#reviewparty – Il silenzio del peccato – Linda Bertasi

Recensione di Jessica Pennini

Ho sempre amato il periodo Tudor e Anna Bolena, mi sono appassionata a loro ormai tredici anni fa e da allora non posso perdermi nessun libro che li riguardi. 

Questa volta Linda ci porta infatti in Inghilterra, al tempo di Enrico VIII, dove esploriamo le campagne inglesi dell’Essex, passando poi dal palazzo di Hampton Court fino ad arrivare nell’Hertfordshire. Un viaggio alla scoperta dei luoghi, degli usi e dei costumi dei contadini, della corte e dei nobili del 500 inglese. 

La storia di Jane comincia proprio nella campagna in cui è cresciuta, quando, sorpresa da un temporale improvviso, incontra Charles Brandon, il Duca di Suffolk, migliore amico di Enrico VIII. 

I colori dell’estate facevano da contorno quando lo incontrò, e niente fu più come prima”. “Rimasero a guardarsi, occhi negli occhi; il cuore di Jane accelerò, e la strana sensazione le prese nuovamente lo stomaco. Sarebbe bastato avanzare di un solo centimetro, per riuscire a percepire il contatto con la mano protesa.” La passione tra i due divampa immediatamente e nulla possono fare per frenarla, ma Jane è una contadina e Charles un nobile. Un’unione tra i due è impossibile, in un mondo di cariche politiche, alla ricerca di continui vantaggi, non c’è molto spazio per l’amore. Questo la ragazza lo capirà quando si troverà a corte, dove farà la conoscenza di Enrico VIII e Caterina d’Aragona. 

Tuttavia proprio a Hampton Court incontrerà un’altra persona, destinata a cambiare per sempre le sorti di una nazione intera: Anna Bolena. 

E poi gli occhi si posarono su una giovane dama: indossava un abito elegante che ne esaltava le forme delicate, un monocle riluceva sul suo sterno esangue, e i capelli corvini erano raccolti sulla nuca”. 

Ora il futuro di Jane è compromesso e per sfuggire allo scandalo i suoi genitori la obbligano a sposare l’avvocato Richard Howard. Ma perché un uomo di nobili natali decide di sposare una ragazza umile? Questo non è l’unico dei segreti che dovranno essere svelati. Jane, infatti, da anni ha gli stessi incubi e la tenuta di Manor House, dove vivrà con il marito, cela una storia torbida e misteriosa, nascosta agli occhi del mondo. 

Sullo sfondo della vita coniugale dei due lo scenario politico dell’Inghilterra sta cambiando radicalmente. È il periodo della Grande Questione del Re, in cui Enrico VIII, per liberarsi di Caterina e sposare Anna, istituisce prima un processo per annullare il matrimonio, poi da avvio allo Scisma inglese per velocizzare la sua situazione. 

Tuttavia l’ascesa al potere di Anna fu tanto veloce quanto la sua caduta in disgrazia. Appena tre anni dopo, la Regina salì sul patibolo per essere decapitata sotto il peso di accuse false ed infamanti. 

“La regina salì sul patibolo con le dame dove, ad attenderla, c’erano il boia, un prete e alcune guardie. Jane sentì il legno scricchiolare sotto i suoi passi, quasi una lugubre litania del potere che si sgretolava sotto i piedi della donna”. 

Il passaggio dedicato alla morte di Anna è uno di quelli che mi ha colpita di più, il suo personaggio è da sempre il mio preferito e la sua fine i gloriosa mi ha sempre fatto un certo effetto. 

“Una corona sul capo che gravava come un macigno, una corona che l’aveva condotta alla forca, quasi in un masque grottesco”. 

Questa frase sintetizza al meglio gli ultimi tre anni di vita di Anna: aveva tanto agognato quella posizione, era ambiziosa, ma era una donna forte in un mondo dominato dagli uomini, e questo fu la sua rovina.

Questo romanzo, pur essendo breve, è decisamente intrigante. È un mix di Storia, passione, mistero, paranormale, elementi che non mancano mai nei libri di Linda, uniti a una ricostruzione storica puntigliosa che non lascia nulla al caso. 

“La credevano forte e coraggiosa, indomita e ribelle, ma non era che una ragazza, l’unica figlia femmina in una famiglia di contadini. Una sognatrice che tentava di restare con i piedi per terra, ma quanto dolevano quei calzari costretti a percorrere un sentiero fatto di schegge di vetro”. 

Questo passo su Jane mi ha molto colpita. 

Ho amato moltissimo questo personaggio, è una ragazza forte e coraggiosa ma dall’animo dolce e sognatrice, che nonostante le difficoltà della vita va avanti per inseguire il suo destino.

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