Porcellana di Maria Enea

RECENSIONE di Jessica Pennini

Questo libro ci fa davvero viaggiare indietro nel tempo: Maria infatti ci racconta due storie che si svolgono parallelamente: quella di Osmolinda, ambientata nel 500 e quella di Bottger, due secoli dopo. Nonostante il lasso temporale che li separa, i due sono uniti dalla passione per l’alchimia e dalla formula per riprodurre la porcellana.

Questa formula è un segreto che tutte le case regnanti vogliono accaparrarsi ma che la Cina, paese dove la porcellana è stata inventata, protegge come un segreto di Stato. Augusto il Forte, Re di Sassonia, vuole a tutti i costi avere il primato nella fabbricazione di questo oggetto così delicato e ambito e non esita a ricorrere alle maniere forti pur di riuscire nel suo intento. Arriva infatti a rapire e rinchiudere nel suo Castello il famoso alchimista Bottger a cui ordina senza mezzi termini di scoprire il processo di lavorazione della porcellana. Secondo il sovrano infatti “con le maniere forti si ottiene molto, quasi tutto.” Nel frattempo Maria ci introduce il personaggio di Osmolinda, una ragazza sicuramente fuori dagli schemi per la sua epoca, che vuole 

studiare e affiancare sempre di più il padre nella sua officina alchemica. Il padre la asseconda ma questo scatena le ire della madre che sostiene che “il destino di una donna è sposarsi e fare figli, non perdere tempo a cercare di fabbricarsi l’oro”. Il personaggio di Osmolinda, seppur di fantasia, mi ha colpita molto per le sue convinzioni e la sua tenacia nel voler essere lei stessa a plasmare il suo futuro. Infatti la ragazza “riteneva oltraggioso che qualcuno potesse apprezzarla per la sua bellezza, di cui non aveva alcun merito, anziché per la sua intelligenza”, cosa questa di cui poteva davvero vantarsi, essendo molto curiosa, visto che “i suoi interessi la spingevano a ricercare il perché delle cose, a vedere la sostanza dietro l’apparenza”.

Nel mentre Bottger si trova inizialmente spiazzato: ha pochi mezzi, un solo assistente al suo fianco e non riesce a trovare questa formula così segreta. Sarà proprio il suo aiutante un giorno ad imbattersi in una casa abbandonata, chenasconde al suo interno una vera officina dedicata allo studio dell’alchimia. È da questo momento che la vita di Bottger si lega in un certo modo a quella di Osmolinda, grazie a cui l’uomo riuscirà a dare vita alla sua impresa. Maria ha raccontato questa storia arricchendola con molti dettagli e con estrema precisione. Grazie a questa lettura ho potuto scoprire cose nuove sull’alchimia, un argomento che mi ha sempre affascinata e sulla porcellana, materiale molto conosciuto ma di cui sapevo poco. Ho trovato molto coinvolgente anche la parte romanzata del libro, quella dedicata a Osmolinda, personaggio che mi è rimasto nel cuore per la sua forza e per le sue idee, e trovo che la parte storica sia in perfetta sintonia con quella di invenzione dell’autrice.

 

All’inizio del Settecento, la porcellana cinese è ambita da nobili e famiglie regnanti. Ma la sua formula è protetta dal segreto di stato da parte della Cina e vani sono tutti i tentativi per riprodurla. Un alchimista tedesco, Bottger, viene arrestato a Dresda e condotto al palazzo reale dal re di Sassonia, convinto che egli possa scoprirne la formula. Nel suo lavoro viene supportato dall’amico, il fisico Von Tschirnhaus. Tuttavia la ricerca rimane infruttuosa finché per caso i due non s’imbattono nella vicenda di una misteriosa donna alchimista, Osmolinda, vissuta due secoli prima.

  • Peso articolo : 300 g

  • ISBN-10 : 8893704005

  • Copertina flessibile : 230 pagine

  • ISBN-13 : 978-8893704007

  • Editore : 0111edizioni (30 giugno 2020)

  • Lingua: : Italiano

  • Link d’acquisto
Please follow and like us:
error0
fb-share-icon20
Tweet 20
fb-share-icon20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.