Nilo segreto. Storia e società nell’antico Egitto di Alfredo Aldo Carlo Luvino

La millenaria avventura dell’Antico Egitto narrata attraverso le credenze, le idee, la storia e l’arte. Con accenni alla scrittura e alla vita quotidiana, questo volume è uno strumento utile ad intraprendere una approfondita conoscenza della civiltà sviluppatasi nella Valle del Nilo, grazie anche alla ricca bibliografia che consentirà al neofita di penetrare sempre più a fondo quella cultura.

Copertina flessibile: 256 pagine
Editore: Yume; prima edizione (1 marzo 2018)
Collana: Yume
Lingua: Italiano

 

a cura di Sara Valentino

Immutabile è in se stessa la verità  e sola sopravvive a tutto, ma cangia dimore e forme, ed intermittenti sono le sue rivelazioni. 

Spenta per sempre nelle cripte abbandonate sta la “luce di Osiri” e si è avverata la profezia di Ermete ad Asclepio: “O Egitto! O Egitto! Non resteranno di te che fole incredibili per le future generazioni, e nulla durerà di te se non parole scolpite nei sassi” Corpus Hermeticus

“Nilo segreto” è un saggio molto particolare, scritto da Alfredo Aldo Carlo Luvino che è un egittologo con una profonda conoscenza del mondo egizio, docente di egittologia presso l’Università popolare di Torino e collaboratore del museo egizio di Torino. 

Perché è particolare? Innanzitutto perché racchiude, e non è semplice, la storia delle dinastie che si sono succedute dalla preistoria e vengono analizzate alcune teorie sulle reali origini delle primissime culture che si affacciarono alla Valle del Nilo. Si prosegue poi con l’analisi cronologica dall’Antico Regno, passando per il Medio Regno e Nuovo Regno fino alla nascita del Cairo. Parliamo di millenni e millenni di storia racchiusa in poche pagine. Una lettura che, certo, la definisco per addetti del mestiere, o a maggior ragione per grandi appassionati. In fondo si trova la vastissima bibliografia a cui si è attinto in parte, ma che soprattutto il lettore può tenere per sé al fine di voler e poter approfondire alcuni argomenti di maggior interesse.

Voglio assolutamente riportare un passo che mi ha colpito profondamente, si tratta di alcune parole di Champollion dette alla figlia, Zoraide, in punto di morte. Ricordiamo che fu un grande uomo, la cui vita fu un viaggio verso le fonti della conoscenza, un’avventura inimitabile. Grazie alla sua conoscenza della lingua copta decifrò per primo i geroglifici della Stele di Rosetta.

“Ricorda… solo l’entusiasmo è la vera vita. Bisogna che il cuore si infiammi, che l’essere si animi di un desiderio che lo supera e lo assorbe. Sii fedele al tuo entusiasmo, dagli di che nutrirsi… e possa tu dire, con l’ultimo respiro: non c’è una sola ora della mia vita di cui io debba arrossire”

Credo che sia un meraviglioso augurio, ma che allo stesso tempo abbia mosso, e muova ancor oggi gli archeologi e gli egittologi che si dedicano allo studio dei grandi misteri, tutt’ora celati, nelle sabbie d’Egitto. 

Il titolo “Nilo segreto” non è casuale, il Nilo è un dono di Dio per l’egiziani, lo è oggi e lo fu ai tempi, il grande fiume che osserva e scorre, scorre e dona la vita. Testimone muto, in un detto si dice “Chi sa sale il Nilo scende la storia, chi scende il Nilo sale la Storia”.

Entrare in questo libro, scorrere le pagine di storia, tra le sabbie del tempo è un viaggio che potrà far scoprire l’Egitto a chi poco lo conosce, e chi lo scopre lo amerà per sempre, il suo fascino, i misteri, le credenze trascendono i secoli, avvinghiano e seducono.

E allora non ci resta che volare sopra la piramide a gradoni di Zoser, la prima piramide, il primo monumento in pietra della storia. La mitica Giza e le sue tre piramidi, di Cheope, Chefren e Micerino la loro storia e le dimensioni imponenti. 

Non posso evitare di dedicare due parole al mio Faraone preferito, l’eretico Akhenaton, colui che seppe rompere tradizioni radicate da millenni, e la sua meravigliosa moglie e sposa reale, Nefertiti… e la di lei scomparsa misteriosa. Breasted scrive di Akhenaton: “Con lui morì uno spirito quale il mondo non aveva mai veduto prima, un’anima coraggiosa, che intrepidamente affronta la spinta di una tradizione stabilita da tempi immemorabili e che si discosta da una lunga serie di faraoni convenzionali e incolori…”

Vine inoltre, ma tra i molti aspetti che vengono trattati, analizzato il simbolo del faraone tra sacro e profano. E’ considerato immortale, come Ra ogni notte sconfigge il serpente Apopi nell’aldilà, simbolo di ciò che non può essere definitivamente vinto, così il faraone respinge politicamente i nemici. Alla morte è Osiride, Osiride che resuscita come spirito, come energia e garantisce la fertilità e continuità.

Un manuale che sicuramente sarà mia cura conservare e consultare nel corso del tempo.

 

 

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