Roghi fatui. Oscurantismo e crimini dai Catari a Giordano Bruno di Adriano Petta

A cura di Sara Valentino

“Quale prezzo abbiamo pagato per la libertà di stampa?”

Ringrazio La lepre edizioni per questo libro, un’opportunità imperdibile per riassaporare argomenti che conoscevo e per erudirmi maggiormente su altri mai approfonditi.

Il tema è quello dell’eresia, la libertà negata di pensiero e come la libera diffusione di innovazioni, quali la stampa, sia stata ostacolata nei secoli, quanto sangue è stato versato nei tempi ma… siamo davvero sicuri che tutto ciò sia rimasto relegato nelle pieghe della storia?

“Roghi fatui”, dal nome molto evocativo, è un saggio, un excurus e anche un po’ romanzo. E’ un viaggio, questo direi io, questo è ciò che con la mia bella valigia di cartone ho affrontato insieme all’autore e a grandi del passato.

Partiamo dal XII secolo con le opere di Giordano Nemorario e giungiamo al termine con papa Leone XIII colui che aprì agli studiosi gli archivi vaticani.

Parlare di libri, di sapere e di conoscenza perduta ci porta inevitabilmente indietro nel tempo alla Biblioteca di Alessandria, attorno ad essa tutti i più illustri uomini di scienza potevano liberamente studiare. Dopo la distruzione della Biblioteca di Alessandria e quelle di Pella, Efeso, Antiochia e Pergamo bruciate per 1200 anni il progresso si fermò.

Una nota dolente ma che va menzionata e celebrata è quella dedicata a Ipazia. Donna pagana, filosofa, scienziata e astronoma invetò l’astrolabio, l’aerometro e l’idroscopio, rifiutò di convertirsi al Cristianesimo e di interrompere le sue lezioni. Per questo, per ordine del vescovo e patriarca Cirillo, venne fatta a pezzi e bruciata in un letamaio, era il 415 d.C.

“L’Europa divenne cristiana e le tenebre caddero sul cammino della conoscenza: per oltre un millennio i pochi libri di filosofia e di scienza scampati ai roghi, marcirono negli scantinati della Biblioteca vaticana, oppure vennero ignorati e ci furono restituiti dalla cultura araba, di cui erano divenuti patrimonio.”

Alcuni papi, tra cui spicca Silvestro II, cercarono di agevolare la diffusione delle conoscenze scientifiche ma vennero messi a tacere.

Ci fu un tempo, e protagonista fu proprio Giordano Memorario, intorno ai primi anni del milleduecento, in cui in Occitania e in molti territori d’Italia di diffuse una nuova religione. Il catarismo, una religione dualista, d’ispirazione orientale “…originata dal bisogno di un cristianesimo puro. Il catarismo, infatti, si rifaceva direttamente al messaggio di Cristo (“cataro vuol dire “puro”)” e criticava fortemente l’allontanamento della Chiesa dalle sue origini.

Un religione che non prevedeva un capo assoluto, che non precludeva alle donne lo studio della medicina e la cura dei malati. Sappiamo che un destino terribile si abbattè sui Catari, il loro ultimo rifugio: il castello di Montsegur.  Nemorario arse insieme all’ultima roccaforte ma riuscì a mettere in salvo le chiavi del sapere.

Questa non è una fine ma l’inizio di una storia lungo i secoli, protagonisti diversi tra i quali una Firenze rinascimentale e l’accademia di Ficino, dove si studiano e traducono antichi manoscritti greci scampati all’incendio di Alessandria.

“A te dunque l’onore di riportare i vita gli antichi greci.”

Vi lascio con questo passaggio tratto dal capitolo ove si parla di Giordano Bruno, l’ho scelto perchè credo che in alcuni momenti, soprattutto in quelli bui, è importante ritrovare la nostra vera origine.

“Sono terre infinite, sono soli infiniti, è etere infinito, e l’uomo è solamente una briciola di luce in mezzo a questo infinito universo. Il dono più grande che il creatore ha fatto a questa pagliusca è quello dell’intelletto, con il quale ogni uomo può proiettarsi negli spazi infiniti, vedere anche ciò che non vede immaginare anche ciò che non tocca. E io, umile pagliusca, nè Dio nè l’universo posso sfiorare con le mie dita fatte di fango, ma entrambi posso sfiorare con la mia anima fatta di luce”

Trama. Che cosa hanno in comune i catari occitani, il doctor mirabilis Ruggero Bacone, il cardinale Nicola Cusano, l’artigiano Gutenberg, l’astronomo Copernico, l’eretico Giordano Bruno, il padre della scienza moderna Galileo Galilei? Tra roghi, veleni, incontri segreti di cui poco è trapelato, una trama li unisce attraverso i secoli.
E una passione comune: la conquista e la divulgazione del sapere.
Questo romanzo storico – epilogo del precedente Eresia Pura che racconta lo sterminio dei catari – offre una nuova chiave di lettura della lotta tra Scienza e Religione.
Una lotta senza esclusione di colpi tra la Chiesa cattolica e quanti hanno vissuto per diffondere la conoscenza tra i popoli e offrire al genere umano uno strumento di libertà.

  • Copertina flessibile : 240 pagine
  • ISBN-10 : 8896052327
  • ISBN-13 : 978-8896052327
  • Editore : La Lepre Edizioni (15 aprile 2011)
  • Peso articolo : 240 g
  • Link d’acquisto
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