L’orologiaio di Everton di Georges Simenon

Recensione di Giulia Angioi
“Forse l’avrebbe vissuta in modo diverso, forse avrebbe cercato di godersela più intensamente, se avesse saputo che era la sua ultima sera da uomo felice…”
La routine è spesso vista come un qualcosa di negativo; è associata alla noia, alla prevedibilità, all’assenza di stimoli…
Spesso ci dimentichiamo che essa è fatta anche di beni preziosi: la stabilità degli affetti, la tranquillità, le piccole certezze che ci danno forza e sicurezza.
Soltanto quando qualcosa irrompe nella nostra quotidianità, stravolgendola, capiamo realmente il valore di queste piccole cose, e ci troviamo a rimpiangere quella vita monotona, ma tutto sommato serena.
È ciò che accade al protagonista di questo breve romanzo di Georges Simenon.
Dave Galloway è un uomo mite e tranquillo, che conduce una vita piatta, ripetitiva, interamente dedicata al suo lavoro di orologiaio e a suo figlio Ben, che Dave ha dovuto crescere da solo.
Ben è un bravo ragazzo, un alunno modello, e sembra felice della propria esistenza.
I giorni per Dave sembrano scorrere tutti uguali, scanditi dalla solite abitudini e attività.
“Compiva ogni giorno gli stessi gesti, nello stesso ordine, senza rendersene nemmeno più conto, e forse era questo a conferirgli un aspetto così tranquillo e rassicurante.”
Ma, un sabato sera, soltanto in apparenza uguale a tutti gli altri, questa routine viene spezzata.
“Capì che una certa vita era finita per sempre e che, qualunque cosa fosse successa, l’esistenza che aveva condotto con Ben fra quelle mura non sarebbe più ricominciata.
Non era più la sua casa, la loro casa. Gli oggetti avevano perso ogni fisionomia.”
Il tempo per Dave sembra congelarsi.
Arriva il momento di fermarsi e di farsi quelle domande che non si era mai posto prima (per mancanza di tempo, o perché certe risposte hanno il potere di rompere gli equilibri, e per questo fanno paura??)
“A quell’interrogativo, e a molti altri – per esempio se fosse mai stato davvero felice – gli sarebbe toccato in seguito sforzarsi di dare una risposta.”
L’incredulità paralizza Dave; il suo corpo resta immobile e continua a trasmettere all’esterno quella calma che lo contraddistingue, ma Simenon, con una scrittura fluida e ipnotica, conduce il lettore

nei sentieri della mente di quest’uomo, solo apparentemente imperturbabile.
 Ci mostra il dramma interiore di un padre, il vortice di “Se avessi…” e di punti interrogativi dal quale è risucchiato.
“Quel continuo arrovellarsi lo estenuava. Avrebbe voluto fermare le rotelle del suo cervello allo stesso modo in cui si può fermare il meccanismo di un orologio.”
Per avere la risposta a certe domande, occorre avere il coraggio di guardare in faccia i fantasmi del passato e gli scheletri nell’armadio. Dave lo fa, e noi con lui.
“Lo sguardo dei tre uomini non tradiva forse una stessa vita segreta? Lo sguardo di esseri timidi, rassegnati, mentre l’identica smorfia del labbro indicava una ribellione repressa.”
Un giallo fuori dagli schemi questo di Simenon, che avvolge il lettore in una spirale di dubbi, d’inquietudine, e di interrogativi.
Una domanda spicca su tutte: possiamo dire con certezza di conoscere davvero bene le persone che fanno parte della nostra vita? O forse ognuno di noi ha un lato oscuro, del quale nemmeno chi ci conosce da sempre è a conoscenza?
“Alcuni riescono a soffocare  la ribellione per tutta la vita. Altri lasciano che esploda.”
Da quando la moglie se n’è andata, quindici anni e mezzo prima, senza portarsi via il figlio di pochi mesi e lasciandosi dietro solo una vestaglietta di cotonina e la scia del suo profumo, Dave ha vissuto soltanto per Ben. Ogni attimo della sua vita. La notte come il giorno. Il figlio ha sempre detto che sì, era felice. Sulla madre non ha fatto mai un granché di domande. Allora perché una notte è andato via, anche lui senza una parola per quel padre che non desiderava altro che essergli amico? E perché lui e Lillian, la ragazzina quindicenne che lo ha seguito, hanno ucciso un uomo? Solo quando Ben, dopo il suo arresto, rifiuterà di vedere il padre, Dave comincerà a capire il figlio e il suo disperato bisogno di ribellarsi…
  • Copertina flessibile : 166 pagine
  • ISBN-10 : 8845924947
  • ISBN-13 : 978-8845924941
  • Dimensioni e/o peso : 20 x 1.5 x 13 cm
  • Editore : Adelphi (12 maggio 2010)
  • Link d’acquisto
Please follow and like us:
error0
fb-share-icon20
Tweet 20
fb-share-icon20

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.