PROFILO DI NINFA di FABRIZIO FENU – Aporema edizioni

L’incontro fugace con una donna bellissima e uno strano manoscritto, da lei dimenticato su una panchina nel cortile di un ospedale, sconvolgono la vita monotona e già arresa di Leonida, un quarantenne milanese combattuto tra mille disillusioni e il sogno di un futuro diverso. Suggestionato dalle astruse pagine di quella sconclusionata novella epico-parodica e arso dalla voglia di rintracciare quella donna sfuggente e impenetrabile, Leonida si trova anche a fare i conti con la misteriosa scomparsa del padre, un eccentrico professore in pensione che vive in barca nel porto di Genova. Proprio come i tarocchi che danno il nome ai singoli capitoli, le carte si mescolano a ogni pagina in un intricato susseguirsi di eventi imprevisti, lungo la scia delle tracce contenute nel manoscritto, per svelare solo nel finale il loro mistero.

Copertina flessibile: 362 pagine
Editore: Aporema Edizioni (1 gennaio 2019)
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8832144425
ISBN-13: 978-8832144420

 

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Recensione a cura di Edvige Marotta

Un libro che mi ha stupita, pur non essendo il mio genere! Un libro che all’inizio può spiazzarti e sembrarti “contorto”, invece, all’improvviso, tutti i nodi si sciolgono e la storia comincia a prendere via e non vorresti più fermarti. Non è mai noioso, anzi a tratti assume una forma spiritosa che fa sorridere e ti alleggerisce la lettura rendendola piacevole e scorrevole (letto in due giorni), anche quando alcuni dialoghi sono scritti in dialetto genovese e siciliano (utilizzati perché la storia si svolge fra Milano, Genova e Sicilia e, come dice l’autore, alcuni personaggi non sarebbero stati credibili se non fossero stati scritti in tale modo, ma vi assicuro che si segue tutto tranquillamente, infatti, dove vi sono i termini più difficili da comprendere, vi sono le note di rimando).

Il racconto è una storia nella storia e l’originalità sta sia:

– nell’aver utilizzato il nome di una delle carte dei tarocchi come titolo per ognuno dei dieci capitoli del libro (10 arcani maggiori: “Il Bagatto”, “L’imperatore”, “Le stelle”, “Il Carro”, “L’Appeso”, “La Ruota della Fortuna”, “L’eremita”, “La Torre”, “La Papessa” e “Il Sole”, mentre gli altri dodici vengono nominati durante il percorso), ognuna delle quali rappresenterà un particolare di ciò che sta accadendo in quel determinato momento del racconto.

“I tarocchi sono un percorso di ricerca Interiore.” ” Sono archetipi che si adattano alla rappresentazione simbolica di tutte le possibilità della vita. È bello vederli intarsiati all’interno di uno specchio, perché il senso è proprio quello: le carte rispecchiano soltanto quelle anime che si concedono sincere alla lettura.”

che

– nell’utilizzo di una storia nella storia, come ho già accennato, che stravolge letteralmente la Teogonia di Esiodo, l’Iliade e l’Odissea di Omero, l’Epopea di Gilgamesh e la Bibbia e dove a personaggi come Noè, Ulisse, Achille, Ettore ed altri ancora viene dato un ruolo molto diverso da quello che conosciamo noi attraverso le letture. Una novella epica-parodica che appare sconclusionata ma che, in realtà, offre un quadro chiaro di ciò che sta accadendo ai nostri personaggi all’interno del racconto.

Come ogni libro che si rispetti, “Il profilo di Ninfa” accoglie dentro di sé anche un insegnamento, un significato profondo che bisogna ricercare fra le righe e che diviene ben chiaro al lettore alla fine della lettura!
La storia si snoda attorno alla vita di tre personaggi legati da un filo sottile che li ha uniti e grazie al quale percorreranno il loro destino comune… alla ricerca della verità!

“La verità che ci viene raccontata non ha lo stesso valore di quella che riusciamo a scoprire da soli.”

Èh sì…

Filippo è un uomo di settant’anni, vedovo oramai da tanti anni che non si è rifatto una vita. Vive su una barca, la Broken Heart, a Genova passando il tempo fra donnine, alcool e anche un po’ di droghe, anche se il suo obiettivo principale è quello di scoprire la verità su suo padre che, probabilmente, non è quello che gli hanno sempre detto e da cui ha ricevuto il cognome. È un uomo solo, burbero che sembra scostante ma, in realtà, nasconde un grande dolore interiore. Amante del mare che è da sempre la sua casa, è continuamente in giro con la sua barca la quale è sempre stata una “rivale sentimentale” sia per la moglie che per il figlio…

“Il mare reclama pensieri più sinceri, sentimenti legittimi: il mare è spavento, l’idea infinita di morte in costante movimento.”

Leonida, suo figlio, alla soglia dei 40 anni è un uomo che ancora non sa cosa vuole dalla vita, un po’ codardo, schivo, che seppure colto e laureato si sente sempre non all’altezza delle situazioni e non ben accetto dal padre che, fin da bambino, è sempre stato poco presente, sempre fuori casa e costantemente in lite con la moglie. Leonida è alla continua ricerca di una propria identità e il viaggio che intraprenderà lo aiuterà a capire meglio se stesso e chi lo circonda…

Katerina, la ragazza di cui si innamorerà Leonida e che incontrerà fuori il cortile dell’ospedale dove lui era in cura per degli accertamenti, è una ragazza straniera con un passato non troppo felice che la porta ad essere un personaggio spesso malinconico ma determinata, infatti anche lei è in cerca di una verità importante, scoprire chi è la sua vera madre e per riuscirci utilizzerà tutti i mezzi necessari…

Dopo l’incontro con Katerina e solamente uno scambio di sguardi che lo ipnotizzano e lo fanno innamorare di lei, Leonida cerca in tutti i modi di ritrovarla, ma in mano ha solo un mucchio di fogli che la ragazza ha dimenticato sulla panchina dove era seduta.
Questi fogli raccontano una storia che, all’apparenza gli appare bizzarra, ma, in realtà, sono la chiave per arrivare a scoprire dove si trova suo padre, quando, ad un certo punto del racconto questo scompare senza lasciar traccia.
A questi fogli è legato anche il destino di Katerina ed infatti, grazie ad essi, Leonida riesce a ritrovarla ed insieme cominceranno un cammino avventuroso all’inseguimento di prove che non solo aiuteranno Leonida a capire chi è realmente suo padre e dove è scomparso, ma aiuteranno anche Katerina a comprendere che spesso la ricerca della verità è solo un forte accanimento dell’uomo nel voler a tutti i costi credere che le cose siano andate in modo piuttosto che in un altro, solo perché dettate dalla disperazione e allora ci si attacca a tutto e si crede ad ogni cosa che ci viene detta senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni. Durante questo cammino i due protagonisti saranno accompagnati da diversi personaggi “secondari” ognuno dei quali rappresenta il tassello di un puzzle che li aiuterà a trovare il bandolo della matassa ed arrivare, così, alla soluzione finale.
Non voglio svelare altro di questo libro perché è un racconto che va letto senza “sapere troppo” in modo da lasciare la giusta suspense al lettore e gustare in toto questa storia in cui si intrecciano, in maniera equilibrata, sensazioni di rancore, frustazione, paura, affetto, avventura, amore e dove la ricerca di se stessi è il punto cardine dei personaggi, come di ciascuno di noi nella realtà quotidiana.
Interessante l’utilizzo dei tarocchi come traccia per descrivere le varie situazioni che si presentano durante il percorso e, da amante di queste carte “magiche”, ho letto con piacere ed apprezzato moltissimo questo libro che consiglio vivamente di leggere! Buona lettura…

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