Storia del soldato Tommaso Cirmena nella prima guerra mondiale Parte 1.

A cura di Simone Gervasi
Con l’articolo di oggi andremo a parlare della storia del 3 fratello della famiglia Cirmena e ovviamente sto parlando di Tommaso Cirmena.
LA FAMIGLIA DI CIRMENA TOMMASO
Cirmena Tommaso nasce a Rosolini il 4.4.1891 e si sposa il 18.1.1914 con Macauda Maria Teresa.
Muore il 10.1.1951 a Rosolini e viene sepolto nel cimitero di Rosolini nel settore D-Tomba: n.29
Inoltre ha avuto 4 figli che sono Rosario,Giovanna,Giuseppe e Vincenzo.
Rosario si è sposato con Maria Nicastro e hanno avuto 2 figli che sono Tommaso e Maria Teresa.
Rosario era Maresciallo Maggiore in carica speciale nei Carabinieri ed è morto in servizio per causa di servizio.
Giovanna si è sposata con Antonino di Stefano e hanno avuto 3 figli che sono Corradina (chiamata anche Antonietta), Corrado e Maria.
Giuseppe si è sposato con Concetta Cirmena (detta anche Tina) e hanno avuto 3 figli che sono Salvatore, Maria Teresa + Maria Teresa.
Giuseppe morirà come brigadiere dei carabinieri per causa di servizio.
Vincenzo rimase celibe senza figli ed era stato assolto dal servizio di leva  come Aviere scelto di Governo dell’aeronautica militare presso l’aeroporto di Elmas di Cagliari in Sardegna.
LE VICENDE MILITARI DI TOMMASO CIRMENA
Chiamata alle armi anno 1912
-Nel 29 luglio 1911 il soldato Tommaso Cirmena ha assolto il servizio militare obbligatorio come soldato di leva di prima categoria, classe 1891, Distretto Militare di Siracusa e lasciato in congedo illimitato.
-Il 23 ottobre 1911 venne chiamato alle armi e inoltre venne rinviato in congedo illimitato provvisorio in attesa del congedamento del fratello Francesco Cirmena, classe 1888, anch’egli in servizio di leva.
-Il 4 aprile 1912 venne congedato il fratello.
-15 aprile 1912 fu incorporato nel 55° reggimento fanteria, brigata Marche.
-Il 17 luglio 1912 fu trasferito al 79° reggimento fanteria, brigata Roma, destinato ad operare in Libia.
-Il 19 luglio 1913 partì per la Tripolitania e Cirenaica, con imbarco da Napoli.
Ho trovato indicazione che il 79 fanteria, nel periodo antecedente quello in cui vi operò Tommaso Cirmena, prese parte all’occupazione dell’Oasi di Zanzur.
Successivamente, contribuì a contrastare la guerriglia in atto in quei territori.
-Il 5 dicembre 1913 Tommaso Cirmena rientrò in Italia, sbarcando a Napoli
-Il 7 dicembre 1913 fu trasferito all’originario 55° reggimento fanteria, brigata Marche, ove svolse il restante periodo del servizio di leva.
-Il 15 luglio 1914 fu posto formalmente in congedo illimitato con dichiarazione di aver servito con fedeltà ed onore, e contestualmente richiamato in servizio ai sensi del r.d. 11 luglio 1914, venendo trattenuto alle armi fino al 3 dicembre 1914, ai sensi dell’art. 679 del regolamento disciplinare.
Richiamo alle armi anno 1915
Tommaso Cirmena il 20 aprile 1915 venne chiamato alle armi nel 75° reggimento fanteria brigata Napoli per effetto del R.D. 15/4/1915
-All’inizio delle ostilità, la brigata si trova nei pressi di Cividale alla dipendenza della 24a divisione.
-L’8 giugno passa lo Iudrio e il 12 si schiera sulle alture di riva destra dell’Isonzo (q. 376 – q. 412 – q. 507) a nord-ovest del M. Sabotino.
-Partecipa quindi alla 1a battaglia dell’Isonzo (23 giugno – 7 luglio) concorrendo agli attacchi contro il Sabotino e dopo un periodo di riposo nelle retrovie, ritorna in trincea alla fine di settembre nella zona di M. Sei Busi e di Selz; ivi prende parte alla 3a battaglia dell’Isonzo (18 ottobre – 4 novembre) attaccando in direzione del Cosich e del Debeli, ma senza ottenere risultati tangibili.
Rinnova i suoi tentativi durante la 4a battaglia dell’Isonzo (10 novembre – 5 dicembre) contro le posizioni di M. Sei Busi — q. 61, riuscendo a conquistare alcuni elementi di trincea a presidio dei quali rimane sino alla fine dell’anno rafforzandosi e sistemandosi per l’inverno.
Durante il 1915 la brigata fu:
• – Dal 24 maggio al 12 luglio in linea (Medio Isonzo – Corno di Rosazzo – q. 412 – q. 507 – Podsenica – Monte Sabotino).
• – Dal 13 luglio al 25 settembre a riposo (Chiopris – Percotto – Jalmicco).
• – Dal 26 settembre al 31 dicembre in linea (Selz – q. 61 – Monte Sei Busi – q. 59 – q. 61).
Inviato a riposo
ANNO 1916.
-Inviata a riposo il 13 gennaio ad Aquileia, la brigata si trasferisce il 12 febbraio nel settore di Monfalcone, alla dipendenza della 16a divisione alternando i reparti nel servizio di trincea fino al 23 aprile, durante il quale periodo concorre con alcuni reparti alle azioni svolte in marzo ed aprile dalla brigata Acqui contro le posizioni nemiche di Selz.
Una volta riordinata quindi nei pressi di S. Valentino, ritorna, il 15 maggio, nel settore di Monfalcone ove, il 18, il IV/75° ed il I/76° rioccupano alcune posizioni (q. 92 – q. 98 – q. 12) rimaste il giorno 15 in potere del nemico in seguito a violenta offensiva. Fra il 14 ed il 17 giugno la brigata attacca ed occupa la q. 108 mantenendola contro i ritorni offensivi del nemico.
Nel periodo del 1916 in cui Tommaso Cirmena vi prestò servizio, la brigata fu:
• – Dal 1° al 12 gennaio in linea (Settore di Selz).
• – Dal 13 gennaio all’11 febbraio a riposo (Aquileia – Belvedere).
• – Dal 12 febbraio al 23 aprile in linea (Settore di Monfalcone).
• – Dal 24 aprile al 14 maggio a riposo (S. Valentino – S. Antonio – Palazzotto).
• – Dal 15 maggio al 12 luglio in linea (Settore di Monfalcone – Settore di Selz).
Il 24 giugno 1916 Tommaso Cirmena fu trasferito al neo costituito 222 reggimento fanteria brigata Jonio
ANNO 1916.
-La “Ionio” permane nelle primitive posizioni comprese tra Forcella Brentana, Samone e Prà della Bella (221°) e Forcella Tesina, Burlon e Spera (222°), alternando i turni di linea a periodi di riposo, fino al 9 agosto.
-Dal 22 aprile all’8 agosto la brigata è inizialmente dislocata nel Settore Ronchi – M.Collo -Vallone Ceggio [C. Boccheri – S. Anna – C. Desene – Q. 1492 – Sorgente – Q. 1750 – Vallone – Castagne -Torcegno – T. Ceggio – Campestrini]
-Con l’Offensiva austriaca ripiega su: Montebello – Croce di Biennati – Malga Campo – C. Scarfa – Campestrini – Spiado [Val Canai – S. Maddalena d’Onea – Ponte sul Ceggio – Cappella Madonna del Colera – Linea tra il T. Ceggio ed il T. Orna] – Ospedaletto – Conea Tesina [Samone-Villa Agnedo] – Pieve Tesino – Cinte Tesino – Attacco contro la linea Spera – M. Levre – Occupazione di Strigno – Forcella Brentana – Q. 735 – Castel Ivano – Tomaselli – T. Chiepina – Prà della Bella – Attacco contro la linea Scurelle – Mentrate [Sinistra T. Maso – Q. 795 – Torghelli – Spera – Q. 546 – Q. 682] – Attacco contro la linea sul T. Maso [Q. 694 – Spera] – Rocce Ivano-Bieno – Rocce Lavace).
Ferito e ritorno in territorio dichiarato in stato di guerra
-Il 24 luglio 1916 Tommaso Cirmena fu ferito, e lasciò il territorio dichiarato in stato di guerra per ricevere le necessarie cure ospedaliere.
-Rimessosi, il 2 settembre 1916 ebbe una licenza straordinaria di convalescenza di 30 giorni
-Il 22 gennaio 1917 tornò in territorio dichiarato in stato di guerra, sempre nel 222° reggimento fanteria brigata Jonio
-Il 6 gennaio il 221° è sostituito dal 230° e inviato in Val Peumica, mentre il 222° rimane nelle posizioni del Sabotino.
-Nei primi giorni di febbraio il 221° ritorna in linea.
-Il 9 febbraio il nemico attacca la fronte q. 166-Rocca S. Caterina-q. 343 e riesce a penetrare in un tratto di circa 200 metri tenuto dal 221° che lo riprende il 10, ma un ritorno offensivo avversario obbliga di nuovo a cederlo.
-L’indomani è definitivamente riconquistato.
-Le perdite di questi tre giorni di lotta sono, per la brigata, di 17 ufficiali e 555 militari di truppa. Il 6 marzo il 221°, sostituito dal 230°, è inviato in Val  Peumica per trasferirsi, il 7, nel settore del Sabotino ove si alterna col 222° e coi reggimenti della “Campobasso” fino al 26 aprile allorché, la “Ionio”, sostituita dalla “Palermo”, inizia il trasferimento per Imerie che è compiuto il 28.
-Quivi intraprende un periodo di riordinamento e di riposo che è interrotto il 5 maggio, nel qual giorno il 222° ritorna il linea e rileva due battaglioni del 68° fanteria.
-Nei giorni 6 e 7 vi ritorna il 221°.
-Il 14 maggio la brigata inizia l’attacco delle antistanti posizioni nemiche: il 221° incontra una reazione che lo obbliga ad arrestarsi; il 222°, dopo accanita lotta e con brillanti azioni, riesce ad occupare la q. 333 di S. Caterina, ma deve subito abbandonarla per il violento tiro d’artiglieria.
-Il 17 la “Ionio”, sostituita dal 34° fanteria, è inviata alla Podsabotino; essa ha perduto 16 ufficiali e 1535 gregari.
Il 22 è inviata a Fleana, il 26 a S. Giovanni di Manzano (10a divisione) ed il 27 parte in ferrovia per Thiene, ove il 28, accantona fra Piovene (221°) e Campo Iolanda (222°), passando alla dipendenza della 9a divisione.
-Nei giorni 29 e 30 maggio il 222° sostituisce, nel settore Astico, il 14° reggimento bersaglieri, mentre il 221° sostituisce, nel settore Pòsina, il 20 bersaglieri.
Nella parte del 1917 in cui Tommaso Cirmena vi prestò servizio, la brigata fu:
• Dal 1° gennaio al 27 aprile in linea (Zona di Gorizia [S. Caterina – QQ. 3433 – 166] – Sabotino).
• Dal 28 aprile al 5 maggio a riposo (Imerje).
• Dal 5 al 16 maggio in linea (Zona di Gorizia [Val Cava-Salcano – Q. 343] – Attacco alla q. 333 di M. S. Caterina – S. Gabriele).
• Dal 17 al 28 maggio a riposo e quindi in trasferimento (Podsabotino – Fleana-S. Giovanni di Manzano. Trasferimento: Thiene – Piovene – Campo Iolanda).
• Dal 29 maggio al 12 luglio in linea (Settori Astico – Pòsina [Sottosettore Caviogio – Riofreddo]).
-Il 24 giugno 1917  Tommaso Cirmena fu trasferito al 93° reggimento fanteria brigata Messina
-Dal 31 maggio all’agosto la brigata, alla dipendenza della 24a divisione prima e quindi della 11a, alterna i battaglioni nel servizio di trincea nel settore di S. Caterina, senza avvenimenti di speciale importanza, intercalando nel detto periodo due turni di riposo nei dintorni di Medana (22 giugno – 18 luglio; 9 – 16 agosto).
-Dal 17 al 19 agosto tutta la brigata si porta in linea lungo le pendici occidentali del M. S. Gabriele (tratto q. 352 nord —  Vallone di q. 280) ed è pronta ad attaccare le posizioni: sella di Dol e le cosiddette “Rocce Bianche” del M. S. Gabriele.
-L’azione ha inizio il 24 agosto e la prima linea nemica della sella di Dol è conquistata da nuclei di arditi del 94° fanteria.
-Il 25 agosto l’attacco prosegue contro le linee del Veliki Krib, che sono anch’esse raggiunte con slancio dal 94°; però nel pomeriggio violenti e poderosi contrattacchi nemici costringono il reggimento a ripiegare sulle posizioni della sella del Dol.
-Il 27 agosto il III/93° dopo lotta violentissima riesce a raggiungere e mantenersi sul Veliki Krib (q. 526), a pochi metri dalle linee nemiche, respingendo tutti i numerosi tentativi operati con vigore dal nemico per la ripresa delle posizioni.
-Il 28 agosto, dalle linee raggiunte sul Veliki, il III e IV/93° rinforzati dal II/67°, dopo accanita lotta riescono a catturare gli ultimi difensori del Veliki (circa 200) e procedendo con ammirevole slancio verso il M. S. Gabriele raggiungono la q. 552.
-Verso sera le truppe che hanno tenacemente resistito ai numerosi contrattacchi, sono obbligate a ripiegare sulle posizioni di partenza.
-Nei giorni successivi i reparti tentano nuovi attacchi contro gli stessi obiettivi ma con pochi progressi data la forte e viva resistenza nemica.
Il 31 agosto la brigata sostituita, ad eccezione del I/93°, che rimane in linea fino al 5 settembre, si porta a Cerovo per riordinarsi e riposare, trasferendosi ai primi di settembre nei pressi di Cà delle Vallade.
-In queste azioni della seconda quindicina di agosto le perdite sommano a 60 ufficiali e 1605 uomini di truppa.
In seguito alla situazione creatasi sulla fronte Giulia, la brigata, che dipende dalla 23a divisione, nella sera del 27 ottobre da Cerovo per Ipplis e Gagliano ripiega verso il Torre, schierandosi tra S. Bernardo e Rizzolo.
-Dopo avere sostenuto combattimenti di retroguardia, nel pomeriggio del 29 prosegue in direzione del Tagliamento, oltrepassando nelle prime ore del 30 ottobre al ponte di Pinzano e prendendo posizione sulla riva destra nei pressi di Valeriano.
-Il 31 ottobre si sposta a sud di Spilimbergo sino a schierarsi sulla fronte Cosa – Pozzo – Aurava – Postoncicco – Valvasone.
Nel pomeriggio del 4 novembre il 93° estende la sua vigilanza sull’intera fronte Cosa – Valvasone e costituisce retroguardia del XXVIII Corpo d’Armata.
-Il 94° può così ripiegare in direzione della Livenza, accampando a Francenigo in riserva divisionale; prosegue poi per S. Michele di Ramera e l’8 novembre oltrepassa il Piave, portandosi a Ponzano Veneto.
-Nella notte del 6 anche il 93° ripiega dal Tagliamento, raggiunge la riva destra della Livenza tra Brugnera e Francenigo.
Respinte su questa nuova fronte pattuglie nemiche che tentano passare il fiume, nel pomeriggio del 7 si schiera dietro il T. Resteggia e nella giornata dell’8 dietro il Monticano.
-Nella notte sul 9 prosegue verso il Piave, che oltrepassa al ponte della Priula, portandosi ad Istrana, ove si riunisce al 94° proveniente da Ponzano Veneto.
-Dopo un breve periodo di riordinamento nei pressi di Bassano, il 21 novembre la “Messina” entra in linea sulle difese avanzate dal M. Grappa (V. Cesilla – M. Pertica – M. Grappa – M. Coston).
-Il nemico cerca nei giorni successivi, con ripetuti attacchi e con intense azioni di fuoco d’artiglieria, di scuotere la solidità della difesa che resiste tenacemente.
-Il 26 novembre un battaglione del 94°, inviato in rincalzo della brigata Aosta, concorre con essa ad un brillante contrattacco operato in direzione del Col della Berretta.
-Nella notte dal 7 all’8 dicembre il 93°, sostituito in prima linea, si trasferisce in riserva sul rovescio del Grappa e la brigata passa alla dipendenza della 66a divisione.
-La situazione ora si stabilizza ed i reparti si alternano nel servizio di prima linea senza altri avvenimenti notevoli fino al termine dell’anno.
Le perdite di queste ultime azioni sono di 21 ufficiali e 1160 uomini di truppa compreso un forte numero di dispersi.
Per le azioni nel settore di Monfalcone, S. Lucia di Tolmino, Vertoibizza, Bainsizza, M. Grappa, negli anni 1915 e 1917, le bandiere dei reggimenti furono decorate della medaglia di bronzo al valor militare.
Nel periodo del 1917 in cui Tommaso Cirmena vi prestò servizio la brigata risulta:
• Dal 22 giugno al 18 luglio a riposo (nei pressi di Medana).
• Dal 19 luglio all’8 agosto in linea (Settore di S. Caterina).
• Dal 9 al 16 agosto a riposo (nei pressi di Medana).
• Dal 17 al 31 agosto in linea (Pendici occidentali di M. S. Gabriele – Sella di Dol – Veliki Hrib).
• Dal 1° settembre al 26 ottobre a riposo (Cerovo – Cà delle Vallade).
• Dal 27 ottobre al 9 novembre in ripiegamento: Torre – S. Bernardo – Rizzolo – Tagliamento [tra Francenigo e Brugnera] – Ponte della Priula).
• Dal 10 al 20 novembre a riposo (Pressi di Treviso).
• Dal 21 novembre al 31 dicembre in linea (Zona del Grappa [M. Pertica – M. Grappa – M. Coston]).
Questo articolo sulla storia del soldato Tommaso Cirmena termina qua e spero che vi sia piaciuta.
Inoltre come sempre ringrazio il signor Corrado di Stefano che mi ha inviato tutto il materiale per la stesura di essa.
Buona lettura a tutti!
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