L’OMBRA DELLA PIRAMIDE (Svetonio, un medico nell’Egitto Romano) Claudio Rossi

Un rotolo di papiro egiziano compare sul mercato antiquario clandestino. A prima vista sembra un testo sconosciuto, ma evidentemente c’è più di un dubbio sulla sua autenticità se qualcuno si muove per farlo valutare dagli esperti in papiri dell’università di Oxford.
Il lungo rotolo risale al secondo secolo d.C., al tempo dell’imperatore Traiano. Contiene il diario di un medico legionario, un certo Svetonio che presta servizio nella XXII legione. Quando viene tradotto si scopre che il medico scrive sia del suo lavoro che di vicende personali: è esperto nella preparazione dei farmaci, ma tra le righe si intuisce che la sua abilità non è controbilanciata da altrettanta scaltrezza nei rapporti con gli altri ufficiali.
Il reparto a cui appartiene viene trasferito nella città di Tebtynis, nell’Arsinoite, una regione isolata nel deserto e lontana dal Nilo, per una missione i cui contorni non sono per nulla chiari.
Lo attendono difficoltà impreviste e piene di pericoli mortali che esulano dai suoi compiti, e Svetonio dovrà decidere se essere un valente medico o solo un cieco esecutore di abietti interessi imperiali.

Terzo romanzo della serie “Svetonio, un medico nell’Egitto romano”.
Claudio Rossi è autore della fortunata serie “Quintilio, Vita tra Repubblica e Impero” e della trilogia “Un Architetto ai tempi dell’impero”.

I Romanzi di questa serie già pubblicati:
1. TRE STAGIONI SUL NILO (2020)
2. I VELENI DI TEBE (2021)

  • Editore ‏ : ‎ Independently published (3 marzo 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 420 pagine

Recensione a cura di Angy Fiore Lia

Siamo nel 2022. Alcuni esperti in papiri dell’Università di Oxford si trovano ad analizzare un rotolo di papiro egiziano. Il rotolo è scritto in greco alessandrino e sembra risalire al II secolo d.C. 

Procedendo con la traduzione, capiscono che il contenuto ha a che fare con dei resoconti relativi allo spostamento di truppe e di civili, ma soprattutto con la preparazione di farmaci, l’utilizzo di strumenti chirurgici e di erbe medicinali. Si tratta chiaramente degli appunti di un medico militare, e più precisamente di Aulo Svetonio. Il rotolo contiene informazioni sulla sua professione, ma anche sulla sua vita privata. 

Mentre gli studiosi procedono nel lavoro di traduzione, si rivela anche a noi lettori la storia di Svetonio. Il ritratto che emerge di lui è quello di un medico capace e stimato, ma anche di un uomo che spesso pecca di troppa ambizione e di ingenuità, mettendo così in pericolo se stesso e chi lo circonda, come la sua giovane moglie Nepthys.

E non è da meno il suo aiutante Onorazio che, con i suoi imbrogli e la sua “passione” per gli oroscopi, è una fonte di guai. È proprio attraverso uno dei suoi oroscopi che il giovane aiutante di Svetonio predice sventura e morte per la città di Tebtynis, dove il medico e i legionari si trovano per una missione tutt’altro che onorevole.

Le parole di Onorazio, purtroppo, diventano realtà.

È un resoconto coinvolgente e drammatico quello di Svetonio…

“Tutto è morte [···]. Al puzzo dei cadaveri che vengono bruciati alle porte della città si è mescolato l’odore della morte che ricordavo dai campi di battaglia. Sono passati molti anni da allora e lo avevo dimenticato, ma oggi si è ripresentato come un vecchio conto da pagare.”

Per la prima volta il nostro protagonista si sente impotente, soprattutto quando il dolore, la sofferenza e la morte lo toccano da vicino.

“Le mie medicine e la mia scienza non sono servite a nulla…”

Tutto sembra perduto, ogni bene prezioso, ogni cosa realmente essenziale, ogni ragione di vita. Facile giudicare un uomo annientato dal dolore, facile dire che non bisogna mai piangersi addosso per chi non ha vissuto in prima persona quel genere di dolore. 

Ma c’è un’ultima importante missione che Svetonio deve compiere e per la quale deve ancora rimanere in vita. C’è una promessa da rispettare, una parola data al sommo sacerdote Onnopsis in punto di morte.

“Con lei riposeranno nella terra i miei desideri mai esauditi e tutto ciò che ci rendeva ricchi. Terminato questo compito, spero che gli dèi non vogliano tenermi qui troppo a lungo.”

“L’ombra della piramide” è un mix ben riuscito di avventura, thriller, mistero, archeologia e storia, in cui elementi di fantasia si intrecciano con una accuratissima ricostruzione del contesto storico. L’autore ha dato vita ad un romanzo avvincente e credibile, che trasporta il lettore nell’Egitto del II secolo d.C., un mondo lontano, dove non mancavano insidie e pericoli di varia natura, ma estremamente affascinante.

Ho apprezzato particolarmente la parte ambientata ai tempi di Svetonio, perché mi ha regalato più emozioni e mi ha maggiormente coinvolta. È stato davvero come fare un viaggio nel tempo. 

La parte che vede protagonisti gli studiosi, alle prese con la traduzione dei papiri, l’ho trovata un po’ lenta in alcuni punti, ma non mancano i momenti di suspense.

Per finire, aggiungo che il personaggio di Svetonio mi è piaciuto molto, perché non è idealizzato. Svetonio è un medico, ma non è un eroe. È un uomo, con i suoi pregi e i suoi difetti, con le sue fragilità, i suoi dubbi, i suoi rimorsi e i suoi “se avessi…”, come tutti… Ed è proprio questo a renderlo credibile e realistico.

Per i lettori che hanno voglia di un viaggio nel passato e di una lettura avventurosa e adrenalinica, è un libro davvero imperdibile.

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2 Risposte a “L’OMBRA DELLA PIRAMIDE (Svetonio, un medico nell’Egitto Romano) Claudio Rossi”

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