QUEL RAMO DEL LAGO DI COMO di Maria Teresa Giaveri

  • Editore ‏ : ‎ Neri Pozza (7 novembre 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 128 pagine

Recensione a cura di Patrizia Martellini

Con lo stile puntuale, elegante e divertito che la contraddistingue, Maria Teresa Giaveri compone un romanzo che unisce erudizione, passione letteraria, storica e divertissement intellettuale; un libro che è un atto d’amore nei confronti della letteratura. 

MANZONI e DUMAS che interagiscono!

Sinossi

Avete mai notato che le avventure dei Moschettieri di Dumas si concludono proprio negli stessi giorni in cui cominciano quelle dei Promessi Sposi? Nel novembre 1628, mentre finisce l’assedio di La Rochelle e cessano i conflitti fra D’Artagnan e Richelieu, Don Abbondio passeggia tranquillamente sulla riva del lago di Como, nella bruma che si sprigiona dai campi. Ebbene, Maria Teresa Giaveri ha notato la coincidenza e ha immaginato che cosa sarebbe accaduto se i personaggi dei due grandi romanzi storici si fossero incontrati. 

Immagine che contiene Viso umano, illustrazione, anime, Cartoni animati

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Proseguo ora raccontandovi la trama bizzarra del libro …

Don Abbondio colto da timore per aver già visto i bravi, rimane sconcertato dall’arrivo al galoppo di quattro cavalieri francesi, molto eleganti, con mantelli e larghi cappelli piumati! Sono i Moschettieri Athos, Porthos, Aramis e D’Artagnan, che con molta cortesia gli chiedono informazioni.

Poi il povero curato viene lasciato ai bravi, che subito gli dicono: «questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai». È questa la prima di tantissime citazioni manzoniane, che faranno piacere ai suoi estimatori.

Mentre leggevo questo brano ho pensato a quanta violenza, miseria e carestia avesse portato nel Ducato di Milano la nefasta dominazione spagnola, mentre in Francia la vita era ben diversa; mi è bastato confrontare i Bravi con i Moschettieri.

La missione dei Moschettieri è quella di trasportare due quantità di oro in Italia, inviate dal Cardinale Richelieu. La prima tappa di consegna porta i Francesi dall’Innominato o l’Innommé, al secolo Francesco Bernardino Visconti, che li accoglie con grande cortesia.

Durante il soggiorno D’Artagnan viene coinvolto, tramite una clamorosa bugia del Nibbio, nel rapimento di Lucia, che il bravo definisce “monacata con forza”.

Ma per uno strano scherzo del destino, al posto di Lucia, viene rapita Marianna de Leyva y Marino, dei conti de Leyva de la Cueva-Cabrera, in pratica la Monaca di Monza!

Quando l’Innominato e Marianna si incontrano è subito un coup de foudre. Poche ore dopo i due diventano amanti, il tutto avviene nella camera da letto spartana del Visconti, ove si trova un quadro così descritto … il rosso, giallo, nero di un quadro fosco con un viso femminile e una testa mozzata, un Caravaggio? Giuditta e Oloferne?

Lasciato l’oro i Moschettieri ripartono alla volta di Bergamo, dove si fermano per curare Aramis, ferito gravemente, mentre attraversavano il confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia.

A questo punto l’Autrice inserisce un pezzo storico, dove spiega la Guerra per la Successione al Ducato di Mantova, un evento complesso che lascio ai lettori, che ho trovato molto interessante.

Dopo aver lasciato il ferito in buone mani, i Moschettieri ripartono per raggiungere Mantova e consegnare il secondo carico d’oro al pretendente al titolo di Duca di Mantova: Carlo I di Gonzaga-Nevers.

Nel frattempo a Bergamo Aramis assume come valletto personale …indovinate chi? 

Il nostro Lorenzo Tramaglino, o come dicevan tutti Renzo.  

In seguito i quattro Moschettieri e Renzo, si recano a Venezia dove si imbarcano su una nave per Marsiglia.

In Provenza Renzo trova lavoro, perché i setaioli lombardi erano all’epoca molto richiesti, lì viene raggiunto da Lucia e dalla madre Agnese, giunte lì attraversando il Piemonte.

Et  ils vécurent heureux pendant très longtemps.   

Quindi niente tragedie, carestia, Lanzichenecchi e Peste …tutto bene.

Immagine che contiene testo, mappa, atlante, diagramma

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Permettetemi un’ultima osservazione storica, osservando questa cartina ci si chiede perché i Lombardi siano rimasti per 200 anni sotto il giogo spagnolo, quando erano circondati da terre libere, dove la vita era migliore. Io penso che molti siano emigrati come i nostri Promessi Sposi.

Lascio a voi le innumerevoli pagine dove si parla di Alexandre Dumas e del suo “incontro” con Manzoni!

Buona lettura

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