L’inganno Machiavelli di Fabio Delizzos

Firenze, 1503.  Niccolò Machiavelli è costretto a partire dopo aver ricevuto un’inquietante lettera da Roma: qualcuno vuole ucciderlo, e si firma col nome di un diavolo, Belfagor. Il Secondo Cancelliere della Repubblica e Segretario dei Dieci dovrà lasciare sua moglie Marietta, malgrado lei stia per partorire. Ma la missione che lo attende è della massima importanza: ne va della sua stessa vita.  Roma. Mentre fervono i preparativi per il Conclave, la città del papa, in preda all’anarchia, è funestata da una serie di morti inspiegabili. A quanto pare legate alla lettera ricevuta da Machiavelli. Chi lo odia a tal punto da volerlo morto? Chi si cela dietro il nome di Belfagor? Ma soprattutto: i Borgia hanno qualcosa a che fare con gli eventi terribili che stanno terrorizzando Roma? Scoprirlo non sarà facile, in una città in cui i pericoli si nascondono ovunque: nei vicoli stretti e bui, nei sontuosi palazzi dei cardinali, nelle camere delle cortigiane, nelle taverne, nei monasteri… Machiavelli sarà chiamato ad affrontare i fantasmi del suo passato e a risolvere un diabolico enigma. E dovrà usare tutta la sua intelligenza, se vorrà capire come uscirne vivo.

  • Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori (30 settembre 2021)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina rigida ‏ : ‎ 384 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Il periodo storico è il mio preferito, il Rinascimento! I personaggi storici li conosco bene, soprattutto Cesare Borgia! E allora cosa vuoi di più? Nulla… perchè il thriller storico di Delizzos mi ha davvero entusiasmata e avvinta.

In sincerità di Machiavelli conosco molto poco, ma in questo libro l’ho potuto conoscere attraverso le parole dell’autore che l’hanno dipinto con grande umanità e naturalmente astuzia. Certo è un uomo del suo tempo, di conseguenza alcune parti che riguardano la famiglia potrebbero farci storcere il naso. Del resto però fu un personaggio di grande importanza, uno scrittore, uno storico, un politico che nella Firenze dei Medici fu figura controversa.

“I chiodi cattivi della crocifissione di Cristo. (Machiavelli. Mal clavelli). Erano lo stemma di famiglia. Suo padre e il padre di suo padre lo avevano fatto scolpire sui mobili e stampare sulle stoffe di casa, come se si potesse andare fieri di quegli aculei di ferro che si erano piantati nella carne fremente di un dio”

Secondo Cancelliere e Segretario dei Dieci, Niccolò Machiavelli si trova a dover abbandonare la moglie prossima al parto per seguire le tracce di un misterioso assassino.

Una morte sospetta, una lettera firmata “Belfagor”, la chiamata a Roma per una indagine delicata e di massima importanza. Chi mina la stabilità di Roma e del conclave in procinto di decretare il nuovo papa? Chi vuole la morte dello stesso Machiavelli?

Il mittente potrebbe essere proprio il duca Valentino, Cesare Borgia, quel Borgia… del resto il Toro è lo stemma dei Borgia.

“Prima regola per compiere grandi cose: se possibile, non ci si deve mai separare dal bene, ma quando è necessario bisogna entrare nel male” e Roma rappresentava proprio il male, almeno questa fu l’impressione di Machiavelli quando vi entrò.

Quando anche la cortigiana preferita da Cesare Borgia, Fiammetta Cassini, verrà assassinata e senza che il suo corpo ne esponesse alcuna traccia che le carte si rimescoleranno nuovamente.

Una donna in nero sui luoghi di alcune terribili morti, un libro trafugato dall’appartamento di papa Borgia dopo la sua morte, una setta di indemoniati invocatori del demonio e le rivalità tra le più conosciute famiglie dell’Italia Rinascimentale ingredienti che stimolano la fantasia e regalano una lettura storica ma non pesante, tutt’altro molto piacevole e veloce.

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