎ TRE60 (15 luglio 2022)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 360 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

La caparbietà è una delle caratteristiche peculiari necessarie all’essere umano quando il gioco della vita si fa duro. Poco dopo aver terminato la lettura de “L’erborista di corte” di Lisa Laffi ho avuto un incidente che nuovamente mi ha ricordato l’importanza dei sogni e la volontà nel perseguirli nonostante le avversità.

In questo nuovo romanzo la Laffi, che ho sempre apprezzato come romanziera storica, ci racconta la storia di una donna, di due in realtà, che ha creduto fortemente in se stessa, la prima donna laureata in medicina della Storia.

Siamo a Napoli, è il 1414 e il regnante, Ladislao I è in punto di morte. Un re che progettò l’Italia unita con Napoli a fare da capitale, ultimo erede maschio legittimo degli Angiò-Durazzo. In extremis, quando cioè altri medici avevano tentato di curarlo, viene chiamato Salvatore Calenda un famoso medico di Salerno.

Costanza Calenda ha un sogno, diventare medichessa, come un’ombra oscura la segue il ricordo della madre morta che tutti additavano quale folle. Ma anche e soprattutto i sognatori vengono definiti folli. Andare oltre i limiti di ciò che pare il “consentito” è definito folle. La verità verrà a galla alla fine come una grande redenzione per la pace anche di Costanza.

Sono anni in cui a una donna era segnato un destino, sposa o suora. Ogni anno, il giorno del suo compleanno Costanza sottraeva uno strumento dalla borsa del padre, ogni anno si domandava perchè a lei non era concesso sognare e vedersi esauditi i desideri come accadeva per i fratelli maschi. Le sue eroine erano Trotula, Mercuriade e Abella.

Tu sei una ragazza, Costanza! Sei chiamata a seguire la strada che altri tracciano per te e, se non lo fai, non puoi risentirti se vieni chiamata pazza!”

Salvatore Calende conduce con sè a Napoli la figlia ma con la promessa di mandarla poi a Bologna al convento di Santa Caterina. Ciò che Costanza ignora e che scoprirà al cospetto della futura regina Giovanna è che il convento potrà essere il suo trampolino di lancio per diventare medichessa.

Giovanna troverà in Costanza una figlia, una donna cui donare una possibilità, una spalla ma anche una roccia nei momenti terribili che presto costelleranno il suo cammino.

Sarà un giovane nobile al servizio di Muzio Attendolo Sforza a condurla sana e salva, attraversando l’Italia dilaniata da lotte intestine, al convento e i loro occhi rimarranno agganciati per sempre in un sentimento profondo. Le loro classi sociali e gli eventi li terranno però distanti.

Un romanzo storico denso di eventi da leggere, perfettamente incastonati nella pregevole corona che è la storia di Costanza. Leggende che si fanno vere come quella di un enorme coccodrillo presente a Castel Nuovo, il suo compito è divorare i numerosi amanti della Regina, vengono utilizzate dall’autrice ai fini narrativi così da rendere il testo anche parecchio elettrizzante. In questo caso la leggenda avrà un risvolto inatteso.

Due donne grandiose e vittime del sistema che però sapranno emergere e riscattarsi alla vita. Una donna con un sogno, una Regina che si impegna a realizzarlo. Amicizia, amore, devozione…. Un inno a tutti nel non demordere e rimanere concentrati sugli obiettivi tenendo a braccetto la mente come straordinario pilastro che se ben indirizzato porta a ineguagliabili risultati.

Non instillare dubbi nella tua mente. Se la mantieni in salute, ti aprirà porte che nemmeno ti sogni”

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