Riempiendo il cielo inglese di miraggi. Ediz. integrale – Ghezzi Renato

Il “diario” di un viaggio che dalla realtà si snoda nel fantastico, tra storia, leggende e letteratura, per tornare infine a casa con l’elisir distillato dalle esperienze vissute, lette o immaginate. di Renato Ghezzi Questo è il “diario” di un viaggio compiuto nell’estate del 2022 dall’autore e dalla moglie. A bordo di un’auto a noleggio, hanno vagato per il Sud-Ovest dell’Inghilterra in cerca di suggestioni ed emozioni. Hanno visitato luoghi densi di riferimenti e di richiami per la cultura inglese, e non solo, quali Bath o Stratford-upon-Avon, esplorando gli agganci che città, paesaggi, monumenti hanno con la storia, le leggende, la letteratura. Come i due viaggiatori, il lettore incontrerà re Artù, Francis Drake, Jane Austen, il mastino dei Baskerville, Enrico VIII, insieme a personaggi meno noti, come Aleister Crowley o Ernest Shackleton. Un viaggio in cui la realtà geografica è la porta per il fantastico, per l’immaginario. Un piccolo “viaggio dell’Eroe”, fuori dal mondo ordinario, per tornare infine a casa con l’elisir distillato dalle esperienze vissute, lette o immaginate.

  • Editore ‏ : ‎ Le Mezzelane Casa Editrice; Unabridged edizione (10 maggio 2023)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile ‏ : ‎ 180 pagine

Recensione a cura di Sara Valentino

Come preparare mentalmente una valigia al volo e prendere un aereo immaginario? Basta leggere questo diario di viaggio a opera di Renato Ghezzi.

Però detta in questo modo potrebbe sembrare la noiosa cronistoria di una vacanza. Invece, come accade per l’autore stesso, alla fine abbiamo fatto il viaggio, lo abbiamo fatto con la fantasia ma in fondo è stato anche un po’ percorrerlo all’interno di noi stessi. In effetti spesso è così, partiamo per svagarci, partiamo per visitare luoghi, ma cosa ci resta. Ci resta quello che in qualche modo ci ha dato le risposte che inconsciamente cercavamo, ci ha dato ciò che più risuona con la nostra anima, la nostra vera essenza.

Renato Ghezzi ha una guida eccezionale, nientemeno che Re Artù, quanti voli pindarici ci ho fatto da ragazzina. Ecco il viaggio ha inizio nel luogo indicato come quello della sua nascita. Ripercorriamo i fili dorati della leggenda per immaginare il suo concepimento, frutto di amore, frutto di un inganno o semplicemente magicamente indirizzato da mago Merlino, non artefice ma strumento del destino.

Tintagel, “Fu così che in quella notte Igraine concepì il celeberrimo Artù” – Geoffrey de Momouth

Poi incontriamo Aleister Crowley, anch’esso una mia vecchia conoscenza (letteraria si intende). Un personaggio controverso, un uomo egoista, un illuminato? “Fa ciò che vuoi: in ciò sta tutta la legge”

C’è anche sir Francis Drake, del quale ho recentemente letto un saggio interessantissimo, mi piacerebbe dunque vedere dal vivo i luoghi in cui vissè e passò.

“Dove finisce la storia e comincia la leggenda?” E’ proprio ciò che ci fa vivere Ghezzi, ci racconta la realtà conosciuta e la intreccia con le leggende, con i romanzi classici di Conan Doyle ad esempio. E noi si respira quell’atmosfera a metà tra il reale e il surreale e ci viene voglia di leggere di quelle storie, per poter ancora vivere emozioni e a volte impressionarci.

Inseguendo il numero 3, il numero perfetto, che poi è anche il mio, l’autore ci porta con il suo contagioso entusiasmo alla ricerca di tre luoghi chiave e magici delle vicende di Re Artù, il luogo dove potrebbe essere sepolta la tavola rotonda, quello dell’ultima battaglia e quello nelle cui acque scomparve Excalibur.

“E ora che il mondo è cambiato e Artù, mio fratello e amante, che fu re e sarà re, giace morto nell’Isola Sacra di Avalon, la storia dev’essere narrata.” Le nebbie di Avalon, Marion Zimmer Bradley

Di più non dico perchè sarebbe un peccato perdere il dono di leggere e scoprire le varie tappe. Solamente ne esco un po’ diversa da come sono partita, ho delle risposte che cercavo e delle certezze che non avevo. Quindi grazie a Renato Ghezzi

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